Una notte al Mai-Kai

dal mondo –

Il pellegrinaggio a un santuario della cultura esotica può provocare strane reazioni nella mente di un fan. Questo è il racconto di una notte da leoni tra bicchieroni variopinti, camicie hawaiiane, mistery girls e altre storie tiki

Dal diario di bordo di Daniele Dalla Pola, bartender italiano dalla valigia facile. «Di recente ho visitato il Mai-Kai a Fort Lauderdale in Florida. Mi sono sentito come un bambino a Disneyworld o come un fan dei motori nella fabbrica della Ferrari a Maranello. Solo che qui non c'era né Topolino, né Minnie, tantomeno la celebre rossa. Al loro posto ho trovato un'architettura kitsch composta da ponti, ruscelli, cascate, lampade dai colori vivaci, sedie di legno, pagode. In mezzo al locale si muoveva un gruppo affiatato di ragazze in bikini, danzatrici e ballerini dai fisici scultorei. Ora, metteteci la passione per il genere tribale, i b-movie, Tarantino e qualche drink tiki di troppo e la mia favola, per soli adulti, si è materializzata.
Un pezzo di storia americana
Il Mai-Kai, Bar & Restaurant, apre il 28 Dicembre del 1956 sotto l'influenza del più famoso e importante bartender dell'epoca Tiki: Donn Beach. Il locale è frutto di un'idea dei fratelli Bob e Jack Thorthon che ancora teenager visitano e rimangono affascinati dal locale Don the Beachcomber di Chicago. I fratelli Thorthon investono molto denaro per il Mai-Kai. Il loro obiettivo è ricreare l'unicità e l'atmosfera del Don the Beachcomber. Nei primi anni '60 è il ristorante di maggior successo dell'epoca: incassa, solo al suo primo anno di apertura, oltre un milione di dollari. In poco tempo diventa il bar con il più alto consumo di rum di tutti gli Stati Uniti. Negli anni '70 i Thorthon rinnovano il locale. Per creare un'atmosfera tropicale, inseriscono ruscelli e ponticelli di legno. Negli anni '80, dopo due uragani devastanti, che ne distruggono gran parte, il locale viene nuovamente ridisegnato.
Pupu e le altre specialità della casa
Oggi il locale, ispirato sempre alla cultura Tiki e all'atmosfera esotica, è composto da cinque sale collegate tra di loro e arredate con manufatti in legno tra i quali molti pezzi tiki d'epoca. Sono arrivato al Mai-Kai intorno alle 18 di domenica sera e sono stato accolto splendidamente da Kern Mattei, manager e figlio d'arte. Suo padre dal 1963 fu il manager del Mai-Kai. Come aperitivo, consigliati da Mattei, abbiamo ordinato (ero in compagnia di mia moglie, di mio fratello italo-americano e di un altro amico) i Pupu Platters, un misto di tapas cinesi e tahitiane, Crab Rangoon e qualche Egg Roll. Inizia così la nostra avventura nella cucina Tiki. Apriamo la serata dei drink con un ottimo Shunken Skull, mistura potente e profumata alla cannella, servito in una tipica mug bella e impossibile. Nel frattempo lo spettacolo inizia a prendere forma e ordino il secondo. Si tratta di un Derby Daiquiri, miscela creata dal bartender filippino Mariano Licudine nel '59 in onore del "Florida Derby ". Quell'anno il Derby Daiquiri vinse il premio come miglior cocktail a base di rum.
Tra Licudine e il pestello
La serata entra nel vivo. Riesco a convincere mia moglie e i miei compagni d'avventura a cancellare una prenotazione al Nikki Beach di South Beach (Miami Beach). Difficile, ma lo spettacolo era imperdibile, quindi dopo il Derby Daiquiri passiamo a un altra creazione di Licudine, il Mara Amu: 3/4 oz succo di lime fresco, 3/4 oz succo d'arancia fresco, 3/4 oz succo di pompelmo, 3/4 oz sciroppo di passion fruit, 1/2 oz Bacardi añejo, 1/2 oz Coruba rum, 1/2 oz Myers's rum. Il tutto è frullato con ghiaccio tritato per cinque secondi e servito in una mug. Nel frattempo inizia lo show. Ballerini in costume tribale e collane di fiori "hawaiian style", fanno volteggiare torce infuocate come fossero clavette da circo. Mattei mi fa visitare cucine e back bar. È un grande onore ritrovarmi dove il grande Licudine serviva i suoi meravigliosi Rum Rhapsody. Un'altra cosa degna di nota, a parte le ragazze in bikini, è il forno verticale per la cotture della carne e del pesce. Si trova in una zona esterna ed è alimentato a legna. Roba da urlo. Il Cobra Kiss e il Big Bamboo sono i nostri ultimi drink.
L'esperienza si conclude con la consegna ufficiale del menù dei cocktail e foto con le mistery girls. Insomma, un'esperienza tropicalmente intensa, affascinante più che mai. Vi lascio alcune ricette e Okole Maluna, salute!»

Cobra Kiss (del Mai-Kai)

Ingredienti

22 ml succo di lime fresco, 30 ml succo d'arancia fresco, 22 ml Falernum, 15 ml sciroppo fassionola*, 30 ml Appleton Estate vx rum, 30 ml Myers's rum, 75 ml granatina, 2 gocce (dashes) Angostura bitters, 1/4 barspoon di Pernod.
Preparazione

Frullare con ghiaccio tritato per 5 secondi e versare in un ampio goblet. Decorare con stecca di cannella.

Sciroppo fassionola

Ingredienti
1 ananas, 16 frutti della passione, 2 manghi, 2 papaya, 1 kg zucchero, 1 litro d'acqua.
Preparazione
Sbucciare la frutta e farla bollire per circa 20 minuti. Frullare e aggiungere lo zucchero e l'acqua. Filtrare un paio di volte e lasciar raffreddare. La miscela ottenuta va versata in una bottiglia di vetro e conservata in frigorifero. Per una conservazione più lunga, aggiungere rum (10%).
Big Bamboo (di Mariano Licudine)

Ingredienti
15 ml succo di lime fresco, 15 ml succo d'arancia fresco, 15 ml succo di pompelmo fresco, 15 ml sciroppo frutto della passione, 15 ml Myers's rum, 30 ml Bacardi Gold, 2 dashes Angostura Bitters.

Preparazione

Frullare per 5 secondi con ghiaccio tritato e servire in un rocks glass ben freddo.

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