
Nel cuore del Monferrato, dove i vigneti si estendono all’orizzonte, un distillato italiano dalla tradizione plurisecolare sta vivendo una straordinaria rinascita. Al centro di questa trasformazione c’è Distillerie Berta, che ha elevato la grappa dalle sue modeste origini a un posto di rilievo nel panorama mondiale dei distillati di pregio.
Fondata nel 1947 da Paolo e Lidia Berta, la distilleria è diventata un simbolo di innovazione nel mondo del distillato. Oggi, tre generazioni dopo, Berta incarna il perfetto connubio tra tradizione e modernità. Sotto la guida visionaria della famiglia, l'azienda ha prosperato, divenendo un punto di riferimento nell’industria degli spirit. Le generazioni successive hanno svolto un ruolo chiave nel plasmare la diversificata attività della famiglia. Tra i protagonisti di nquesto percorso ci sono Enrico "Chicco" Berta e Gianfranco Berta, attivamente coinvolto fino alla sua prematura scomparsa nel 2015, insieme alla moglie di Gianfranco, Simonetta. Oggi, la tradizione continua con Giulia e Annacarla Berta, figlie, rispettivamente, di Chicco e Gianfranco.
Il portfolio Berta si è ampliato includendo diverse varietà di grappe, brandy e liquori. Ma le aspirazioni della famiglia vanno ben oltre la distillazione e la vedono attiva anche nella pasticceria artigianale e nell'ospitalità di lusso, per dare vita a un'esperienza completa che celebra il ricco terroir e le tradizioni culturali del Monferrato.
A guidarci in questo viaggio nell’universo dell’azienda è Giulia Berta, responsabile delle strategie digitali e della comunicazione. Combinando la passione del padre Chicco con una visione contemporanea, Giulia e la sua famiglia stanno ridefinendo la grappa per le nuove generazioni. Insieme a Chicco, Simonetta e Annacarla, Berta ha rinnovato l'identità del marchio e ampliato l'appeal della grappa, presentandola come un distillato sofisticato e versatile, perfetto per una varietà di occasioni e contesti culturali.
Il santuario della grappa
Al centro dell'attività di Berta c'è la distilleria di Mombaruzzo, un vero e proprio santuario dedicato all'arte della produzione della grappa. Giulia sottolinea il ruolo fondamentale che il legno gioca nel plasmare la grappa Berta. Con una mossa visionaria durante i difficili anni del dopoguerra, Paolo Berta decise di invecchiare la sua grappa in botti di rovere, invece di commercializzarla giovane. Una scelta che ha definito il futuro dell'azienda e che ha dato il via a un raffinato programma di invecchiamento che ancora oggi resta un aspetto centrale nell'identità di Berta.
Le enormi botti di rovere di Slavonia offrono l'ambiente ideale per una maturazione equilibrata, mentre le selezionate barrique di rovere francese sono riservate alle espressioni eccezionali. I distillati maturano in ambienti meticolosamente controllati, dove si ritiene che anche i suoni dell'ambiente – musica classica diffusa a basso volume – favoriscano il processo di maturazione. Giulia sottolinea come Ditirambo sia la prima grappa al mondo arricchita con musica. Il maestro Peppe Vessicchio, recentemente scomparso, ha composto la speciale musica armonica utilizzata nel Metodo Freeman. Questa tecnica innovativa rende la grappa molto più morbida ed equilibrata. Giulia spiega che le vibrazioni della musica «modificano le molecole del liquido in modo armonioso e duraturo, rendendo la grappa più elegante e rimuovendone le note aspre».
L'innovazione prospera nella cantina di ricerca e sviluppo di Berta, uno spazio dove la tradizione si intreccia con la sperimentazione. Qui, i mastri distillatori selezionano, miscelano e affinano con cura i distillati, ampliando continuamente le possibilità della grappa. La collezione SoloPerGian, creata in onore di Gianfranco Berta, è un sofisticato blend di tre grappe invecchiate, alcune fino a dieci anni, che dà vita a una grappa in edizione limitata che testimonia sia la maestria tecnica sia il profondo rispetto per l’artigianalità che caratterizzano l'azienda.
