Offrire un momento di consumo veloce, utilizzando ingredienti di qualità. A Milano l’OttimoMassimo è diventato un bar à gourmet di riferimento
Ristorazione veloce fa troppe volte rima con proposte di bassa qualità, dagli ingredienti alla preparazione, neanche tanto economiche, in particolare nelle città di grande movimento turistico. Di recente però si stanno moltiplicando le proposte di fast food gourmet, pensiamo alla operazione Gualtiero Marchesi con Mc Donald’s o a Eataly. All’elenco non poteva mancare la città di Milano dove da alcuni mesi sta riscuotendo successo il locale OttimoMassimo.
«Per caratterizzare la nostra insegna - precisa Luca Pirola, project manager dell’iniziativa - abbiamo scelto il nome del cane bassotto di Cosimo, il protagonista de “Il Barone Rampante”, storico romanzo del 1957 di Italo Calvino, che aveva giurato fin da giovane di vivere esclusivamente sugli alberi. Abbiamo così adottato questo personaggio come simbolo del concetto di pausa, sospensione, evasione dall’affanno quotidiano, vita a contatto della natura. Non a caso abbiamo voluto installare all’interno del nostro locale un vero albero di castagno i cui rami raggiungono il secondo livello del locale». OttimoMassimo apre le vetrine all’angolo di via Spadari con via Victor Hugo, nel frenetico centro di Milano, nelle vicinanze di piazza Duomo. A sottolineare il concetto di fast food, al piano terra ci sono pochi tavolini con sgabelli, mentre per un consumo più rilassato sono stati allestiti nella balconata al primo piano una serie di sgabelli alti a parete con lunghi piani di appoggio (arredo Popo Design). L’intenzione dei gestori è promuovere il consumo “on the road” con servizio consegne a domicilio (per ora negli uffici vicini) con scooter elettrici.
Ricche farciture con prodotti Doc
E proprio per caratterizzare la propria offerta gastronomica che OttimoMassimo propone una ricca gamma di panini gourmet, preparati nella cucina a vista del locale. La porzione ridotta (da 70 a 100 g) consente da una parte di appagare la curiosità gastronomica della clientela più esigente ricorrendo quasi esclusivamente a prodotti Dop, Igt, Igp e Doc e al contempo di soddisfare le esigenze di leggerezza e attenzione alle calorie. Per la farcitura di panini, focaccia ligure e toast (da 1,8 € a 4,5 €) sono impiegati salumi speciali come prosciutto crudo di Parma Dop, culatello di Zibello Dop, jamon iberico di Blàzquez, lardo di Colonnata Igp, così come formaggi italiani e francesi, tutti Igp. Per accompagnare il momento dell’aperitivo, vengono preparati piattini con tris di minipanini farciti a scelta o vaschette a tre scomparti per verdurine cotte e mousse di formaggio aromatizzato. Altra proposta di successo sono le insalate realizzate sempre con ingredienti Igp (da 3,5 a 6 €). In abbinamento non poteva mancare una ricca scelta di vini Doc al bicchiere, dal bianco Garganega La Collina dei Ciliegi (5€) al rosso Bolgheri Donna Olimpia (8€), con possibilità anche di asporto della bottiglia intera (chiusa). I clienti più golosi possono trovare ristoro anche nel bancone a destra di quello principale, una vera e propria Oasi Dolce, attirati dalla fontana perpetua di cioccolato accompagnata da una schiera di spiedini di frutta da intingere (il giovedì). A disposizione anche mousse (tris 3,8 €), tranci di torte (3 €), macedonie di frutta (4 €) e gelati in cono o coppetta realizzati nel laboratorio interno solo con frutta fresca di stagione (da 2,2 a 3,6 €), frullati (4,5 €), centrifughe vegetali (4,5 €) e smoothies (4,5 €). La pausa caffè è riservata alla miscela ecosostenible Rainforest Alliance Certified della torrefazione milanese Ottolina. Così come ecosostenibili sono coppette, piatti e materiale di asporto, realizzati in amido di mais. Unica concessione alla tradizione le tazzine in porcellana per il caffè e i calici in cristallo per i vini.