
Quello che volge al termine si configura come un anno di crescita record per Metro Italia, che ha chiuso l’esercizio 2024-2025 con un fatturato di 2,133 miliardi di euro, registrando un incremento del 5,9% su quello precedente. Un risultato che brilla ancora di più considerando che nello stesso periodo la crescita del mercato horeca è stata decisamente più contenuta, e pari all’1,6%. «È stato un anno ricco di sfide e di importanti evoluzioni per l’azienda, che ha proceduto con il rafforzamento della strategia multicanale finalizzata a supportare i professionisti ad affrontare i cambiamenti del settore del fuori casa», ha sottolineato David Martínez Fontano, ceo di Metro Italia, nel corso dell’incontro svoltosi A’ Riccione Terrazza, a Milano, nel corso del quale sono stati presentati i numeri del bilancio.
Una strategia vincente: a trainare la crescita sono stati infatti tutti i canali di vendita. Il tradizionale cash&carry, che rappresenta il 75% delle vendite totali, ha visto il fatturato salire del 4,2%, toccando quota 1,591 miliardi; il Food Service Distribution (Fsd), il canale di consegna diretta presso le attività, ha totalizzato vendite per 513 milioni, +10%; il Mercato Online, ovvero il marketplace aperto a tutti con oltre 250.000 attrezzature professionali di circa 200 aziende partner, ha raggiunto un fatturato di 29 milioni, crescendo di ben il 38%.
Il lavoro sull’assortimento
Performance che si spiegano e premiano anche il lavoro sugli assortimenti condotto da Metro Italia nell’anno, con un’offerta che nel totale conta circa 30.000 referenze, delle quali circa 22.500 food e 8.000 non food. «Abbiamo lavorato per ampliare la proposta di ultra freschi e di prodotti locali, che insieme a quelli a marchio proprio (Metro Chef, Metro Professional e Rioba) costituiscono i pilastri della nostra offerta», ha spiegato Martínez Fontano.
I prodotti a marchio Metro, quasi 5.000, hanno registrato vendite per 754 milioni, pari al 36% dell’intero fatturato, con una crescita del 12,7% sul 2023-2024. Ottimo anche l’andamento dei prodotti locali, ben 7.000 che rappresentano quasi un quarto dell’intero assortimento (23%) e provenienti da 750 fornitori partner selezionati su tutto il territorio nazionale, le cui vendite sono state pari a 101 milioni, in aumento dell’8,6%, così come quello degli ultra freschi, fiore all’occhiello dell’offerta, con vendite per 547 milioni, in crescita dell’8,3%.
«Nell’aggiornamento dell’assortimento particolare attenzione è stata dedicata alle esigenze del mondo bar per il quale è stata aumentata la proposta di spirit premium, con oltre 1.000 nuove etichette, tra gin, tequila, mezcal, vodka, e di appetizer frozen, che uniscono qualità e alto valore di servizio, per i locali che vogliono arricchire e differenziare l’offerta per l’aperitivo», ha raccontato il ceo.
Multicanalità, evoluzione dei punti vendita e dell’offerta
All’insegna della continuità si preannuncia il nuovo anno. «Proseguiremo l’attuazione della Strategia 2030 concentrandoci su tre priorità: il consolidamento del business multicanale, l’evoluzione dei punti vendita, per garantire servizi sempre più efficienti e un’esperienza d’acquisto sempre migliore, e degli assortimenti, valorizzando le eccellenze locali che rappresentano un elemento strategico nel mercato italiano, fronte sul quale stiamo continuando l’opera di scouting - ha spiegato Martínez Fontano -. L’obiettivo è di continuare a fare meglio del mercato, per il quale nel 2026 ci si attende una crescita intorno all’1% e per Metro Italia tra il 2 e il 4%».
Un’esperienza d’acquisto fluida
La strategia multicanale proseguirà nell'integrazione sempre più stretta dei tre canali distributivi, con gli investimenti che si concentreranno sul potenziamento della logistica, in continuità con la recente inaugurazione del deposito Fsd di Pontedera, che si è aggiunto a quelli di Milano e Roma, che ha accresciuto la capacità distributiva e la copertura territoriale nelle consegne in Toscana e nella Liguria meridionale.
Nell’anno sarà pienamente a regime l’evoluzione dei 46 cash&carry presenti nella Penisola in tutta la Penisola secondo il modello Mfc (Multichannel Fulfillment Center), come il nuovo punto vendita di Olbia, il terzo aperto in Sardegna. Si tratta di spazi concepiti per integrare logistica avanzata, digitalizzazione dei processi e un’esperienza d’acquisto fluida tra canale fisico, delivery e marketplace online. In chiave multicanale si svilupperà anche la riorganizzazione della forza vendita, con lo Store Manager che diventerà Territory Manager, non limitandosi a guidare il singolo punto vendita, ma diventando il riferimento per tutto il personale operativo nel territorio circostante, a testimonianza della volontà di garantire vicinanza e supporto completo ai clienti.
Un nuovo target di clientela
«Un altro asse portante della strategia per il nuovo anno sarà la spinta sulla digitalizzazione delle attività del fuori casa con l’offerta di servizi digitali Dish, che vanno dai sistemi di pagamento ai sistemi di gestione degli ordini, dei tavoli e delivery, che arricchiremo ulteriormente», ha raccontato il ceo.
Inoltre, ai nastri di partenza altri due progetti finalizzati ad allargare ancora la quota di mercato di Metro Italia. Il primo riguarda un nuovo target di clientela, il mondo hotel. «Un settore cha abbiamo servito finora in modo marginale, ma che intendiamo sviluppare e per il quale abbiamo messo a punto un assortimento ad hoc, soprattutto per la colazione - ha annunciato Martínez Fontano - Il secondo è Metro Pro Club, partito a dicembre, che coinvolge i clienti capaci di garantire un certo volume di vendite, e che si impegnano a fare acquisti per almeno 30.000 euro all’anno. In cambio godono di tutta una serie di vantaggi, come assortimenti personalizzati, scontistica e bonus, consegne mirate e un venditore dedicato che li segue in tutte le loro esigenze. Il Club accoglie già 12.000 e l’obiettivo per il 2026 è arrivare a quota 30.000».