Uno spazio di cultura ed esperienza
La sua storia, segnata da oltre 75 anni di crescita e innovazione, è raccontata nel Museo Berta, riaperto lo scirso giugno. Da allora, questo spazio coinvolgente e interattivo invita i visitatori ad approfondire la ricca storia dell'azienda attraverso suggestive fotografie e gli archivi di famiglia accuratamente conservati. Più che una semplice mostra storica, il museo è progettato per affascinare sia gli esperti del settore sia gli appassionati.
«Il Museo Berta nasce dallo spirito di ospitalità che da sempre caratterizza la nostra famiglia. Siamo stati tra i primi nella regione ad aprire le porte anche nei fine settimana, una decisione che oggi può sembrare scontata, ma all'epoca non lo era affatto – racconta Giulia -. Con il Museo, abbiamo reso la nostra "casa" ancora più accogliente e coinvolgente. Un ulteriore passo nel cambio di paradigma che stiamo portando avanti da anni: trasformare il nostro spazio da luogo di produzione e acquisto a destinazione di cultura ed esperienza».
Ospitalità di lusso a Villa Prato
L'avventura della famiglia nel mondo dell'ospitalità raggiunge il suo apice a Villa Prato, un luxury hotel a pochi minuti dal museo. Ospitata in una tenuta del XVII-XVIII secolo splendidamente conservata, acquisita dalla famiglia Berta nel 2006 e aperta al pubblico un decennio dopo, la villa unisce fascino storico ed eleganza contemporanea. La struttura dispone di 19 suite di lusso, una spa con servizi completi e il ristorante Officina, con una cantina con oltre mille etichette di vino, perfettamente abbinate a un menù ideato dallo chef Stefano Grasso e dal suo talentuoso team, che celebra la ricca tradizione gastronomica piemontese. Naturalmente, l'intera gamma di distillati Berta è disponibile per essere degustata prima, durante o dopo il pasto.
«Il mondo della grappa è chiaramente associato al fine pasto. Non pretendiamo di sostituire il vino come bevanda a tutto pasto, anche se sono state condotte sperimentazioni molto interessanti in questo senso – racconta Giulia Berta -. I piatti abbinati ai distillati vanno studiati con attenzione e devono presentare una componente grassa e sapida significativa per creare il giusto contrappeso alla pienezza del distillato. Oltre al classico abbinamento del dopo cena, all'Officina proponiamo distillati abbinati a formaggi e riscuotono sempre grande successo».
Miscelare con la grappa
Oltre ad assaporare i distillati e i liquori Berta in purezza, gli ospiti di Villa Prato possono esplorare un menù di cocktail curato dal bartending consultant Marco Fara. A dimostrazione dell'eccezionale versatilità della gamma Berta, le creazioni di Fara conferiscono un tocco di freschezza ai cocktail classici. Tra questi spicca Un Americano a Roccanivo, originale interpretazione del tradizionale Americano, che esalta le note erbacee e speziate uniche del liquore Riserva Convento di S. Giovanni. Il cocktail viene preparato in un tumbler "Berta" con 30 cl di bitter, 30 cl di vermouth rosso, 15 cl di Convento di S. Giovanni, ghiaccio e un top di soda con una scorza d'arancia come guarnizione.
Realizzare cocktail con la grappa è possibile, ma bisogna procedere con cautela. «Il sapore del distillato è intenso e solo un bartender davvero esperto può lavorarlo bene senza snaturarlo o renderlo sgradevole – commenta Giulia -. Abbiamo ottenuto ottimi risultati con una grappa particolare, Oltre il Vallo, che subisce un affinamento finale in botti di whisky, abbinata a un cordial di mela: un drink che esalta la componente fresca e secca data dalla torba, con la mela che si fonde perfettamente con la morbidezza di fondo del distillato».
