Murrine: arte in cioccolato, firmata Pasticceria Pinel

Ispirata all'arte vetraia di Murano l'estetica delle praline Murrine, ideate da Giulia Pinel. Con un occhio al territorio nella lista ingredienti

Si ispira all’arte vetraria di Murano la nuova linea di praline colorate nate a Jesolo, nel laboratorio della Pasticceria Pinel, grazie al progetto di Giulia, giovane e intraprendente artista del cioccolato. Per chi non le conoscesse, le murrine veneziane sono opere in vetro create con una precisa tecnica decorativa, sovrapponendo e fondendo piccoli pezzi di vetro colorato per ottenere svariati disegni e motivi che impreziosiscono piatti, vasi, gioielli, lampade e altro. Una tecnica antica che ha ispirato moltissimi artisti e che continua a farlo attraverso i secoli.

Cinque anni per perfezionare le Murrine

Infatti, nel 2020, durante il periodo della pandemia, la pasticcera trascorre ore e ore in laboratorio a sviluppare la sua idea: cioccolatini finemente decorati che richiamino proprio le murrine. Ad accompagnarla in questa avventura, la famiglia di artigiani con il padre Mauro, executive pastry chef, e il marito che la supporta nella sperimentazione. Cinque anni di ricerca e perfezionamento hanno portato a un risultato che ricorda da vicino le celebri perle veneziane di vetro variopinto. L’effetto è ottenuto con l’applicazione di quattro diverse tecniche di decorazione a mano che colorano il guscio finissimo di cioccolato, rendendolo brillante e lucido. In tutto sono sette esperienze sensoriali destinate a un pubblico di intenditori e appassionati, in altrettante combinazioni di sapori che richiamano territorio e tradizioni quotidiane drink & food. Giulia racconta un dolce viaggio gastronomico alla scoperta di Venezia e dei suoi dintorni: assaporare un biscotto, bere un’ombra di vino in un bacaro che profuma di storia, sorseggiare uno Spritz insieme agli amici in uno dei bar storici tra calli, corti e campielli di Venezia.

Giulia Pinel
Giulia Pinel con le Murrine, la sua elegante creazione di pasticceria

Ingredienti che omaggiano il territorio

La scelta degli ingredienti conduce, per esempio, all’intenso e sapido miele di barena, alla zuccherosa pera del veneziano e alla noce Lara, dolce e delicata. Al momento dell’assaggio, la pralina Tiramisù riassume il dolce trevigiano con una riduzione al caffè, la ganache al mascarpone e il croccantino al savoiardo. Una preziosa collezione che omaggia i più tradizionali biscotti veneziani: lo Zaetto, con farina di mais e uvetta sotto spirito, e il famoso Bussolà, nato tra i merletti di Burano. Poi è la volta dei calici: l’ombra di rosso con riduzione e ganache di vino rosso e l’iconico Spritz avvolto nel cioccolato.

Per le sue praline, Giulia ha scelto il cioccolato fondente al 61% perché ha un’acidità e delle caratteristiche aromatiche non troppo intense, ideali per introdurre e lasciare ampio spazio ai sapori del ripieno stratificato, in cui l’incontro di diverse consistenze regala, in bocca, una gradevole scioglievolezza.Tagliandole a metà, appare la stratificazione ben visibile degli ingredienti, come nel caso del cremino alla noce pralinata con gelée di pera. Il packaging, studiato nei minimi particolari, è elegante: la confezione scura è minimal, con poche ed essenziali scritte dorate, e contiene 14 praline disposte a cerchio, un mosaico colorato di sapori che declina in dolce tutto un pasto tipico veneziano, dall’aperitivo al dessert.

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