Apecchio, prima Città della Birra

Iniziative –

Un raro esempio di collaborazione tra aziende, associazioni ed enti locali fa da sfondo nelle Marche al primo Festival nazionale dell’Alogastromia, originale incontro tra birra artigianale e prodotti tipici del territorio. Battesimo del Consorzio regionale per la tutela dei birrifici marchigiani.

Oltre sessanta etichette di 16 birrifici distribuiti nelle varie province delle Marche, più un maltificio consortile (Cobi) ad Ancona. Una articolazione produttiva particolarmente vivace cha ha dato vita all’inizio di settembre al primo Festival nazionale dell’Alogastronomia, tenuto nella città medievale di Apecchio (Pesaro-Urbino), nel cuore dell’Appennino centrale. Ricordiamo che con il neologismo “alogastronomia” s’identifica l’incontro tra la birra artigianale (ribattezzata utilizzando l’antico termine indoeuropeo “alu”, diventato in inglese “ale”) e le preparazioni alimentari di qualità. Una iniziativa che ha visto come promotore l’Associazione Apecchio Città della Birra, guidata dal presidente Massimo Cardellini. «In solo un anno di iniziative incessanti, dai corsi di formazione, alle degustazioni guidate, alla partecipazione alle più importanti fiere di settore, agli incontri con i vari operatori del territorio siamo riusciti a coinvolgere sul tema della “birra artigianale, cibo di qualità e territorio” oltre trenta soggetti tra aziende produttrici, enti locali, associazioni, scuole alberghiere. Tanto che stiamo dando vita a un apposito “Consorzio regionale per la tutela dei birrifici marchigiani”, 16 aziende specializzate in birra artigianale, con la realizzazione di un apposito “Disciplinare di filiera agricola della birra” a garanzia dell’origine delle materie prime impiegate. In questo modo sarà un unico soggetto a essere l’interlocutore di progetti mirati, nazionali ed europei, sul tema, potendo sviluppare un’adeguata azione commerciale e di marketing mirato, con conseguenti ricadute positive anche a livello turistico». Ci aspettiamo ora che venga configurata anche un’apposita “Strada dell’Alogastromia” ricca di riferimenti in tema.

Un assessore provinciale dedicato
Punto fisso di riferimento è la prima Aloteca delle Marche, realizzata in alcune sale del castello Ubaldini, al centro di Apecchio. A sottolineare l’interesse crescente degli enti locali, il presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, Matteo Ricci, ha contestualmente conferito all’assessore provinciale Renato Minardi la delega ufficiale all’alogastronomia, aggiungendola a quella all’enogastromia, per sottolineare l’importanza riconosciuta a tutto il settore dell’alimentazione di qualità. Non a caso al Festival di Apecchio erano presenti molti produttori di alimenti tipici, dal vino, all’olio di oliva, ai tartufi, agli insaccati, ai formaggi.
Una dimostrazione delle interessanti possibilità di abbinamento “birra-tartufi-formaggi” è stata fornita dallo chef Paolo Tomassini dell’Istituto alberghiero Ipssar G. Celli di Piobbico (Pu) nel corso di due degustazioni guidate presso la Terrazza del Gusto, in collaborazione con le aziende birrarie Tenute Collesi, Amarcord, La Cotta e Pergolese, insieme con quella di Tartufi Alessandro Rossi.
Nel corso della manifestazione è stato conferito a Maurizio Maestrelli il premio giornalistico “Franco Re” intitolato al più noto esperto italiano del settore e rettore dell’Università della Birra di Azzate (Va), recentemente scomparso.
Il ruolo di Tenute Collesi e Amarcord

Official partner dell’iniziativa sono le aziende Tenute Collesi e Birra Amarcord, entrambe residenti nel boscoso territorio del comune di Apecchio, distribuite a livello nazionale rispettivamente da D&C e Interbrau. Oltre che nelle originali ricette, la particolarità delle due aziende deriva dall’acqua impiegata che scende dalle sorgenti del Monte Nerone (1525 m), massiccio calcareo e oasi di protezione faunistica che riforniscono anche lo stabilimento di acqua oligominerale Val di Meti. Entrambe le aziende stanno raddoppiando la capacità produttiva, visto il successo di vendite realizzato anche all’estero.
«Le nostre sei birre Imper Ale Collesi sono realizzate tutte con il metodo dell’alta fermentazione – precisa il titolare Giuseppe Collesi - rifermentate naturalmente in bottiglia e non pastorizzate. Le ricette sono state ricavate da vecchi testi compilati da monaci della zona e vengono utilizzate solo materie prime locali come l’orzo che proviene da coltivazioni all’interno della nostra proprietà. Non a caso abbiamo avuto ricevuto vari riconoscimenti. Ultimo è il titolo “Brewery of the Year” conferitoci dalla recente New York International Beer Competition (Nyibc), accanto alla Samuel Adams/Boston Beer Co».
«Esserci ispirati al fantastico mondo di Federico Fellini – sottolinea Roberto Bagli, contitolare di Birra Amarcord – indubbiamente è stata una scelta indovinata. Aver chiamato le nostre birre ad alta fermentazione, rifermentate in bottiglia, con il nome di personaggi pittoreschi come Gradisca, Midòna, Volpina e Tabachéra ha acceso la curiosità e l’interesse dei consumatori e delle giurie dei concorsi. Ultima quella del Mondial de la Bière di Montreal, in Canada, che ha conferito la medaglia d’oro alla Riserva Speciale rifermenta con lieviti di Champagne, la cui etichetta è stata disegnata da Tonino Guerra, indimenticabile sceneggiatore dei film di Fellini. Ma non ci siamo fermati lì. Grazie alla collaborazione di Garret Oliver, brewmaster della Brooklyn Brewery di New York, abbiamo messo a punto una seconda gamma di birre, Bionda, Bruna e Mora con il nome “Ama”, facendole vestire in modo più elegante dal designer Milton Glaser. A breve potenzieremo la nostra capacità produttiva, adesso è di circa 30mila hl, che ci permette di fatturare circa 5 milioni di euro. Una citazione meritano i nostri braumeister Maximilian Krieger e Andrea Pausler».

I sedici Birrifici delle Marche

Brew Pub La Cotta, Mercatale di Sassocorvaro (Pu)

Tenute Collesi, Apecchio (Pu)

Birra Amarcord, Apecchio (Pu)

Verziere, Fermignano (Pu)

Pergolese, Pergola (Pu)

Birr. dei Castelli, Arcevia (An)

Birr. del Conero, Camerano (An)

Birr. del Gomito, Agugliano (An)

Hops!, Civitanova Marche (Mc)

Mukkeller, Porto San’Elpidio (Mc)

Boccale d’Oro, Cingoli (Mc)

Il Mastio, Urbisaglia (Mc)

MC-77, Serrapetrona (Mc)

Laboratorio della Birra CeReale, Monte Giberto (Ap)

Le Fate, Comunanza (Ap)

Brew Pub Alpen Keller, Ascoli Piceno

Mastro Birraio, Folignano (Ap).

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