Caffè Vergnano porta l’espresso italiano alle Olimpiadi Milano Cortina 2026

Caffè Vergnano Carolina Vergnano_CEO
Carolina Vergnano, ceo di Caffè Vergnano in uno dei coffee corner ricavati dal recupero di cabinovie dismesse
Dai coffee corner sostenibili alle tazze limited edition, la storica torrefazione piemontese sarà protagonista dei Giochi Olimpici e Paralimpici con oltre un milione di tazzine e un progetto che coinvolge tutto il mondo bar

Oltre un milione di tazzine servite ai visitatori delle Olimpiadi Milano Cortina. È la previsione di Caffè Vergnano, che è official coffee dei Giochi Olimpici e Paralimpici grazie all'accordo di distribuzione con Coca-Cola Hbc. La storica torrefazione piemontese, fondata nel 1882, sarà presente nei sei villaggi olimpici, nelle sedi delle gare e alla cerimonia di apertura allo stadio San Siro a Milano, mettendo in campo coffee corner speciali: sei cabinovie (la prima è stata presentata a Torino, davanti alla Gran Madre) dismesse dagli impianti di Livigno e chalet di montagna recuperati e riutilizzati in una logica di valorizzazione antispreco.

Le iniziative per le Olimpiadi

Il tutto senza rinunciare all'accessibilità delle strutture, in vista delle Paralimpiadi, e alla qualità: espresso, cappuccino e cioccolata verranno preparati da baristi professionisti, con le stesse macchine che si usano al bar e impiegando la miscela di punta di Caffè Vergnano, la Original (85% arabica e 15% robusta). Per soddisfare la voglia di caffè di atleti e spettatori, attesi per le Olimpiadi in programma dal 6 al 22 febbraio 2026.

«Ci saranno inoltre alcuni locali ambassador in giro per l'Italia, con attivazioni speciali, per rendere tutto lo Stivale orgoglioso di questa collaborazione», spiega Federico Rinaldi, responsabile del progetto olimpico di Vergnano. «Ma tutto il mondo horeca ne godrà: per l'occasione abbiamo disegnato una tazza limited edition nella tonalità carta da zucchero e abbiamo riportato i loghi di Milano Cortina su tutti gli oggetti che la fanno da padrone nel mondo del bar». Inoltre, è stata creata una latta con grafica a tema della tradizionale miscela 100% arabica di Vergnano.

L’espresso guarda al mondo

L'idea della sponsorizzazione nasce dalla volontà di portare l'espresso italiano in un ambiente internazionale (sono coinvolti più di 90 Paesi partecipanti e sono attesi due milioni di visitatori). E non è un caso visto che, spiega Carolina Vergnano, amministratore delegato dell'azienda, l'ambizione è di raggiungere quota 50% per quanto riguarda il mercato estero. Presente in 85 Paesi, Caffè Vergnano ha infatti rafforzato la propria presenza internazionale grazie all'accordo con Coca-Cola Hbc per la distribuzione in 27 Paesi, sia nell'horeca sia nel retail.

Intervenendo su un tema «caldo», quello del costo dell'espresso al bar, Carolina Vergnano ha poi commentato che oggi non rispetta tutta la complessità della filiera, «ma capisco anche che in Italia il prezzo della tazzina è un simbolo. Quindi non mi sono ancora formata un'opinione su questo, ma penso che ci sarà una naturale evoluzione e che sarà graduale». Le fa eco Enrico Vergnano, presidente del consiglio di amministrazione e a sua volta membro della quarta generazione della famiglia, sottolineando che la tazzina non dovrebbe costare meno di 1,50 euro per rispecchiare la qualità che contiene.

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