
Ci sono territorio, idea e prodotto, tutti miscelati nel cocktail che lo porterà in Olanda per un’esperienza formativa di altissimo livello. Robert Iaboni, 38 anni, bar manager dell’Akwa Bar all’Anantara Palazzo Naiadi di Roma, trionfa alla Bobby’s Cocktail Competition 2025 con il drink Dewi Sri Highball. Un drink dalle note indonesiane, che ha sorpreso i giudici miscelando Bobby's dry, Creme De Cacao Tempus Fugit, tè genmaicha, base chiarificata di banana e soda Double Dutch. Il risultato è una ricetta dal sorso scorrevole, ricco e fresco al tempo stesso, che ben esaltava le note del gin olandese distribuito in esclusiva per l'Italia da Onestigroup.
Nella finale tenutasi al Mad di Firenze, con l’ottimo Jacopo Misiano a fare da maestro di cerimonia, Iaboni ha superato gli altri otto concorrenti: Ioan Yonev (Cielle, Piacenza), Fabio Gelmetti (Romeo, Verona), Franz Gao (Lubna, Milano), Alessio Fanteria (La Roqqa, Porto Ercole), Dylan Gosso (Caffè della Posta, Bra), Naomi Giardino (Eredi Borgnino, Torino), Daniele Cardi (Donkey, Bologna) e Manuel Francone (Bvlgari Bar Roma).
Per ciascuno il compito di replicare la ricetta con cui erano passati in fase di selezione, con l’unico obiettivo di valorizzare il gin Bobby’s in modo coerente e organico con la missione del brand. Eccellente il livello della competizione, specialmente sul piano degli homemade proposti in ognuna miscela: talmente minimo lo scarto (appena un punto) tra Iaboni e il secondo classificato, Dylan Gosso, che David Blom, fondatore di Bobby’s Gin, ha esteso il premio finale (un viaggio in distilleria a Schiedam, in Olanda) a entrambi i concorrenti.
Iaboni, che ha poi tenuto una guest shift in serata al Mad, ha tratto ispirazione dagli ingredienti e dalle tradizioni dell’Indonesia, terra natìa di Jacobus Alfons, nonno del fondatore di Bobby’s, che era solito infondere il genever olandese con spezie locali. Con una missione di divulgazione e sensibilizzazione: «La coltivazione dell'olio di palma sta sopprimendo quella che è la coltura locale di riso, cacao e banana, per cui il mio è un omaggio alla dea dell'abbondanza, del riso, della fecondità, per rimettere sotto i riflettori i problemi che affliggono quella terra meravigliosa».