La sfida: creare un cocktail originale partendo da una base di Rum Diplomático Mantuano, nuova referenza della casa venezuelana appena giunta in Italia grazie all’importatore Compagnia dei Caraibi. C’è chi ha interpretato la gara, è il caso del terzo classificato Fabio Brugnolaro del Pinch di Milano, puntando su “Kill the Kraken” miscelato sapido e saporito, vicino a un trend molto attuale della miscelazione come la scoperta (o riscoperta) dell’umami, quinta tipologia di gusto, assieme a dolce, salato, amaro e aspro, fissata nel 1908 dal chimico giapponese Kikunae Ikeda. «L’idea di “Kill the kraken” - commenta Brugnolaro - deriva da leggende piratesche. Si dice che i pirati bevessero - per darsi la carica prima della battaglia o dell’abbordaggio - un mix di rum, cannella, noce moscata, acqua di mare e polvere da sparo. Così ho ripreso qualche ingrediente per provare a ricreare un gusto simile, ma molto più bevibile. Ho usato uno sciroppo caramellato alla cannella, mix di pepi e peperoncini, infusione di alghe marine e riduzione del 70%, amaro Mandragola, succo di mangostano e rum. La decorazione è in omaggio al mostro marino Kraken: tentacoli di polipo marinati al limone e poi essiccati».
Metamorfosi liquide
Riccardo Tuttolomondo di Scuderie del Colle di Roma, secondo posto ex ae-quo, ha presentato invece uno swizzle bell’e buono ispirato all’arroz y leche, piatto tipico della cucina tradizionale venezuelana, preparato con una mantecatura di riso, latte, polvere di cannella e mais. Il suo “Arroz Borracho” rievoca quei sapori grazie alle note caratteristiche del Mantuano, all’impiego di latte di riso e allo sciroppo maltato di mais. Insieme a Tuttolomondo, sul secondo gradino del podio, è salito Mirko Turconi del Piano 35 di Torino con “Chica Diplomatica”. «In pratica - spiega il bartender - è una versione “corretta” della bevanda tradizionale sud americana, di solito consumata a merenda, e nota come chicha de arroz. Col mio miscelato ho voluto preservare l’essenza della bevanda originale preparata con riso fermentato, latte, latte condensato, cannella ed estratto di vaniglia. Il drink è servito in un take away glass per ricordarne il consumo venezuelano…di strada. Per accompagnarla propongo un salame di cioccolato, pistacchi e mandorle».
Vince il cocktail più beverino
S’ispira a un drink tipico sudamericano anche il cocktail del vincitore Francesco De Nicola del Niji di Roma. Tra tutte le bevande presentate la più facile ed equilibrata, tanto da essere diventato uno dei bestseller nella carta del locale.
«El Solista - fa il punto De Nicola - è un cocktai che ha come protagonista Mantuano, il nuovo rum di Diplomatico. Gli ingredienti che lo accompagnano rappresentano cose e persone che accompagnano la mia vita: lo sherbet simboleggia la mia famiglia, il bitter incarna la figura del barman, il sale marino è lo specchio di me stesso e il cioccolato rappresenta gli ospiti i clienti». La combattutissima finale italiana si è svolta a Firenze, nella suggestiva cornice dell’Hotel Villa Cora e dietro al banco del “padrone di casa” Paolo Ponzo. Insieme ai quattro finalisti sul podio si sono confrontati i vincitori delle due semifinali di Torino e di Napoli: Ivan Patruno del Mandarin Oriental di Milano, Daniele De Fazio del Tonewyork di Rovereto (Trento), Luca Rossi del Muà Lounge di Genova, Gabriele Zambelli del K-Rock Cafè di Scandiano (Reggio Emilia), Stefano Zuliani dello Sting 4 Continenti di Trieste, Federico Leone del Madeleine di Roma, Fabrizio Masecchia del Dietro la Quinta di Pozzuoli (Napoli), Giuseppe Suriano del B-Side Live Music Pub di Rende (Cosenza). La vittoria del titolo italiano è però solo un ulteriore passo del cammino che attende il bartender del Niji Roma verso la conquista del titolo mondiale. Per Francesco De Nicola la prossima tappa è Barquisimeto, in Venezuela, quartier generale di Diplomatico, dove tra aprile e maggio si disputeranno le finali continentali, dalle quali usciranno i tre finalisti di Europa, America e Asia che si sfideranno nella finale mondiale in programma a Londra la prossima estate. In palio per il vincitore un bel bottino: un assegno da 10.000 dollari e da 5.000 e 2.500 per il secondo e il terzo classificato.