Metti a frutto pareti e superfici

Rivestimenti –

Pellicole adesive per cambiare spesso il look al locale, vetrate che ottimizzano la climatizzazione, rocce sintetiche per banchi bar ad alta resistenza. Guida ai nuovi materiali e tecnologie su misura per i pubblici esercizi

Nel bar ci sono talmente tante cose da fare, dall’organizzare l’attività di lavoro quotidiana a gestire le consegne dei fornitori, che certi aspetti del locale finiscono per forza di cose per essere meno considerati. Come per esempio le superfici. Dal banco bar, dalle pareti alla vetrina, dal pavimento al soffitto, tendiamo a tenere in poco conto i materiali con cui veniamo quotidianamente a contatto e che, quasi senza che ne accorgiamo, danno un indirizzo alla nostra attività. Senza pensare che anche da questi dipendono il successo del locale e la quadratura del bilancio.
Le superfici, insomma, possono diventare fonte di risparmio e, in certi casi, anche di reddito. In che modo? Rendendole funzionali.
Pensiamo per esempio alle vetrine o alle superfici vetrate del locale, che possono trasformarsi in vere e proprie lavagne trasparenti a cui affidare verso l’esterno messaggi ben precisi: la tipologia del locale, i piatti del giorno, la specialità del posto. E che, più semplicemente, possono essere decorate in modo da trasmettere ai passanti un’identità ben precisa. A tale scopo sono in commercio pellicole adesive che possono trasformare la vetrata in un elemento d’arredo, o che riproducono qualsiasi tipo di scritta. Esistono siti Internet specializzati in cui componete voi la frase nei colori e nelle dimensioni desiderate e queste vi verranno recapitate direttamente a destinazione. I costi sono anche molto ridotti, nell’ordine di poche decine di euro.

Consumi energetici sotto controllo

La stessa vetrina, però, ha anche una funzione fondamentale nel determinare i vostri consumi energetici. Se realizzata in un materiale non appropriato o male isolata può costituire un “ponte termico”, cioè un punto debole nell’isolamento perimetrale del vostro locale, con conseguenti perdite di calore verso l’esterno in inverno, o apporti di calore verso l’interno in estate, che rendono inefficace il vostro sistema di climatizzazione. Basti pensare che, in Italia, gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi energetici e che un buon isolamento termico può ridurre i consumi del 50% e anche di più, oltre a rendere l’ambiente del locale più piacevole per la clientela. Perché non riflettere allora, in caso di ristrutturazione, sulla possibilità di sostituire il vetro tradizionale con uno basso-emissivo, in grado di ridurre le dispersioni termiche?
Potete rendervi conto della necessità di un intervento del genere, e di un più generale sforzo di isolamento termico anche delle pareti, «se vi accorgete - spiega Valeria Erba, presidente di Anit (Associazione nazionale per l’isolamento termico e acustico) - che avvicinandovi alla vetrina percepite una temperatura nel locale molto più bassa rispetto alle parti più interne. Un altro segnale d’allarme può essere la formazione di muffe o condense sulle pareti o sulla parte interna della vetrina». Se si verifica una situazione del genere è opportuno prendere provvedimenti: bisogna sempre tenere presente che il benessere del cliente si traduce anche in una sosta più piacevole nel bar.
Le superfici possono diventare funzionali anche in altri modi. Sempre restando nell’ambito degli interventi per migliorare l’efficienza energetica del locale, si può pensare di trasformare il pavimento o le pareti in strumenti per climatizzare il locale, evitando il ricorso a condizionatori a getto d’aria che possono infastidire la clientela.

Su quali incentivi contare
Questo risultato si ottiene adottando sistemi di climatizzazione a pavimenti radianti che, alimentati da una pompa di calore, garantiscono la diffusione di una temperatura corretta nel locale attraverso l’immissione di un liquido refrigerato (o riscaldato se siamo in inverno) in una rete di tubi nascosti sotto pavimento o sotto parete. In altri casi il pavimento radiante può essere elettrico, alimentabile con un impianto fotovoltaico.
L’adozione di questi sistemi è raccomandabile nel caso di una profonda ristrutturazione del locale o di realizzazione ex-novo. Si tratta di interventi dai costi relativamente alti, ma occorre tenere conto che godono tutti di vari tipi di incentivi. Per esempio, entro fine giugno 2013 si può accedere all’incentivo per l’efficienza energetica degli edifici, che consiste in uno sgravio fiscale del 55% sulle spese sostenute per i lavori di miglioramento. Per ottenere lo sgravio occorre produrre una documentazione tecnica, tra cui la certificazione energetica pre e post intervento, per dare misura dei benefici ottenuti. Questo materiale va inviato all’Enea, che ha predisposto un sito apposito per questo tipo di incentivo (efficienzaenergetica.acs.enea.it).
In alternativa si può optare per altre forme incentivanti, come quella al 50% per la ristrutturazione.

Rinnovare il banco bar

Ma l’ambito in cui abbiamo assistito ai cambiamenti più radicali, in fatto di superfici per l’arredo (e quindi anche per i locali), è quello della creazione di nuovi materiali.
Un esempio sono le “rocce sintetiche”, materiali compositi, realizzati con polveri di roccia cementati con leganti speciali. Un tempo costosissime, ora si stanno diffondendo sempre più, con costi più ragionevoli e la possibilità di impieghi di ogni genere. I banchi bar realizzati con questi materiali consentono la realizzazione di strutture veramente originali, grazie alla facilità di lavorazione e di modellazione di queste rocce. Sono anche altamente pulibili e igienici, allo stesso livello dell’acciaio.
Realizzate con tecnologie innovative esistono anche delle pellicole adesive, di recentissima introduzione in commercio, caratterizzate da una superficie esterna che ricorda in tutto e per tutto un laminato, ma dalla applicazione molto più semplice perché non richiedono fori o interventi invasivi su mobili o pareti. Possono essere impiegate per dare una rinfrescata al locale, per esempio cambiando l’aspetto del fronte banco bar. Gli adesivi che adottano sono a prova di distacco, anche in ambienti umidi e caldi, e quindi offrono una notevole garanzia di durata.
Con prodotti di questo tipo è possibile rifare il look al bar minimizzando i costi e rendendo più frequenti i restyling, come detta ormai un mercato che richiede rinnovamenti a un ritmo sempre più serrato.

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