L’Internet delle cose al bar: scopri cosa può fare

Internet delle cose
La Classe 11 di Rancilio, dotata di software di telemetria Connect e collegata all'App Snap&Shake
Assistenza, manutenzione, controllo consumi, gestione settaggi, aggiornamenti ecc, tutto da remoto: l'Internet delle Cose si fa largo al bar

La chiamano IoT, Internet delle Cose. Tra le nuove tecnologie digitali è forse quella che sta cambiando più di ogni altra le nostre vite quotidiane, perché realizza una connessione diretta sul web tra di noi e gli oggetti che utilizziamo: la nostra auto, la bici a noleggio, la televisione, il modo con cui paghiamo il conto o controlliamo i consumi del telefono o dell’elettricità. Secondo le stime più attendibili, già oggi sono oltre 20 miliardi, nel mondo, gli oggetti connessi al web e la cifra è destinata ad aumentare a dismisura. In Italia questa tecnologia alimenta un mercato che, stando ai dati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, vale 5 miliardi ed è cresciuto nell’ultimo anno del 35%, in media con quanto avviene in Europa e nel mondo.

La misurazione dei consumi

Questo boom è alimentato soprattutto dalla massiccia campagna delle utility energetiche italiane che stanno sostituendo nelle nostre abitazioni i vecchi contatori di gas e luce con modelli nuovi e connessi alla rete, in grado di fornire servizi di “smart metering”, cioè di misurazione intelligente dei consumi. Strumenti che possono essere utilizzati anche dal gestore del bar per capire più nel dettaglio in quali orari del giorno si verificano i consumi più elevati o anche per capire se qualche attrezzatura non funziona in modo adeguato, assorbendo più energia di quanto dovrebbe. Esistono infatti misuratori ad hoc, che si inseriscono facilmente nell’impianto elettrico del bar e nelle varie prese di corrente, senza necessità di lavori di muratura e in aggiunta al contatore fornito dal gestore della rete, che consentono di affinare questi controlli e di rendere disponibili i dati dei consumi direttamente su un browser, e quindi da pc, smartphone o tablet.

I pagamenti digitali

Un altro ambito in cui l’IoT sta cambiando il mondo italiano dell’impresa, e di conseguenza anche il bar, è quello dei pagamenti digitali, che possono essere effettuati ormai con una molteplicità di strumenti, non solo bancomat o carte di credito, ma anche con gli smartphone, attraverso servizi come Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay, PostePay, collegati a produttori o grandi corporation, o come Satispay, o addirittura con monete virtuali come i bitcoin.

La manutenzione preventiva delle attrezzature

Ma le applicazioni più interessanti dell’IoT per il mondo delle imprese riguardano soprattutto le attrezzature e configurano una serie di funzionalità generalmente definite come “manutenzione preventiva” o “manutenzione predittiva”. Il concetto si basa sul fatto che qualsiasi tipo di macchina connesso alla rete è in grado di inviare dati del proprio funzionamento sia all’utilizzatore, sia anche al produttore della macchina stessa (previa, ovviamente, l’autorizzazione di chi l’ha acquistata). Parliamo di informazioni sui consumi, sulle pressioni, sulle vibrazioni, che analizzate poi da software complessi, basati su algoritmi e su intelligenza artificiale, rivelano anomalie di funzionamento provocate dall’usura di parti o di componenti. Se il produttore è in possesso di queste informazioni per un gran numero di macchine installate nel mondo è in grado di definire, a livello statistico, la probabilità che una componente sia prossima alla rottura e di indicare quindi al proprietario della macchina che è necessario un intervento di manutenzione o di sostituzione.

L'esempio delle macchine per il caffè

La manutenzione preventiva o predittiva è un servizio sempre più diffuso nel mondo dell’industria, ma ancora pochissimo in quello della somministrazione e dell’ospitalità. Alcuni produttori di macchine per il caffè, però, si sono mossi in questa direzione e stanno introducendo modelli con una serie di funzionalità connesse, indirizzate all’assistenza e a prevenire che, a causa di un guasto, un bar si trovi impossibilitato a produrre caffè e cappuccini. Le strategie in atto sono diverse. La Marzocco, per esempio, come spiega il direttore marketing Tommaso Natale, inizierà «l’implementazione di tecnologie IoT sui prodotti per il mercato domestico, come le macchine GS3 e Mini, per verificarne le modalità di utilizzo da parte della clientela ed estenderle poi, in tempi brevi, alla gamma professionale». Rancilio ha da tempo sviluppato una app che consente la lettura di un codice bidimensionale, visualizzato sul display della macchina (nella foto), che contiene i dati di funzionamento e le impostazioni. Il Gruppo Cimbali punta su quella che definisce “bidirezionalità” della connessione wi-fi, cioè sulla possibilità che ha la macchina di comunicare informazioni al gestore e, viceversa, che ha il barista di trasmettere da remoto non soltanto settaggi, per esempio sulla pressione o sul tempo di estrazione, ma anche messaggi pubblicitari che possono essere riproposti dal display della macchina rivolto al publico.

Forni combinati e ricettari

Anche i produttori di attrezzature come i forni combinati hanno adottato con decisione la strada della connettività delle loro macchine, pensando soprattutto a semplificare la loro complessa attività di assistenza al cliente. In questo caso la connessione alla rete consente non soltanto di verificare le condizioni della macchina o di effettuare aggiornamenti del software o assistenza a distanza, ma anche di fornire ricchi ricettari, che l’utilizzatore può aggiornare continuamente e anche contribuire ad arricchire. Strategie che mirano a creare community di professionisti che utilizzano strumenti tecnologici e condividono con gli altri le loro esperienze di lavoro.

Infine, il bar connesso può utilizzare anche una serie di dispositivi nati per il mondo domestico, dagli home speaker o diffusori musicali ai controlli di luci, temperatura e consumi. Molti prodotti home possono essere utilizzati in esercizi come il bar, mentre altri sono stati previsti anche in versioni “pro”, adatti per installazioni complesse come quelle che possono verificarsi, per esempio, in un grande locale pubblico.

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