Lavazza e illycaffè “scoprono” il DNA del caffè

Mercato –

Presentati a Milano i risultati di uno studio esclusivamente italiano, che per la prima volta sequenzia e caratterizza il genoma del caffè Arabica. Importanti applicazioni agronomiche e industriali. E anche la qualità in tazza migliorerà

Lavazza e illycaffè hanno presentato ieri i risultati del progetto di sequenziamento del genoma del caffè Arabica. Si tratta di un unicum nel panorama della ricerca genomica mondiale, che apre la strada a futuri sviluppi dal punto di vista scientifico e agroalimentare, con conseguente ricaduta a livello economico lungo tutta la filiera del caffè e con il coinvolgimento di tutti i Paesi produttori e consumatori. E, aggiungiamo noi, di un bell'esempio di collaborazione e di condivisione di obiettivi da parte due aziende italiane leader che hanno dato prova di una cultura imprenditoriale e di una lungimiranza non comune.
Lo studio, esclusivamente italiano, è stato condotto dalle Università di Padova, Trieste e dall’Istituto di Genomica Applicata di Udine, con il coordinamento del professor Giorgio Graziosi di DNA Analytica, spin off dell’Università di Trieste.

Progetto che guarda al futuro

«Il caffè sta vivendo una stagione positiva grazie a quelle che sono le tre virtù della nera bevanda: piacere, salute e sostenibilità - ha commentato Andrea Illy, presidente e amministratore delegato di illycaffè e chairman del Promotion and market development committee dell'International coffee organizatio -. Ma dobbiamo attrezzarci per affrontare le sfide del futuro: la necessità di incrementare la produzione, migliorando continuamente la qualità, aumentare la biodiversità, mitigando gli effetti negativi del riscaldamento globale». Sulla stessa lunghezza d'onda Giuseppe Lavazza, vice presidente di Lavazza e chairman di Initiative for Coffee&Climate - International Coffee Partners: «Siamo orgogliosi di poter contribuire a un importante progetto di ricerca, interamente italiano, un lavoro di squadra che svela il DNA di uno dei simboli dell'italianità nel mondo e che auspichiamo possa avere in futuro importanti e concrete ricadute in tutta la filiera produttiva del caffè. Inoltre - ha aggiunto Lavazza - il sequenziamento del genoma del caffè permetterà di "leggere" la pianta e di identificarne perfettamente le origini, di individuare ad esempio i geni che conferiscono una certa resistenza alle malattie o alle infezioni. Sarà così possibile offrire agli appassionati di caffè una qualità superiore, basata su criteri oggettivi».

Nella foto: Giuseppe Lavazza e Andrea Illy alla presentazione del progetto sul genoma del caffè

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