Il giro del mondo di Griso, nuovo successo a Hong Kong

Antonio Biscotti controlla la tostatura del caffè a Hong Kong
La Torrefazione di Seveso (Monza Brianza) allarga il suo raggio di azione. Grande l’impegno e la determinazione dei suoi titolari.

«Devo davvero dire grazie al chicco di caffè, che mi ha permesso di girare il mondo e di avere tante soddisfazioni»: così apre la sua chiacchierata sulle novità di Griso Torrefazione di Seveso (Monza Brianza) Antonio Biscotti, contitolare dell’attività con Claudia Balzan. In realtà l’arrivo ad Hong Kong risale a qualche anno fa; tra i numerosi problemi che il covid aveva portato con sé c’era stato anche un aumento dei costi dei trasporti e spedire mille chili di caffè ogni mese nel Sud-Est della Cina risultava troppo costoso; così, è stata creata una società insieme a due collaboratori locali ed è stato messo a punto il Griso Lab, un laboratorio di tostatura con una macchina da 12 chili e le apparecchiature necessarie per il controllo del verde e del tostato, con cui vengono serviti i 4 locali Griso di Hong Kong e i 2 in terra cinese, a Wenzhou. 

«Per tostare ho una macchina cinese - spiega Biscotti -: col tempo mi sono reso conto del fatto che le attrezzature sono molto importanti, ma lo è soprattutto chi le utilizza: se si conosce bene il mestiere, si ottengono buoni risultati. A un anno dall’apertura di Griso Lab il bilancio è positivo: i nostri prodotti hanno successo in caffetteria, ma anche negli uffici. Noi abbiamo portato la tradizione del caffè italiano, che è sempre ricercato e apprezzato. L’importante è che questa matrice italiana sia tangibile e seguita con attenzione; per questo ogni due mesi mi fermo a Hong Kong almeno una settimana, per controllare la tostatura e i locali (è molto importante esserci, farsi vedere), che vedono tutti all’opera una macchina espresso Strada de La Marzocco e macinacaffè Mahlkoenig». 

Protagonista dell’offerta è la miscela La Storica, un blend 100% arabica composto da caffè provenienti da Brasile, Honduras e Perù e che offre note di cioccolato fondente, caramello e frutta secca, leggera acidità di frutta, corpo medio; nel 2018 ha meritato la medaglia d’Oro dell’International Coffee Tasting. Il secondo macinino è dedicato alle monorigini anche per altre estrazioni: Honduras, Brasile, Colombia, Kenia, Etiopia e uno Yunnan, ovvero un caffè di varietà arabica coltivato in Cina nell’omonima zona nel Sud-Est del Paese, dove si produce anche il tè. La tostatura permette di mettere in risalto una piacevole acidità agrumata e un po’ di frutta secca. 

«L’espresso è molto richiesto dagli stranieri, soprattutto francesi e italiani, e il costo della tazzina varia tra 2,5 e 3 euro; è sostenuta anche la richiesta di flat white e di ice coffee; piace molto una specialità della casa qual è il Tiramisù realizzato con il caffè del Griso e poi c’è una preparazione particolare che qui chiamano Piccolo: un espresso con la crema di latte, simile al cortado - spiega Biscotti -. La parte food ha un ruolo molto importante: la mattina a colazione si preparano uova, salmone, panini con la mortadella, brioches con il salmone e poi a pranzo pasta con il pesce, pasta alla genovese, gnocchi: la cucina italiana piace. il cliente riconosce la qualità e la apprezza nella caffetteria come pure nel food. Del resto il cibo è sempre più importante in tutto il mondo».

Il nostro interlocutore ripercorre le principali mete raggiunte grazie al caffè: Giappone, Australia, Taiwan, Indonesia, Cina e due nuovi prossimi sbocchi che saranno in Norvegia e probabilmente in Russia. L’ultimo grazie lo rivolge a Bargiornale e alla vittoria quale migliore caffetteria dell’anno di Barawards del 2016, che per il locale è stato il trampolino di lancio.

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