Agevolazioni dehors prorogate fino a giugno 2027

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Foto di Julia da Pixabay
Un decreto legge, approvato a fine novembre, estende fino al 30 giugno 2027 la durata delle semplificazioni per la posa in opera di dehors, tavolini, ombrelloni sul suolo pubblico da parte dei locali

Mercoledì 26 novembre scorso la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese. L’articolo 50 modifica l’articolo 26 della legge 193 del 18/12/2024 prorogando dal 31/12/2025 al 30 giugno 2027 il termine del regime speciale per le strutture esterne (dehors), introdotto all’epoca dell’emergenza Covid.

L’agevolazione avrebbe dovuto essere temporanea e durare poco ma fu spostata, con leggi successive, fino al 31 dicembre 2025, delegando il governo ad adottare una riforma strutturale delle disposizioni in questa materia, entro lo stesso termine.

La legge in parola, ora, prolunga la durata del regime speciale al 30 giugno 2027, lasciando ancora circa 18 mesi a disposizione degli esercenti e 12 mesi a disposizione del Governo che, entro il 31 dicembre 2026, deve adottare «un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento delle disposizioni concernenti la concessione di spazi e aree pubblici di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio per l'installazione di strutture amovibili funzionali all'attività esercitata».

Il regime agevolato

Il regime speciale agevolativo prevede che, per la posa in opera da parte di bar e ristoranti, «su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico», «di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni» non siano necessarie le consuete autorizzazioni.

Le ultime voci che circolano sul testo del futuro decreto legislativo a regime indicano che probabilmente sarà aumentato il potere dei Comuni e diminuito quello delle Sovrintendenze che potrebbe intervenire solo nei casi nei quali l’esercizio commerciale sia situato in spazi aperti urbani strettamente vicini a monumenti nazionali, chiese o altri beni culturali con un valore eccezionale e altamente rappresentativo dei luoghi.

La legge è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

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