Estate, tempo di balli. Cosa deve fare un pubblico esercizio che vuole programmare serate danzanti? Ricordiamo che le attività di intrattenimento danzante nei luoghi pubblici o aperti o esposti al pubblico sono soggette ad apposita licenza di esercizio ex art. 68 del Tulps, previa approvazione da parte della competente Commissione Provinciale o Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, i cui pareri prendono in considerazione tutti gli aspetti della sicurezza all’interno e all’este…
Estate, tempo di balli. Cosa deve fare un pubblico esercizio che vuole programmare serate danzanti? Ricordiamo che le attività di intrattenimento danzante nei luoghi pubblici o aperti o esposti al pubblico sono soggette ad apposita licenza di esercizio ex art. 68 del Tulps, previa approvazione da parte della competente Commissione Provinciale o Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, i cui pareri prendono in considerazione tutti gli aspetti della sicurezza all'interno e all'esterno del locale, e sono finalizzati al rilascio di apposita licenza di agibilità ex art. 80 del Tulps. Il locale deve essere dichiarato agibile ai sensi dell'art. 80 del Tulps, così da evitare rischi per l'incolumità fisica degli avventori. Va evidenziato che la Corte di Cassazione ha più volte affermato che l'obbligo del gestore di essere in regola con le autorizzazioni di legge sussiste sempre e comunque, anche nel caso di attività danzante “occasionale” o addirittura posta in essere “una volta soltanto”. L'abusiva organizzazione di attività di intrattenimento musicale e/o danzante viola norme penali e amministrative. In particolare, l'organizzazione di spettacoli e intrattenimenti senza la licenza prevista dall'art. 68 del Tulps comporta la violazione dell'art. 666 del Codice Penale, il quale punisce il gestore responsabile con una multa salata (da euro 258 a euro 1.549) e, qualora le violazioni siano state reiterate, anche con la chiusura del locale per un periodo non superiore a sette giorni.
