
La bottiglia di birra, simbolo di convivialità, può trasformarsi in un problema se abbandonata. Un problema che aumenta con l’arrivo della bella stagione, quando cresce la voglia di stare insieme fuori casa e, purtroppo, aumentano anche i comportamenti sbagliati. A contrastare questi comportamenti sbagliati da anni Ichnusa è impegnata in Sardegna con la campagna contro l’abbandono del vetro Se deve finire così, non beveteci nemmeno. Una campagna dal messaggio forte e chiaro che quest’anno lo storico marchio di birra sarda ha esteso anche a Milano, dove l’iniziativa è approdata unendo arte urbana, sostenibilità e azioni concrete per sensibilizzare al riciclo e al rispetto dell’ambiente e del territorio.
La campagna a Milano
Il debutto milanese del progetto, che punta ad assumere valenza nazionale, si è tradotto in una serie di iniziative, a partire da un’importante azione di pulizia condotta nelle zone simbolo della socialità cittadina, realizzata insieme a Legambiente.
Ad accompagnarla il murale Polpo a rendere, realizzato a Quartu Sant’Elena (Cagliari) dal muralista sassarese Andrea D’Ascanio, in arte Sardomuto, opera anch’essa sbarcata a Milano sotto forma di una imponente affissione urbana di 160 mq nel cuore di Ripa di Porta Ticinese, una delle zone simbolo del divertimento in città. Nel murale è raffigurato un grande polpo che avvolge con i suoi tentacoli bottiglie abbandonate, simbolo di un gesto irresponsabile che mette a rischio la bellezza dei paesaggi. Il gesto del polpo diventa così un invito collettivo alla consapevolezza e all’azione, esortando ognuno a fare la propria parte: una parte fatta di piccoli gesti, come raccogliere e affidare al giusto contenitore una bottiglia abbandonata, o impegnarsi a smaltirla correttamente dopo il consumo, che se compiuti da tutti possono generare un cambiamento. A dominare la scena, rafforzando ulteriormente e in modo diretto il messaggio, lo slogan che dà anche il nome alla campagna, “Se deve finire così, non beveteci nemmeno”, che porta la firma dell’agenzia creativa LePub.
L'asta on line
Ma l’impegno di Ichnusa prosegue anche con un’iniziativa solidale che unisce la buona pratica del recupero e riutilizzo all’arte. Quindici bottiglie di vetro abbandonate, recuperate e sanificate, sono state trasformate in pezzi unici da sei artisti sardi, Maurizio Brocca, Chiara Foddis, Marinetti, Teresa Podda, Sardomuto e Stella Ziantoni, grazie alla collaborazione con Urban Center, un’organizzazione interdisciplinare con sede a Cagliari, che punta sull’innovazione e la creatività come strumenti per creare cambiamento e migliorare i territori. Le bottiglie sono state donate da Ichnusa a Legambiente Sardegna che promuoverà un’asta benefica online, prenderà il via il 23 giugno sulla piattaforma Ebay. I fondi raccolti verranno utilizzati per supportare azioni a sostegno della cultura del rispetto ambientale.
A proseguire saranno anche le giornate di raccolta del vetro abbandonato che, dopo la tappa milanese, preceduta da quelle in Sardegna che ha toccato Cagliari, Nuoro, Olbia, Sassari e Carbonia, hanno come prossimo appuntamento il 19 giugno a Bologna.