
Distilleria Nardini segna un altro a punto nella sua strategia di crescita nel segmento premium. Lo ha fatto con un importante colpo di mercato, acquisendo Domenis 1898, storica realtà friulana nota per la qualità dei suoi distillati e il radicamento nel territorio. Valori che accumunano le due aziende e alla base dell’operazione, della quale non è stato rivelato il valore.
L’acquisizione permette a Nardini di consolidare la sua posizione nel segmento premium, completando la sua offerta con una proposta coerente e fortemente identitaria, e di valorizzare ulteriormente la cultura della grappa di eccellenza, prodotto iconico di entrambe le aziende. In particolare, consente di ampliare l’offerta rivolta al consumatore di fascia alta, attraverso un marchio apprezzato per qualità e riconoscibilità, come Storica Nera, la grappa giovane di alta gamma (alc 50% in vol) tra le punte di diamante della distilleria.
«Per la nostra famiglia, la grappa è prima di tutto una scelta di vita – ha commentato Angelo Nardini, presidente di Nardini Holding, in una nota che annuncia l’acquisizione -. L’ingresso di Domenis 1898 rafforza ciò che da sempre consideriamo essenziale: la produzione, la cultura del distillato e l’impegno a portare avanti una tradizione di qualità».
Più forti nell'on trade
Allo stesso tempo, l’operazione permetterà di rafforzare la presenza del gruppo nel canale on trade, storicamente presidiato da Domenis, attivando sinergie organizzative capaci di generare valore. L’entrata di Domenis 1898 nel gruppo Nardini infatti porta in dote un portafoglio di prodotti arricchitosi nel tempo per coprire ogni esigenza del canale in fatto di spirit e che dal tipico distillato italiano, suo storico fiore all’occhiello, spazia a liquori, gin, bitter, vermouth, creme, con una linea completa per la miscelazione che guarda anche alle nuove tendenze del no e low alcohol, come Domaz, un amaro alcohol free dal ricco profilo organolettico.
Un piano di investimenti per valorizzare Domenis
Ma l’operazione ha anche un’importante valenza industriale. Obiettivo di Nardini è infatti di valorizzare Domenis senza snaturarne l’identità. A questo scopo, la produzione resterà a Cividale del Friuli, storica sede di Domenis 1898, nel rispetto delle radici territoriali e delle tecniche tradizionali che caratterizzano la distilleria, a partire dall’uso esclusivo di vinaccia friulana e dell’impianto a caldaiette. Un percorso di sviluppo che Nardini accompagnerà con investimenti mirati per rendere lo stabilimento ancora più efficiente e sostenibile, garantendo continuità, qualità produttiva e l’impiego di manodopera locale.
«Con questa operazione, Distilleria Nardini conferma il proprio impegno a promuovere un modello di crescita fondato sulla qualità, sulla tradizione e su un legame profondo con i territori – ha commentato in una nota che annuncia l’acquisizione Michele Viscidi, amministratore delegato di Distilleria Nardini -. Grazie alla forza commerciale e distributiva di Domenis, la presenza del gruppo Nardini nel canale fuori casa si rafforzerà in modo decisivo con un’offerta ancora più completa e mirata e sono già in fase di sviluppo soluzioni che permetteranno di ottimizzare la distribuzione, con vantaggi reciproci in termini di efficienza e presidio del mercato».


