Pause di gusto (e non solo)

Nuove formule –

Sala da tè, bar, emporio, american bakery, location per eventi e galleria. Questa l’anima camaleontica di Ricreazione a Torino

Ricreazione nasce nel dicembre 2008 e diventa in breve punto di riferimento per chi abita o lavora in centro o per chi si aggira per le vie dello shopping e vuole concedersi una pausa di ristoro, di ¿sollievo fisico e spirituale¿ come si legge sui flyer. Siamo a Torino, in via Buozzi 3, in una piazzetta pedonalizzata. Il locale è bar caffetteria, sala da tè, ma anche negozio. Delle due vetrine su strada, una è dedicata all'esposizione di fiori, candele, complementi d'arredo, profumi e bigiotteria.
«Abbiamo creato un ambiente dove materiali e volumi sono mobili. Mi è capitato di spostare i tavolini del bar dove adesso c'è il negozio, in occasioni di presentazioni o eventi - spiega Giorgia Porta, 32 anni, titolare, che si occupa della gestione della caffetteria, del personale e del negozio -. Anche se nello stesso locale restano due diverse attività commerciali e seguire entrambe è molto impegnativo».
Ma come è nato questo concept? «Io e mia madre - racconta Porta - abbiamo parlato per dieci anni di un posto così, che a Torino mancava. Appena ne abbiamo avuto la possibilità lo abbiamo aperto. Volevamo dare alla città un posto dove rilassarsi, il nome che abbiamo scelto la dice lunga. E tutto - dall'arredamento ai quadri, dai piatti ai prodotti in vendita - è studiato per stuzzicare i sensi: la vista, con le esposizioni di design e di arte, il gusto, con piatti elaborati con ingredienti freschi e di stagione, il tatto, con la possibilità di sfogliare libri. E infine l'udito, grazie alla selezione musicale scelta dallo staff scelto accuratamente da Porta. Sono otto, tutti giovani, quattro di origine brasiliana.
«Questo lavoro lo devi amare - spiega- è molto faticoso passare la giornata a realizzare i desideri altrui, farli stare bene. Bisogna essere flessibili, fare anche i commessi all'occorrenza». Un obiettivo che la squadra di Ricreazione è riuscita a perseguire al meglio.

Il rito della colazione

Le occasioni di consumo sono diverse. Si parte dalla colazione e si prosegue fino all'aperitivo. Di mattina è possibile gustare, oltre alla tradizionale caffetteria italiana, anche caffè lungo americano. I clienti possono farsi servire o riempire da sé una tazza, grazie ai thermos in acciaio posizionati a fianco del banco bar, particolarmente basso per eliminare le barriere. Ai tavoli sono presenti le marmellate, il miele, il burro di arachidi a cui si aggiungono le brioche e i dolci americani: muffin, cookies, brownies e poi la frutta fresca, lo yogurt e le torte.
«È stato difficile trovare i prodotti giusti - spiega la titolare -. Alla fine ho trovato un'azienda di Pistoia, ¿Dolci americani¿ e con loro, a breve, apriremo un laboratorio a Torino». In testa ai gusti dei clienti ci sono cheesecake, cookies e double chocolate cake a cui si aggiungono la torta di carote, di mele, il pane alle banane. Le torte si possono gustare anche accompagnate da una tazza di tè (ce ne sono 40 specialità). A pranzo, invece, si possono gustare i panini, preparati con diversi tipi di pane (alla zucca, al farro, alla segale o alle noci), le insalatone e i piatti freddi. Nel menu si trovano anche piatti caldi: un primo e due secondi, di carne e di pesce, ogni giorno. Mentre l'aperitivo si caratterizza per un ampio buffet, servito anche al tavolo. Altra particolarità di Ricreazione è il brunch domenicale, in cui sono proposti i piatti della tradizione italiana, freddi e caldi, e i dolci americani.
Libri, cd, candele, profumi, fiori di stoffa, un po' di bigiotteria, anche questo è Ricreazione. Il negozio pesa per un terzo sul fatturato totale. Le referenze ruotano velocemente, a parte i fiori che rimangono una costante. I prodotti sono scelti dalla proprietaria insieme alla mamma, visitando le fiere. Sugli scaffali c'è anche una selezione di acque minerali: la norvegese Voss, l'inglese Tau, l'ossigenata Ogo, resa celebre da Madonna. All'attività commerciale si affiancano gli eventi, come le presentazioni di libri. Le aziende possono, poi, affittare l'area negozio, di circa 40 metri quadrati, come ha fatto la milanese My Style con le sue borse oppure sfruttare le stesse pareti del locale a mo' di galleria, così come è accaduto con le librerie da collezione dei torinesi Ma-Bo.

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