Simposio Ampi, annunciati i vincitori del Trofeo Pavoni

Ampi Simposio 2025
Nicola Di Lena, Andrea Amato e Mattia Cortinovis premiati durante il XXIX Simposio pubblico Ampi. Focus su formazione, nuove competenze e sulle opportunità nell'hotellerie durante il confronto tra i Maestri

Nicola Di Lena (Virgola Pasticceria Terapeutica - San Vito dei Normanni, Br) nella Categoria Pasticcere da boutique; Andrea Amato (Ristorante Seguire Le Botti Cantina Sant'Andrea" - Borgo Vodice, Lt) come Pastry Chef e infine Mattia Cortinovis (Pasticceria Cortinovis - Ranica, Bg) nella categoria Under 30. Sono loro i tre vincitori del Premio Accademia Maestri Pasticceri Italiani 2025 - Trofeo Pavoni, proclamati durante la cena di gala nell'ambito del XXIX Simposio pubblico Ampi.

I vincitori del Trofeo Pavoni

A Nicola Di Lena è andato anche il Premio speciale Accademia Maestri Pasticceri Italiani per il connubio impegno sociale e alta pasticceria. Il Trofeo Pavoni è tornato in veste rinnovata quest'anno: l'Accademia ha deciso di darsi nuove regole, premiando solo professionisti che non fossero già membri dell'Accademia stessa e costruendo una giuria di Maestri Ampi, stampa di settore (incluso chi scrive per Bargiornale, ndr), illustri professionisti. La valutazione si è incrociata con il voto espresso dal pubblico via social e si è conclusa con la premiazione durante la cena presso l'Istituto dei ciechi di Milano.

Regione "ospitante" per questa occasione è stata la Campania, con un menu omaggio alla sua tradizione gastronomica firmato da quattro chef di altissimo livello: Roberto Di Pinto, Paolo Barrale, Gennaro Esposito e Nino Di Costanzo. Per dessert una proposta dei Maestri Ampi campani, Campania Nova, un babà tostato accompagnato da chips di agrumi, finger di lime e olio, crema di limone, emulsione di mandorle, madelene al mandarino e gelato alla ricotta.

Il summit della pasticceria

Il Simposio non è stato solo occasione di festa per l'Accademia. In pasticceri hanno lavorato, suddivisi in tavoli tematici, a un confronto sui temi caldi della professione. Economia, stato della filiera, occupazione, contratti, comunicazione, consumi e molto altro: questi i temi del summit.

Le esigenze del pasticcere-imprenditore

La formazione, in particolare, è emersa come pilastro sia per lo sviluppo delle future generazioni di pasticceri sia per l’innovazione del comparto. Uno dei limiti evidenziati è l’assenza di uno standard formativo nazionale, con percorsi ancora troppo frammentati su base regionale, spesso incoerenti tra loro. Questo genera un gap che impatta negativamente sia su chi entra nel mondo del lavoro sia su chi assume. All’esigenza formativa si collega quella dell’innovazione, da sviluppare e promuovere a tutti i livelli: produttivo, gestionale, comunicativo e commerciale. Sempre più centrale risulta anche il ruolo dell’imprenditore, che oggi necessita di competenze trasversali e nuove soft skill per affrontare un mercato in continua evoluzione. Spesso però, artigiani e professionisti non dispongono degli strumenti adeguati: in questo contesto, le figure consulenziali esterne diventano alleati strategici per accelerare lo sviluppo del business e per cogliere nuove opportunità di crescita e risparmio.

L'allestimento in centro Milano per il Simposio Ampi, il 5 ottobre: 20 metri di tavolata, 100 dolci regionali, 20 torte monumentali alte oltre il metro, 300 kg di pasta di mandorle impiegati, 10.000 gemme colorate ornamentali, 25 kg di alzate in argento ed oltre 500 ore di lavoro

Molto importante il legame tra pasticceria d’autore e hotellerie, nell'ospitalità di alta gamma. L'alta pasticceria si sta affermando come un elemento distintivo e strategico, in grado di elevare l’esperienza dell’ospite e rafforzare il posizionamento reputazionale delle strutture. Il comparto pastry e bakery si conferma una nicchia di business ad alto potenziale, capace di influenzare le scelte dei clienti, fino a diventare un vero e proprio driver di selezione della struttura.

«È stato un Simposio straordinario - ha dichiarato il presidente Ampi Sal De Riso - e il doppio binario di comunicazione che abbiamo scelto da quattro anni a questa parte e che opta per la scelta di differenti linguaggi per il pubblico e per gli addetti ai settore, si è dimostrato ancora una volta vincente. Sul grande pubblico la collaborazione con Vincenzo Dascanio (che ha curato l'allestimento dei gioielli di pasticceria vicino al Duomo, ndr) e la creazione di un tavolo spettacolare dedicato alla nostra arte ha sbaragliato ancora le carte. Sul versante B2B, la prima edizione del Summit della pasticceria è stato momento di confronto concreto per tutta la filiera. Accademia non smette di crescere. Ne siamo orgogliosi».

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