Nik’s&Co., nel salotto milanese di mister Nik si viaggia a suon di pairing

Courtesy Andrea Menin/Gianni Fontana
Nik’s & Co. è un bar e ristorante dal look in stile proibizionismo, dove il protagonista è Nik, viaggiatore immaginario che dà il nome al locale. Fra i punti di forza, la drink list tematica e un food pairing studiato a due mani, fra chef e bar manager

Con un background in ingegneria e una start-up di successo, Leo Sculli non si sarebbe mai aspettato di entrare nel settore dell’ospitalità. Ma quando ha scoperto un’allettante proprietà in vendita appena a Nord della stazione di Milano Centrale, ha deciso di correre il rischio e aprire un bar ristorante, Nik’s & Co. Il locale, ubicato in una zona in cui la concorrenza non è così agguerrita, è raggiungibile da punti nevralgici della città: ci si arriva in 15 minuti a piedi dal quartiere Isola e Piazza Gae Aulenti, solo 10 dalla Stazione Centrale.

Aperto da pranzo fino a tarda sera, Nik’s si rivolge a un vasto pubblico. Il cocktail bar con cucina di via Schiaparelli è un crocevia di sapori e fantasia: è un punto d’incontro per una clientela ampia, dai professionisti alle giovani coppie, agli appassionati di cocktail. All’interno, lo stile predominante si rifà alla New York dei ruggenti anni Venti: luci soffuse, linee pulite e arredi che giocano alternando diverse tonalità di verde e legno. Alla calda atmosfera di Nik’s si aggiungono le decorazioni retrò, che conferiscono all’ambiente un look che è un incrocio tra un cocktail lounge vintage e un salotto elegante.

Il concept del locale è costruito attorno a Nik, un personaggio immaginario inventato da Leo Sculli: un gentiluomo del jet set d’altri tempi, che ama conoscere nuove culture, spezie e botaniche durante i suoi viaggi in giro per l’Italia e il mondo. La cocktail list è dunque ispirata a Nik e a un suo viaggio retrò attraverso i sapori. I primi due menu del locale coprivano rispettivamente gli anni ’20 e ’30; il terzo menu, il più ambizioso, è stato lanciato lo scorso autunno ed è ispirato da un immaginario giro d’Italia di Nik negli anni ’40, con un focus sui prodotti tipici regionali e riferimenti alle figure iconiche italiane dell’epoca. Ciò che lo distingue dai menu precedenti (e da quelli di altri cocktail bar nel mondo) è un abbinamento rischioso, ma ben eseguito, di cocktail d’autore e piatti originali.

L'Italia in pairing

Qualche esempio? Il pairing dedicato alle Marche, ovvero Cozze e patate accompagnato da un cocktail a base di Gin Mare Capri, cordiale di acqua di pomodoro e capperi e top di Perrier. Poi c’è l’Emilia Romagna con un Risotto alla barbabietola con “caviale” di Negroni e frutti rossi fermentati, sposato con un drink a base di gin di prugnole, cordiale all’aceto balsamico ed estratto di barbabietola. Le eccellenze non mancano nel menu degustazione. I viaggi di Mr. Nik in Lombardia, per esempio, hanno ispirato un piatto di carne impreziosito da un grande vino lombardo (Valtellina Superiore), nello specifico il Filetto di cervo alla brace con bietole, vin brulé e uvetta, proposto con C’era una volta il West, cocktail a base di whiskey Bourbon, shrub home made al carciofo, Vermouth Baldoria Bianco e whisky Talisker.  Qui, le dolci note affumicate di Talisker Skye e l’aroma del carciofo ricordano la terra e il sottobosco, e quindi sono un ottimo complemento al filetto di cervo. Inoltre, il pairing funziona molto bene per via dei contrasti tra dolcezza e acidità che caratterizzano il piatto.

Il tocco da maestro del menu è l’abbinamento dei dessert con drink studiati ad hoc. La mousse al cioccolato bianco con riduzione di mirto e polline, per esempio, è già squisita da sola, ma raggiunge ben più alti livelli se abbinata a Sa Seada, un cocktail con Ketel One Vodka, colatura di Pecorino e miele. I team del bar e della cucina si sono ispirati a prodotti tipici sardi come seadas e mirto, stravolgendo la classica esperienza di consumo. Durante il primo brainstorming, lo staff ha descritto l’abbinamento come segue: «Abbiamo fatto del dolce una bevanda, del mirto un piatto». Da qui l’idea di creare un drink che avesse il Pecorino fra gli ingredienti e un dolce che invece contenesse una riduzione di mirto. Le materie prime di partenza sono i sapori predominanti, che si fondono in modo perfettamente equilibrato, con il miele a fare da comune denominatore. Con le più recenti scelte di food pairing, Nik’s & Co si è rapidamente posizionato molto in alto fra i ristoranti con cocktail bar della metropoli lombarda, tanto che, sebbene sia un format molto particolare se non unico nella zona a Nord della Stazione Centrale, il locale - con la sua proposta gastronomica curata e l’atmosfera intima - sta attirando come una calamita clienti di ogni ceto sociale.

Attualmente lo staff del bar e lo chef Paolo Bertin stanno lavorando in stretta collaborazione per sviluppare la prossima carta con inediti abbinamenti fra proposte food e cocktail. Sarà pronta a breve e presenterà un nuovo “viaggio”: per la quarta tappa del suo percorso il globetrotter Nik si trasferirà in America, alla scoperta delle atmosfere degli anni ’50 e ’60. *

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