Epico Caffè: l’unione che rafforza le torrefazioni locali per l’horeca

Epico Caffè
Nasce dall’iniziativa di un gruppo di imprenditori e di torrefattori un progetto che punta a riunire le piccole realtà sotto un gruppo comune per affrontare insieme le sfide del mercato. Identità, radici e legame con il territorio restano al centro, mentre le sinergie offrono nuove opportunità di crescita

Prima la pandemia, poi lo scoppio del conflitto russo-ucraino che, con l’incremento dei costi dell’energia, ha innescato la spirale inflattiva, riducendo il potere di acquisto dei consumatori, infine l’esplosione dei prezzi della materia prima. Da un po’ di anni il mondo del caffè è attraversato da una serie di turbolenze che rischiano di minare l’operatività delle torrefazioni, soprattutto le piccole aziende locali, maggiormente esposte agli effetti negativi di questa tempesta perfetta. In questo contesto è nato il progetto Epico Caffè, a opera di un gruppo di imprenditori e di torrefattori, con una missione ben chiara: salvaguardare e rafforzare le storiche torrefazioni locali che operano nell’horeca riunendole in un’unica realtà, per fare fronte comune e affrontare le sfide imposte dal nuovo panorama.

«L’Italia è ricchissima di storiche torrefazioni artigianali, che costituiscono un prezioso patrimonio della nostra cultura del caffè. Realtà spesso di piccole dimensioni o a conduzione familiare, con un forte radicamento nel territorio e che si distinguono per l’attenzione alla qualità, per la maggiore propensione alla personalizzazione delle miscele, adattandosi alle esigenze dei clienti, e non di rado per l’apertura all’innovazione, sperimentando nuove miscele e tecniche di tostatura per soddisfare la domanda di un mercato in evoluzione – racconta Giorgio Grecchi, amministratore unico di Epico Caffè -. Il nostro obiettivo è salvaguardare questo patrimonio aggregando le realtà all’interno di un gruppo che garantisca loro energie e risorse per svilupparsi e continuare a crescere».

L’unione che valorizza le identità locali

Il principio è, insomma, quello del vecchio adagio: “l’unione fa la forza”. Una forza che nel caso di Epico Caffè nasce dal rispetto dell’identità di ogni singolo marchio, elemento distintivo di tutto il progetto. «Il progetto si fonda sul rispetto della storia, delle radici e del rapporto che ogni torrefazione ha costruito con il proprio territorio – spiega Grecchi -. Ogni torrefazione che entra nel gruppo continua a essere sé stessa, con il proprio marchio, le proprie miscele con le loro caratteristiche uniche, i suoi clienti e le persone che da anni la portano avanti. L’obiettivo è consolidarle e, grazie alle sinergie e allo scambio di know how tra le varie realtà, dare loro nuova linfa per crescere».

Sinergie e nuove opportunità

Sinergie che si traducono in una maggiore solidità organizzativa, una logistica più efficiente e in servizi più puntuali per il mondo del fuori casa, senza però intaccare, anzi rafforzando, la relazione diretta che lega le torrefazioni ai propri clienti. «È un rapporto fatto di fiducia e continuità che intendiamo salvaguardare», aggiunge Grecchi.

A questo si aggiungono i vantaggi di far parte di un gruppo più ampio: condizioni migliori per l’acquisto della materia prima, grazie a una maggiore forza contrattuale, investimenti per mantenere costante la qualità delle miscele, per svilupparne di nuove, il potenziamento dei servizi, dalle consegne all’assistenza tecnica e manutenzione delle attrezzature, e la possibilità di offrirne di nuovi.

A tale proposito, nel gruppo sono presenti anche imprenditori con una grande esperienza nel fornire ai clienti horeca supporto nella crescita dell’attività, rinnovare l’offerta per tenerla in linea con le richieste di un mercato in costante evoluzione. Così come è presente all’interno del gruppo una società finanzia che può supportare negli investimenti i gestori che vogliono rinnovare o far crescere la propria attività. «Sono opportunità che una piccola torrefazione, da sola, difficilmente riuscirebbe a garantire, ma che all’interno di Epico Caffè diventano possibili e che segnano un ulteriore salto di qualità nel rapporto con i clienti, sottolinea Grecchi».

I primi risultati

Due esempi concreti dei benefici che Epico Caffè garantisce arrivano dalla Torrefazione Mokasol di Gussago (Brescia) e da Regina Caffè di Castiglione delle Stiviere (Mantova), le prime due storiche torrefazioni che hanno abbracciato il progetto e che ora stanno aprendo un nuovo capitolo nella loro storia. La prima, fondata negli anni Cinquanta e guidata da Stefano Stretti, è da sempre “il caffè dei bresciani”. Una realtà che ora sta estendendo la propria presenza oltre i confini storici. Le sue miscele sono sbarcate per la prima volta in Sardegna, dove è stato aperto un magazzino di distribuzione e il marchio conta già oltre 50 clienti attivi nella provincia di Cagliari: un progetto che l’azienda da sola non avrebbe potuto realizzare.

Altrettanto positiva l’esperienza di Regina Caffè di Claudio Maghella, che ha dato il via al suo percorso di consolidamento. La torrefazione, molto radicata nel mantovano, ha esteso la propria presenza in Veneto e Friuli, ampliando la base clienti e incrementando i volumi di vendita.

Intanto, il progetto Epico continua il suo percorso di sviluppo, con diverse new entry attese nei prossimi mesi. «Stiamo formalizzando gli accordi per l’ingresso nel gruppo di altri torrefattori che hanno intuito le potenzialità e i benefici dei quali le loro realtà possono godere per consolidarsi e puntare a crescere in un mercato fortemente competitivo».

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