
Ogni 20 marzo, Bar_is_the_name cambia pelle. Anzi, salopette. Lo fa da tre anni, con un rituale preciso: nuova drink list, nuovo concept, nuove decorazioni, nuovi bicchieri, perfino nuove divise, appunto. Per la stagione attuale, il tema scelto da Ambrogio Ferraro e dai suoi ragazzi è Around the World in 40 Flavours, ispirato al classico di Jules Verne e articolato in quattro stagioni con dieci cocktail ciascuna, legati a territori diversi e ingredienti stagionali iconici.
Il risultato è una carta che parla molte lingue: albicocca e yogurt dalla Turchia, basilico e ribes dalla Russia, Umeshu e tè matcha dal Giappone, fino a drink a base di pesca tabacchiera e tabacco Perique, o un Negroni all’anguria dalla Tanzania, dove si utilizza anche la buccia del frutto, ricca di vitamine. Le proposte sono fisicamente collocate su un mappamondo, colorato e illuminato, che accompagna l’ospite al tavolo. Il bartender si avvicina, afferra il mappamondo e racconta i cocktail. «L’importante – dice Ferraro – è restare semplici e accessibili: i clienti scelgono sulla base di sapori riconoscibilissimi, non di ricette complesse».

Miscelazione consapevole e inclusiva
Tutti i drink possono essere realizzati anche in versione analcolica, senza snaturare la filosofia gustativa del menu. Viene inoltre posta attenzione all’inclusività alimentare: «Riceviamo prenotazioni da gruppi vegani e gluten free, anche con esigenze molto specifiche. Abbiamo lavorato per creare alternative fresche e coerenti», spiega Ferraro. Il prezzo dei drink è uguale per tutti: 10 euro, alcolico o no. Una scelta che semplifica la comunicazione con il cliente e mantiene un equilibrio nei costi.
Team building e ottimizzazione
Dal luglio 2025, il locale è aperto sette giorni su sette, con un’organizzazione dei turni studiata per garantire weekend liberi alternati ai dipendenti. Il team oggi è composto da quattro persone (con il titolare ci sono Manuel Catenazzi, Alberto Gnocchi e Denise Deiane) ed è coinvolto in modo attivo nella creazione del menu: «Alcuni drink nascono da concept ideati dai miei collaboratori, anche quelli impegnati all’estero. Il lavoro è condiviso e ci teniamo a dare il giusto valore a tutti i contributi, anche alle competizioni: se un cocktail viene creato per una gara, deve poi finire in lista».
Educazione liquida: corsi, degustazioni, conoscenza
Bar_is_the_name ospita eventi di formazione e cultura del bere per la clientela, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza su distillati, tecniche, etichette e sostenibilità. «Non vendiamo solo un prodotto, ma raccontiamo cosa c’è dentro, come è fatto, quali sono le implicazioni ambientali e produttive. Se un cliente ama uno specifico rum va benissimo, ma gli spieghiamo quali ingredienti contiene e quali altri rum esistono e possono risultare interessanti per lui. Non per giudicare, ma per informare», spiega Ferraro. «Alla fine la gente ci chiede un brand perché glielo abbiamo fatto conoscere, non perché l’ha visto su Instagram».

Speakloud: l’intimità fa cultura
Novità assoluta del 2025 è Speakloud, una sala esperienziale creata sul modello di uno speakeasy o della Negroni Room di Carico a Milano, ma con un twist originale: non è una secret room, ma un luogo riservato, accessibile solo tramite tessera personale nominativa. I titolari (massimo 50 in circolazione) possono portare fino a cinque persone per volta. Ogni ingresso (45 euro a persona) dà accesso a un percorso in capitoli, ognuno dedicato a un tema.
Il Capitolo 1 è incentrato su tè, caffè, cacao e tabacco. Seguono moduli dedicati a gin, rum e altri distillati, costruiti come formazione immersiva mascherata da degustazione. Per continuare nel percorso, i titolari di tessera devono tornare sempre con le stesse persone che hanno coinvolto la prima volta, perché sia una vera esperienza al bar da vivere con gli amici. All’interno si tolgono le scarpe, si indossano ciabatte, si fuma con pipette monouso e si assaggiano drink progettati per esaltare le materie prime, serviti in cristalli vintage o calici aromatizzati tramite vaporizzatori.
Eventi e valore culturale
La drink list dell’estate è la rampa di lancio verso eventi importanti: il 4 luglio arriva a Bar_is_the_name il team di Cinquanta Spirito Italiano, con una guest dedicata ai drink di territorio. Il 5 luglio è il terzo anniversario del bar, celebrato con una festa a tema Frida Kahlo: cocktail con bitter e agave, burlesque show, letture di carte e premi per chi consuma più drink. Il 6 luglio, invece, un brunch contadino chiuderà la trilogia celebrativa, con griglia, dolci artigianali e la collaborazione di Deg Ristorante (fine dining di Busto Arsizio) e di Fabio Longhin di Pasticceria Chiara (Olgiate Olona).
 
             
		

