Il Maria Loca, nella zona della Bastiglia, ha un bottigliere unico. La sua selezione comprende circa 80 distillati di canna da zucchero tra rhum agricoli, ron, rum navy, speziati. Ma la sua vera specialità è la cachaça
Tra il terzo e quarto arrondissement, con l’elegante Place des Vosges al cuore della mappa, il Marais è divenuto negli ultimi anni uno dei luoghi più caldi della vita notturna parigina. Le strade intorno a Place de Bastille, là dove sorgeva la famigerata prigione, abbondano di uno sciame di ristoranti e bar caratteristici e alla moda, soprattutto nella zona intorno a rue de la Roquette. Ed è qui che ha aperto i battenti il Maria Loca, primo e unico bar di Parigi specializzato in cachaça e in tutto ciò che riguarda la canna da zucchero, rum incluso. Al timone c’è Michael Landart, per gli intimi “Mika”, un cultore del genere.
Il Brasile al cuore della faccenda
A 17 anni - ricorda- ho fatto i bagagli e mi sono trasferito in Brasile per lavorare come operaio edile volontario. In seguito ho continuato la mia esperienza di viaggiatore, tra Germania, Lussemburgo, Londra, Australia, Turchia, Sud Est asiatico, Africa del Nord e New York. Ma il mio cuore era rimasto in Brasile. Di quel Paese mi erano rimaste impresse la cultura, le persone, la natura generosa e la cachaça. Così otto anni dopo la prima esperienza decisi di tornare in Brasile e di perfezionare lo studio della cachaça e della sua tradizione. Da lì è nata qualche anno fa l’idea di aprire a Parigi, insieme al mio socio Guillaume Moutarde, il Maria Loca. L’insegna del nostro locale è un tributo a un alcolico molto diffuso nelle carceri brasiliane. La Maria Loca è una bevanda molto alcolica elaborata con un processo poco ortodosso basato sul riciclo, o meglio, sugli scarti della lavorazione. E in qualche modo incarna il nostro stile di lavoro e di vita». Al Maria Loca non hanno il chiodo fisso dei prodotti premium. Piuttosto puntano su specialità più ruspanti, artigianali, meno elaborate possibili o, in altri termini, veraci.
In carta ci sono cachaça da tutte le zone del Brasile: San Paolo, Minas Gerais, Paraiba, Ceara, Rio de Janeiro, Bahia. Inclusa tra le proposte c’è “Flight to Brasil” un tris di assaggi (2 cl) di rare produzioni proposto a 15 euro.
Spazio ai rum
La selezione dei rum è divisa in quattro sezioni dedicate a rhum agricole (tradizione francese), navy rum (tradizione britannica), ron (scuola spagnola) e spiced rum. La carta dei cocktail è stagionale e comprende un ampio repertorio di drink. In realtà Michael Landart, per orientare le scelte dei clienti, mette in risalto al massimo una dozzina di miscelati: tutti rigorosamente della casa. A un prezzo che varia dagli 11 ai 13 euro troviamo drink come Piña de Maria (cachaça, sciroppo di cocco della casa, ananas fresco, lime), Torta de Limao (cachaça, ananas fresco, sciroppo di vaniglia della casa, limone e bianco d’uovo) e Capsicum Sucus con cachaça, succo di peperoni rossi e lime. Ricca anche la proposta di rum cocktail con ricette inedite come il Golden Parachute, una miscela di spiced rum, sciroppo di orzata e fiori d’arancio home made, bilanciato con lime, foglie di menta e infine completato con l’autoctono Champagne. In carta spicca anche il drink con cui Landart ha vinto la selezione francese del primo Diplomatico World Tournament. Si tratta di Hecho con Gracia realizzato con rum Diplomatico Reserva Exclusiva infuso con banana essicata, sciroppo di caffè, lime e albume. Tanto basta per definirlo uno dei moderni templi della miscelazione d’Oltralpe.