
Esposizione al banco, in stile tavola calda, o menu alla carta? L’importante è che l’offerta della pausa pranzo sia sostenibile per le cucine del bar e ragionata sulle esigenze del pubblico che lo frequenta. Se ben fatta, è una grande opportunità. Questione di pianificazione, come spiega Gaetano Ragunì, coordinatore team chef Orogel: «Vince una proposta bilanciata, colorata e varia, che non tralasci le esigenze di chi, per scelta o necessità, è alla ricerca di piatti free-from».
L’ampia gamma dei surgelati Orogel Food Service aiuta a rispondere a queste esigenze, dalle proposte vegan e plant based, come le Polpettine proteiche e i Burger proteici (fra cui le ultime due referenze, presentate a maggio: Polpettine proteiche al pomodoro e Burger proteico melanzane e menta); alla gamma di cereali pronti da cuocere al microonde, in molti casi già abbinati a legumi e a verdure, da proporre in piatti sia caldi che freddi (come il Misto cereali integrali, oppure Legumi e risi con semi di girasole).
E ancora tutta la gamma di verdure, che è da sempre la punta di diamante di Orogel: raccolte quando sono al culmine della loro freschezza e lavorate immediatamente, mantengono inalterate le loro proprietà nutritive, offrendo un prodotto ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, ideale per piatti sani e bilanciati. Ma anche la consistenza di verdure appena raccolte, con il vantaggio ulteriore di essere già pronte, lavate, affettate e cucinate da Orogel. In più, molte di queste verdure hanno la particolarità di essere surgelate utilizzando il processo chiamato Iqf, acronimo di Individually Quick Frozen: grazie a questo accorgimento, si può prelevare solo la quantità di prodotto che serve. «Io dico sempre che è come se ci fosse un’intera brigata nelle nostre buste - commenta Ragunì -, che ha già svolto la gran parte del lavoro». Il compito della cucina del bar? Solo riscaldare e aggiungere il proprio tocco da chef.