Un'esperienza ricca e immersiva
Mentre il nostro viaggio nel mondo Berta si avvia alla conclusione – dalla distilleria al museo fino alla lussuosa Villa Prato – diventa evidente che questa non è solo una storia di produzione di distillati. La famiglia Berta ha trasformato il suo patrimonio secolare in un'esperienza ricca e immersiva che coinvolge tutti i sensi. Dall'eleganza senza tempo di Villa Prato agli aromi complessi delle grappe, ogni elemento dell'universo Berta riflette un’armoniosa fusione di tradizione e innovazione.
Che cosa riserva il futuro alle Distillerie Berta? «Prevederlo, più che capacità imprenditoriali, richiede doti da indovino – commenta Giulia -. Tuttavia, una cosa è certa: io e Annacarla, con il supporto di mio padre Chicco e mia zia Simonetta, continueremo a sostenere i valori che ci sono stati trasmessi e che definiscono chi siamo: qualità, cura e famiglia. L'industria dei distillati, in particolare della grappa, sta attraversando un enorme cambiamento e intendiamo essere protagonisti attivi nel plasmare questo futuro, non semplici osservatori. Ma un cambiamento reale e significativo può avvenire solo se abbiamo solide basi sulle quali costruire».
English version
Berta Distilleries and the Grappa Renaissance in Monferrato
In the heart of Monferrato, where vineyards unfurl across the horizon, an age-old Italian spirit is undergoing a remarkable revival. At the center of this transformation is the family-run Berta Distilleries, which has elevated grappa from its modest origins to a prominent place on the global stage of fine spirits.
Established in 1947 by Paolo and Lidia Berta, the distillery has become a longstanding symbol of innovation in grappa production. Now, three generations later, Berta exemplifies the seamless blend of tradition and modernity. Under the visionary guidance of the Berta family, the company has thrived, earning its place as a benchmark in the spirits industry. Successive generations have played a key role in shaping the family’s diverse enterprise. Notable figures include Enrico “Chicco” Berta and Gianfranco Berta—who remained actively involved until his untimely passing in 2015—alongside Gianfranco’s wife, Simonetta. Today, the legacy continues through Giulia and Annacarla Berta, daughters of Chicco and Gianfranco, respectively.
The Berta portfolio has expanded to feature a variety of grappa, brandy, and liqueurs. However, the family's aspirations extend far beyond distillation. They have also ventured into artisanal pastry-making and luxury hospitality, creating a comprehensive experience that celebrates the rich terroir and cultural traditions of Monferrato.
Leading us on this journey is Giulia Berta, who oversees the company’s digital and communication strategies. Combining her father Chicco’s passion with a contemporary outlook, Giulia and her family are redefining grappa for a new generation. Alongside Chicco, Simonetta, and Annacarla, Berta has refreshed its brand identity and broadened the appeal of grappa, presenting it as a sophisticated and versatile spirit perfect for a variety of occasions and cultural settings.
The grappa sanctuary
At the core of Berta’s operations is their Mombaruzzo distillery, a true sanctuary dedicated to the craft of grappa-making. Giulia highlights the vital role that wood plays in shaping Berta’s grappa. In a visionary move during the challenging post-war years, Paolo Berta decided to age his grappa in oak barrels rather than selling it young, a choice that ultimately defined the company’s future. This foresight has blossomed into a refined aging program that remains central to Berta’s identity today.
Enormous Slavonian oak casks provide the ideal environment for balanced maturation, while select French oak barriques are reserved for the most exceptional expressions. Spirits mature in meticulously controlled settings, where even the ambient sounds — classical music softly played throughout the aging rooms — are believed to enhance the maturation process.
Giulia highlights Ditirambo as the world's first grappa enriched with music. Maestro Peppe Vessicchio, who recently passed away, composed the special harmonic music used in the Freeman Method. This innovative technique makes the grappa much smoother and more balanced. Giulia explains that the music's vibrations «change the molecules in the liquid in a way that is harmonious and lasting. This makes the grappa more elegant and removes any harsh notes».
Innovation thrives in Berta’s R&D cellar, a space where tradition intersects with experimentation. Here, master distillers carefully blend and refine spirits, continuously expanding the possibilities of grappa. The SoloPerGian collection, created in honor of Gianfranco Berta, is a sophisticated blend of three aged grappas — some matured for up to ten years — resulting in a limited-edition grappa that exemplifies both technical mastery and a deep respect for artisanal craftsmanship.
