Leggerezza, digeribilità, fragranza e numero di calorie. È grazie a queste virtù che la pinsa negli ultimi anni sta scalando la classica di gradimento dei prodotti alimentari degli italiani. A confermarlo un’indagine Nielsen dello scorso aprile, che ha rilevato come il mercato del prodotto nel 2020 abbia superato i 18 milioni di euro, registrando una crescita del 182% sull’anno precedente. Nella produzione di pinse artigianali di alta qualità è specializzata Pinsalab, giovane realtà di Reggio Emilia, che propone al mondo del fuoricasa una ricca gamma di basi pinsa precotte fresche, solo da farcire e infornare. Soluzioni pensate per permettere al locale di arricchire in modo facile e veloce il proprio menu con pinse gourmet, senza bisogno di particolari attrezzature, eccetto ovviamente un forno, e di personale specializzato. Sfruttando, in più, un’altra peculiarità del prodotto, la sua grande versatilità, che gli consente di accompagnare in modo sempre diverso il momento del pranzo e dell’aperitivo.
Prodotte artigianalmente, le basi Pinsami, questo il nome della gamma, vengono realizzate con materie prime tracciate e di qualità, a cominciare dalla miscela di tre farine, frumento, soia e riso, come da ricetta storica, che vengono unite alla pasta madre, dando così all’impasto un gusto articolato e una grande leggerezza. In particolare, la farina di frumento tenero tipo “0”, grazie all’elevata idratazione, permette di realizzare un impasto a lunga lievitazione, ipocalorico e con elevato contenuto proteico. Quella di soia, invece, con le sue importanti qualità nutritive, dona croccantezza e friabilità, senza utilizzo di strutto, quindi con un basso apporto di grassi. Mentre alla farina di riso, che fissa l’acqua versata nell’impasto durante la cottura, si deve la morbidezza che contraddistingue l’interno della pinsa. Infine, la pasta acida di frumento che, sapientemente acidificata ed essiccata, conserva tutte le antiche caratteristiche.
All’accurata selezione delle materie prime si aggiunge poi un altrettanto accurata lavorazione. Dopo la maturazione a temperatura controllata, che va dalle 24 alle 48 ore, le pinse vengono stese rigorosamente a mano, assumendo la tipica forma allungata. La lunga lievitazione e l’attento monitoraggio dell’umidità garantiscono che l’impasto, soffice e areato, conservi le caratteristiche peculiari del prodotto: la superficie croccante e la parte interna tenera. La lavorazione si conclude con la cottura dei panetti e quindi con il confezionamento.
Anche in versione integrale
Attenta alle nuove esigenze alimentari dei consumatori l’azienda ha realizzato anche una versione delle basi Pinsami fatta con farina integrale. Sempre preparate a mano, in questo caso le basi contengono crusca, cruschello, un mix di semi e germe di grano. Ricche di fibre, rappresentano una proposta ancora più salutista, ma senza perdere niente in termini di gusto, croccantezza e digeribilità, e cha rende ancora più ricca l’offerta per il canale del fuoricasa.
Offerta che comprende due linee di prodotto: la linea fresco (conservate a -4 °C) e quella congelato (conservate a -18 °c), ognuna delle quali comprende basi pinsa ovale, sia classica sia integrale (con dimensioni 32 x 18 cm), tonda classica (diametro 32 cm) e maxi, sia classica sia integrale (dimensioni 55 x 35 cm). A queste si aggiunge la base pinsa monoporzione (dimensioni 18 x 19 cm), disponibile solo in versione classica e nella linea del congelato.
Veloce da preparare, ottima anche dolce
A qualità e varietà la gamma Pinsami aggiunge anche la praticità. La preparazione delle pinse è infatti facile e veloce, basta aprire la confezione e aspettare 2-3 minuti in modo che raggiunga la temperatura ambiente per il prodotto fresco, o lasciare decongelare per 10-20 minuti, nel caso della linea congelato, e quindi farcire. Infine, mettere in forno ventilato e lasciare cuocere per 5-7 minuti.
Così come infinite sono le possibilità di utilizzo, sia per il momento del pranzo sia per il momento dell’aperitivo, grazie alle infinite possibilità di farcitura, lasciando campo libero alla creatività dell'operatore. Esempi di ricette proposte dall’azienda sono Oltrepo, dove la pinsa classica è farcita con mozzarella, radicchio, speck, taleggio, pomodorini gialli, e un po’ di olio extravergine di oliva, e Profumata, dove la base di pinsa integrale è arricchita con pomodoro canestrino, un pizzico di sale, timo, zucchero di canna ed extravergine. Senza dimenticare la possibilità di sfruttarla in accompagnamento a taglieri di salumi e formaggi, o, perché no, come dessert, farcendo con creme e frutta secca. Anche in questo caso non manca il gustoso suggerimento dell’azienda: aggiungere alla pinsa zucchero di canna, marmellata di lamponi, cioccolato bianco, mentuccia dolce e zeste di limone