La partita del wellness si gioca a tavola. Fibra a Monza è in questo senso un modello: cibi take away biologici, macrobiotici e vegani. Prezzi popolari e anche vendita diretta
Per l'85% degli italiani lo stato di salute dipende dalla scelte di vita, prima tra tutte quelle in campo alimentare. In pieno accordo con questo trend è Glauco Isella, giovane imprenditore lombardo che ha aperto a Monza un locale che fa del cibo biologico e “pulito” il proprio punto di distinzione. Fibra, questo il nome della sua nuova attività, propone una cucina dietetica con bio pasticceria e panetteria.
La sfida della gestione
«Dopo quattro anni di esperienze di vario tipo, maturate nell'ambito della ristorazione e dell'alimentazione biologica - racconta Isella - ho progettato e realizzato questo locale come una sorta di laboratorio, nel quale cercare di replicare in chiave biologica, macrobiotica e vegana (che esclude cioè totalmente l'uso di prodotti animali e loro derivati come latticini e uova, ndr) i sapori e le ricette della cucina tradizionale». L'idea è quella di dare una veste semplice al mangiare sano. Una sfida anche dal punto di vista commerciale. La vera difficoltà di un locale solo biologico infatti sta nella gestione dei prodotti più di nicchia, quelli che danno valore aggiunto ai piatti. «Il nostro mestiere è anche quello di essere sempre informati, non solo sulle tendenze e le novità degli alimenti naturali, ma anche sulle modalità e sulle tempistiche di ordinazione e consegna di quegli alimenti e ingredienti su quali fondiamo la nostra diversità e che non sono disponibili nella normale rete distributiva. Alcuni fornitori ad esempio sono realtà produttive piccolissime e si rapportano con noi da una settimana all'altra, costringendoci a una meticolosa pianificazione delle risorse e delle materie prime. È anche vero però che i nostri piatti improntati alla cucina macrobiotica e vegana non contengono proteine e grassi animali e sono quindi conservabili più a lungo di quelli tradizionali, senza perdere le loro qualità nutritive».
Listini in linea con la media di mercato
Fare diventare “normale” il bio o il cibo vegano è dunque la missione di Fibra e, anche per questo, i listini sono assolutamente in linea con la media del mercato. Si passa dai 5 euro per una singola porzione (pasta, riso o verdure) da asporto ai 7 euro per il piatto unico, completo di tre porzioni, da consumare sul posto o take away. Altri cibi preparati quotidianamente sono invece venduti a peso e costano dai 19,90 euro al kg (per il “salato”) ai 24,90 euro al kg (per il “dolce”). Il pane costa infine al massimo 7 euro al kg. In questo senso, Fibra è anche un esempio di ibridazione tra somministrazione e vendita sul modello delle antiche gastronomie, ormai sempre più rare.