A place of culture and experience
The story of Berta, marked by over 75 years of growth and innovation, is vividly showcased in the newly reopened Berta Museum. Since its reopening in June 2025, this engaging, interactive venue invites visitors to delve into the company’s rich history through striking photographic displays and carefully preserved family archives. More than a simple historical exhibit, the museum is designed to captivate both industry experts and devoted enthusiasts alike.
Giulia shares here vision for the museum: «The Berta Museum was created from the spirit of hospitality that has always defined our family. We were among the first in the region to open our doors on weekends—a decision that may seem commonplace today, but was far from it at the time. With the museum, we’ve made our “home” even more inviting and engaging. It represents yet another step in the paradigm shift we’ve been embracing for years: transforming our space from one of production and purchase to a destination for culture and experience».
The family's foray into hospitality finds its pinnacle in Villa Prato, a stunning hotel just minutes from the museum. Housed in a beautifully preserved 17th–18th century estate acquired by the Berta family in 2006 and opened to guests a decade later, the villa effortlessly marries historic charm with contemporary elegance. The property features 19 luxurious suites, a full-service spa, and Officina restaurant — home to a cellar of over a thousand wine labels, perfectly paired with a menu developed by chef Stefano Grasso and his talented team that celebrates the rich culinary traditions of Piedmont. Naturally, the full range of Berta spirits is available to enjoy before, during, or after the meal.
Giulia explains how Berta spirits are paired with the dishes at Villa Prato’s Officina: «The world of grappa is quite clearly associated with the end of a meal. We do not claim to replace wine as an all-round beverage for meals, even though some very interesting experiments have been carried out in this regard. Dishes paired with spirits must be carefully studied and have significant fatty and savory components to create the right counterbalance to the fullness of the spirit. In addition to the classic after-dinner pairing, at Officina we offer spirits paired with cheeses from the cheese cart—and they are always very popular».
Mixing with grappa
Beyond savoring Berta spirits and liqueurs in their pure form, guests at Villa Prato can explore a curated cocktail menu crafted by bartending consultant Marco Fara. Showcasing the exceptional versatility of Berta’s range, Fara’s creations bring a fresh twist to classic cocktails. One standout is Un Americano a Roccanivo — his inventive take on the traditional Americano, which highlights the unique herbal and spicy notes of the Riserva Convento di S. Giovanni liqueur. The cocktail is built in a “Berta” tumbler with 30 cl bitter, 30 cl vermouth rosso, 15 cl Convento di S. Giovanni, ice and a top of soda with an orange peel as a garnish.
Giulia explains that cocktails with grappa are also possible, but one should proceed with caution: «The taste of grappa is intense, and only a truly expert bartender can work well with grappa without distorting its flavor or making the drink unpleasant. We have had some very tasty results with a particular grappa, Oltre il Vallo, which undergoes a final aging in whiskey barrels, combined with an apple cordial: a drink that enhances the fresh and dry component given by the peat, with the apple blending perfectly with the underlying softness of the grappa».
A rich and immersive experience
As our journey through the world of Berta comes full circle — from the distillery to the museum to the luxurious Villa Prato — it is evident that this is far more than a tale of spirit production. The Berta family has artfully transformed their century-old legacy into a rich, immersive experience that captivates all the senses. From the timeless elegance of Villa Prato to the intricate aromas of their grappas, every element of the Berta universe reflects a harmonious blend of tradition and innovation.
What does the future hold for Berta Distilleries? Giulia offers her perspective: «Predicting the future today would require more than entrepreneurship—it would take the skills of a fortune teller. However, one thing I’m sure of is that Annacarla and I, with the support of my father Chicco and my aunt Simonetta, will continue to uphold the values we’ve been taught—values that define who we are: quality, care, and family. The spirits industry, especially grappa, is going through tremendous change, and we intend to be active participants in shaping that future, not mere observers. Yet, real and meaningful change can only happen if we have a clear foundation on which to build».