
Voglia di mettere il proprio logo su una tonica o un energy drink? Per farlo in maniera semplice, veloce e con minimi d’ordine contenuti, c’è il nuovo servizio di personalizzazione di Bubble Bev, denominato Exclusive Selection. Ce lo racconta Nick Ranghino, co-fondatore insieme a Luca Rosa dell’azienda piemontese specializzata in creazione e produzione conto terzi di bevande su misura (sono loro che producono, fra le altre, le lattine di Boem). «Quello che ci distingue – spiega Ranghino – è l’alta flessibilità che offriamo e questo nuovo servizio ne è l’ultimo esempio».
Le ricette disponibili sono quelle di una Indian Tonic e di un Energy Drink, la variabile è nell’etichetta personalizzata e, su richiesta, Bubble Bev offre anche supporto creativo per la progettazione grafica. L’obiettivo è rendere la customizzazione accessibile anche a realtà più contenute, superando le soglie tipiche del full custom e abbattendo i vincoli legati ai quantitativi minimi d’ordine, con una consegna in tempi stimati fra i 10 e i 15 giorni.

«La nostra mission è aiutare a 360° chi deve lanciare un brand nel mondo delle bevande, offrendo un servizio chiavi in mano, che può comprendere anche la grafica e la brand identity. Restano tutte le altre possibilità di customizzazione che noi offriamo, ma l’apertura al mercato dei bar è uno dei nostri punti di forza, che ci ha aiutato nella crescita rapida dei volumi di vendita», commenta Ranghino.
Fondata nel 2017, Bubble Bev oggi conta 50 dipendenti e un fatturato che ha superato i 4,2 milioni di euro nel 2024. Imminente il trasloco nel nuovo stabilimento da 12.500 metri quadrati a Lessona (Bi). «Siamo in saturazione produttiva, così abbiamo raccolto capitali per 10-12 milioni di euro - annuncia Ranghino -, che ci permetteranno entro il 2026 di concretizzare l’installazione del nuovo impianto produttivo, che ci consentirà di decuplicare i volumi e, grazie a macchinari più performanti, potremo lavorare su un solo turno».
Se l’Exclusive Selection è l’entry level della personalizzazione del packaging offerta da Bubble Bev, le possibilità sono infinite. «Lavoriamo su differenti formati: il vetro, la lattina, il doypack e il fusto per i cocktail alla spina, che è un segmento che sta prendendo sempre più piede». Specializzata nel mondo delle bevande carbonate e degli energy drink, l’azienda piemontese non disdegna il mondo dei ready to drink a bassa gradazione alcolica. Dal lato delle ricette, Bubble Bev lavora anche in co-manufactoring, ma naturalmente in quel caso i minimi d’ordine diventano più importanti.
L’intervista con Ranghino l’abbiamo fatta intercettandolo in un viaggio negli Usa, pianificato per partecipare al Fancy Food: «È stata una grande occasione di comprendere i nuovi trend, ma, sebbene gli Usa siano da sempre considerati trend-setter, bisogna sempre valutare bene le possibilità di una moda di diffondersi anche da noi». Le più promettenti? Per Ranghino sono le bevande funzionali (gli energy drink sono stati i capofila, ma sono già superati), le salse spicy e il celebrity brand. Di quest’ultimo ne sanno già qualcosa…


