Materie prime biologiche, gusti esclusivi e un tocco di design hanno portato al successo la formula Dolce Bio. Che ora punta allo sviluppo su base nazionale, coinvolgendo operatori interessati al business del gelato di qualità
Per comprendere bene quali sono le linee che contraddistinguono il format di successo è necessario partire dal 1984, quando a Giordano Emendatori viene un’idea geniale. La scintilla scocca quando l’attuale presidente di Mec3 apre un laboratorio nei pressi di Rimini, dove intende realizzare ingredienti e semilavorati per gelateria e pasticceria. Il suo è un background ricco, ha fatto per anni il rappresentante in giro per l’Europa e ora vuole mettere a frutto l’esperienza internazionale maturata. E il tempo gli ha dato ragione: oggi Mec3 è un’azienda leader, in continua evoluzione, che vede impegnate due generazioni della famiglia Emendatori e ha, tra i punti di forza, l’export (copertura di oltre 100 Paesi) e l’innovazione, disponendo di una scuola di gelato (metodo one to one con postazioni individuali) e di un laboratorio di analisi sensoriale. Quella che oggi appare come una delle aziende più dinamiche d’Europa ha recentemente sviluppato una linea di prodotti per gelato artigianale biologico (con certificazione europea) che si chiama Dolce Bio. Non è tutto, perché l’azienda ha pensato di condividere il proprio know how con i clienti, grazie alla società di consulenza partner Projecto, che offre soluzioni e idee per aprire e avviare gelaterie e caffetterie.
Biologico in crescita
Tra i format più interessanti proposti dal team di professionisti del settore emerge Dolce Bio, progetto nato in parallelo all’interesse aziendale per le materie prime biologiche e che intende rispondere alla crescente domanda del mercato, fortemente attratto da uno stile di alimentazione più sano, naturale e rispettoso dell’ambiente. È il 2006 e il concept si concretizza con l’apertura della prima gelateria, a Morciano di Romagna.
In uno scenario pionieristico, decisamente all’avanguardia rispetto a eventuali competitor, il lancio punta molto sulla comunicazione diretta alla clientela, facendo in modo che si percepisca soprattutto l’innovativa tipologia di prodotto che richiama il pubblico generico ma anche chi desidera uno stile di vita più salutare o deve seguire dei regimi alimentari specifici.
Nell’ambiente luminoso, arricchito da piante verdi e caratterizzato da elementi naturali come vetro, legno e ferro, le lavagne, i pannelli e altre superfici costituiscono lo spazio ideale per trasmettere i messaggi, sia sostanziali, come i vari gusti del gelato, sia emozionali, cioè studiati per invitare il pubblico a una stimolante esperienza del sapore. Il banco preferisce i pozzetti, per preservare intatte le qualità organolettiche dei gelati artigianali realizzati con ingredienti bio perfettamente bilanciati e serviti su coni fatti a mano o in coppette di materiale organico. Dolce Bio, gelateria biologica al 100% certificata dall’Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC), acquista le materie prime dalle migliori aziende biologiche del mondo e, attraverso ricette esclusive, prepara gusti classici e speciali, una quarantina di varietà di cui cinque tipi di variegato, altrettanti di granella, venti gusti tra cui yogurt, mandorla pura, pistacchio, pinolo puro, biscotto (con biscottini bio). L’offerta, fortemente stagionale, comprende anche torte, ghiaccioli, stecchi con coperture al cioccolato e gusti gourmet come il gelato al Sambuco.
Lo staff, che si compone di un gestore/direttore che è anche gelatiere e due addetti alla vendita, è particolarmente impegnato negli orari di punta, tra le 15 e le 18 e dalle 20 alle 22, con picchi di vendita registrati nel weekend e durante il periodo estivo. Si punta a fidelizzare il cliente anche attraverso l’utilizzo di tessere sconto e il ritiro delle vaschette in polistirolo del servizio take away, che in questo modo vengono smaltite nel modo più corretto: chi riporta il vuoto può usufruire di uno sconto sull’acquisto successivo.
Gli ottimi risultati ottenuti dalla gelateria di Morciano hanno suggerito di replicarne la formula. Così, dopo accurate ricerche di mercato nelle piazze italiane più importanti, a Milano (via della Moscova 13) è nato il secondo punto di vendita, segnando la partenza ufficiale del progetto in franchising che ha condotto il brand anche a Pescara (corso Umberto 117). A Verona e Rimini le inaugurazioni sono previste entro la fine dell’anno e qui, come a Milano, verrà avviato un servizio di consegna a domicilio.
Marketing integrato
I piani futuri coinvolgono varie città italiane: Torino, Genova, Trieste, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. A supportare il progetto Dolce Bio si è strutturata una rete di comunicazione e promozione che presenta tramite riviste e quotidiani l’immagine della biogelateria e il logo, realizzato dall’ufficio marketing aziendale. Il concept è illustrato anche attraverso cartellonistica e inviti mirati, in occasione di eventi. Fondamentale, in tema di promozione, è anche il web dove si sta completando il sito Internet che va a implementare l’uso dei social network.