Il nuovo incentivo per trasformare i veicoli tradizionali in elettrici

veicoli elettrici
Foto di andreas160578 da Pixabay
Un decreto del ministero delle Infrastrutture prevede un contributo fino a 3500 euro per sostituire il motore a combustione con un sistema elettrico. Si può beneficiare dell'incentivo fino al prossimo 31 dicembre

I locali e i professionisti che vogliono rendere green il loro parco veicoli puntando sull’elettrico possono ora beneficiare di un nuovo incentivo statale. A introdurlo il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili (Mims), con un decreto del 19 luglio scorso, pubblicato in Gazzetta ufficiale (la numero 215 del 14 settembre).

Emanato per promuovere la decarbonizzazione e per sostenere la transizione ecologica, il decreto prevede l’erogazione di un contributo per i proprietari di veicoli che installano sistemi elettrici in sostituzione del motore termico tra il 10 novembre e il 31 dicembre 2022.

Il contributo è pari al 60% del costo con un massimo di 3.500 euro più il 60% delle spese per l’iscrizione al Pubblico registro automobilistico (Pra),

Per l’assegnazione del contributo, il ministero delle Infrastrutture si avvarrà della Consap, tramite una piattaforma informatica la cui attivazione sarà comunicata sul sito del ministero. Le risorse complessive per questo intervento sono pari a 14 milioni di euro.

L’istanza per ottenere il contributo

Il contributo statale sarà corrisposto in base alla data di presentazione della istanza del richiedente, che dovrà contenere una dichiarazione sostitutiva nella quale il richiedente dichiara e comunica:

  • il numero di targa del veicolo;
  • la data dell'avvenuta installazione
  • copia della fattura dell’installazione, effettuata tra il 10 novembre 2021 e il 31 dicembre 2022, del sistema elettrico (come decreto ministeriale n 219 del 1° dicembre 2015;
  • copia della quietanza di pagamento (ove non contenuta nella fattura) effettuato a con sistemi tracciabili e la riconducibilità dello stesso alla relativa fattura;
  • copia del documento di circolazione aggiornato.
  • le spese relative all'imposta di bollo per l’'iscrizione al Pra e all'imposta provinciale di trascrizione con le relative attestazioni;
  • codice Iban per l'accredito del contributo;
  • cognome e nome dell'intestatario o cointestatario del conto corrente, che deve coincidere con il richiedente o con la denominazione sociale in caso di domanda presentata da persona giuridica;
  • l'indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni connesse all'erogazione del contributo.

Il sistema informatico rilascerà una ricevuta.

I proprietari dei veicoli dovranno conservare la documentazione presentata fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui sono stati trasmessi.

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