Fuori dal locale: gli altri modi di vivere la professione

Il bartender a domicilio, il bar catering, la formazione: come vivere la professione del bartender in modo diverso, lontano dal bancone del bar. Lo raccontano Mirko Scorteccia, Gerardo Marcogiuseppe e Ivan Patruno

La collocazione naturale del bartender è dietro il bancone: quello di un locale. Eppure, da qualche tempo non è più solo così. Il bartender a domicilio, il bar catering, la formazione rappresentano forme nuove e diverse di vivere e interpretare la professione lontano dal cocktail bar. Una forma più consolidata nel caso della formazione, più recente per il bar catering e ancora tutta da esplorare nel caso dell’home bartendig.

Per saperne di più su che cosa significhi lavorare in questi ambiti, quali sfide deve affrontare il proessionista e quali le competenze necessarie per costruire un percorso di successo, Fabrizio Brambilla negli studi di Bargiornale a Mixology Experience ha raccolto le testimonianze di tre protagonisti di questi campi: Mirko Scorteccia, specializzato in home bartending, Gerardo “Jerry” Marcogiuseppe, co-founder di Io Bartender, Io Bartender Academy e di MMC 2100, e Ivan Patruno di Nonsolococktails.

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