
Due passi decisivi per consolidare il proprio percorso di crescita. Sono quelli compiuti da Unox, tra i principali operatori nella progettazione, produzione e vendita di forni professionali per il fuori casa, la pasticceria, la panificazione e il retail, con l’acquisizione di Roboqbo e l’inaugurazione del nuovo Unox City, il nuovo polo industriale di 130.000 m² sorto tra Cadoneghe e Campodarsego, in provincia di Padova.
Con la prima operazione, l’azienda veneta ha rilevato il 100% del capitale di Roboqbo, player di riferimento nella progettazione e produzione di sistemi di automazione per la trasformazione alimentare. Fondata nel 1978 a Bentivoglio (Bologna), con 120 dipendenti e un fatturato che nel 2024 ha toccato i 17 milioni di euro, l’azienda ha sviluppato Qbo Universal Processing System, un robot che innova i processi produttivi nelle cucine e nei laboratori di pasticceria professionali.
Si tratta infatti di una soluzione, protetta da brevetto, completa e compatta, che integra macchinari diversi in un unico processo di lavorazione, eseguendo una serie di processi che normalmente prevedono l’utilizzo di diverse attrezzature, come impastatrici, cutter, tritacarne, pastorizzatori e pentole, rendendo così la produzione più efficiente, precisa, sicura e ripetibile.
Soluzioni smart per i professionisti
La sua acquisizione permette così a Unox di ampliare ulteriormente la propria offerta, integrando alla gamma di forni multifunzionali intelligenti le soluzioni robotiche e di automazione avanzata di ultima generazione, in grado di gestire anche i processi di cottura e preparazione non eseguibili in forno. Un passo strategico verso l’obiettivo del gruppo, che punta a offrire un ecosistema completo di tecnologie smart per la gestione automatizzata della cucina professionale. Una combinazione di tecnologie evolute, ma facili da usare, con le quali il gruppo risponde alle nuove esigenze di un mondo del fuoricasa attraversato da profonde trasformazioni e che da un lato si trova a fare fronte al problema della difficoltà di reperire manodopera, ancora di più se personale qualificato, dall’altro alla necessità di garantire standard costanti e maggiore versatilità nei processi di cucina.
La cittadella dell’innovazione
L’acquisizione di Roboqbo, la cui sede e attività restano a Bentivoglio, dove l’azienda continuerà a sviluppare e produrre le sue tecnologie, segue un’altra importante operazione arrivata a traguardo: l’avvio delle attività di Unox City, il nuovo polo industriale che concentra in un’unica area stabilimenti produttivi, hub logistico, Innovation Hub ed Experience Hub.

Con l’inaugurazione della cittadella prende forma una nuova fase di internazionalizzazione del gruppo, che esporta le sue soluzioni in oltre 110 Paesi del mondo e che ha avviato la produzione nel primo stabilimento all’estero, negli Usa. Un processo che però mantiene ben saldo il cuore industriale in Italia: il nuovo polo è infatti parte di un disegno industriale che prevede complessivamente 12 impianti produttivi nel nostro paese, confermandone il ruolo strategico come fulcro della rete globale.
Realizzata con un investimento di 100 milioni di euro, la cittadella ha il suo cuore nell’Innovation Hub: 20.000 m² dedicati alla ricerca con laboratori e spazi test che simulano le condizioni reali delle cucine professionali. Qui nascono soluzioni che uniscono tecnologia e digitalizzazione, dal Food Digitalization Lab agli ambienti di test per componenti elettronici e meccanici, fino alla camera semi-anecoica per la sicurezza elettromagnetica.
Ad affiancarlo due stabilimenti gemelli da 21.000 m² ciascuno, caratterizzati da automazione avanzata, magazzini verticali e una logistica capace di ridurre del 30% i tempi di spedizione, e l’Experience Hub, uno spazio pensato per far vivere direttamente le tecnologie Unox, con cucine dimostrative, aree test e sale formazione per favorire il dialogo con i professionisti del fuori casa.
Esempio di riqualificazione urbana sostenibile, Unox City è stata concepita secondo i più alti standard di efficienza energetica e rispetto ambientale. Il sito, il cui 99% del fabbisogno energetico è coperto da fonti rinnovabili, è dotato di due parchi fotovoltaici, rispettivamente da 30,2 MW e 800 kW di potenza, di sistema per il recupero delle acque meteoriche e oltre 23.000 nuove piante. Non minore l’attenzione al benessere delle persone, grazie alla presenza di ampi spazi verdi, percorsi ciclabili, aree relax e ambienti di lavoro ergonomici.


