L’allenatore delle barlady

Cocktail bar –

Il bancone bar come un campo di calcio, con tanto di squadra e coach. Succede al Tosca di Motta di Livenza dove lo staff, tutto femminile, gioca con drink e mix. E impara la professione

Ore 16: cocktail training. Specialità odierna: aperitivi indoor. Il coach e il team si schierano dietro il banco bar e inizia l'allenamento a porte chiuse. Nelle varie postazioni si solleva lo shaker, si studiano i mix di ingredienti e si versa nei bicchieri, mentre il ¿mister¿ illustra pazientemente come intagliare la frutta per ricavare originali decorazioni. Il quintetto di base è composto da Francesca, Alina, Greta, Antonia e Jenny, oltre a David, un autentico outsider che, alle doti di barman, unisce l'abilità di preparare snack appetitosi e specialità di finger food. Nelle vesti di allenatore Mauro Rosada, il lungimirante bar manager veneto che affianca alla lunga esperienza di bartender Aibes una naturale predisposizione per il business e l'insegnamento. Sua l'originale idea di creare, intorno a sé, una squadra di ragazze da avviare alla carriera di barlady, addestrandole personalmente e assumendole nei due locali che gestisce con la moglie Cristina a Motta di Livenza, un'operosa cittadina della provincia trevigiana.

Anche il look ha la sua importanza

Nel progetto, avviato nel 2004, niente viene lasciato al caso: Mauro segue ogni particolare, a iniziare dal look delle bariste che si compone di eleganti divise colorate con camicia e cravatta griffate. Il risultato delle lezioni va al di sopra di ogni aspettativa e, già dopo il primo anno, alcune di loro sono pronte a mettersi in luce e sbaragliare la concorrenza nei più conosciuti concorsi di settore come, per esempio, Barfestival. «Le competizioni di rilievo - sottolinea Mauro - costituiscono un ottimo incentivo per le ragazze e sono utili a rafforzare lo spirito del gruppo, riunito anche al di fuori del normale ambiente di lavoro». Da prendere in considerazione poi il fatto che i concorsi sono accompagnati da un ottimo battage pubblicitario e dall'interessamento dei media e ciò si può riflettere positivamente nella propria attività. Grazie anche all'iniziativa di successo che coinvolge il personale, l'imprenditore ha potuto sfidare la crisi e, dopo un'attenta analisi del mercato e della concorrenza, ha deciso di affiancare a La Tosca, il suo storico american bar del centro, il nuovo Terrazza Tosca: un ampio e luminoso open space, inaugurato lo scorso novembre. Ed è proprio il lungo banco bar di Terrazza Tosca a fare da quotidiano scenario alle lezioni del vivace staff in rosa. Il primo step riguarda la selezione delle candidate: tra i requisiti l'età (dai 18 ai 25 anni), l'aspetto gradevole e curato, la dialettica, l'educazione e la predisposizione al lavoro in team. L'esperienza non viene considerata una caratteristica determinante, anzi il coach preferisce partire da zero, impartendo le fondamentali nozioni sulle ricette, sul servizio e sul rapporto con la clientela. Questo per quanto riguarda la parte teorica. La pratica avviene direttamente ¿sul campo¿, prima e durante l'orario di lavoro, partendo dalla classica gavetta. Con l'avanzare del corso si affrontano i mix classici e ci si specializza nei cocktail più ricercati. Al termine del percorso, le barlady sono in grado di confezionare alla perfezione una ricca varietà di drink.

La location geografica è strategica

Un team affiatato, dunque. Con una carta, che comprende oltre 100 tra long drink e cocktail e una sezione interamente dedicata alle ricette originali e premiate ¿made in Tosca¿ come Gotica (zucchero, lime, vodka al mirtillo, vodka secca, Red Bull). L'after dinner, che ha fatto vincere Elisa Ghedini nella Cocktail Competition di Barfestival 2008, è tra i più richiesti dai clienti che frequentano i due locali di Rosada.
Sicuramente, nell'appeal dei due locali concorre anche la fortunata posizione geografica di Motta di Livenza, facilmente raggiungibile dai paesi limitrofi delle province di Treviso, Venezia e Pordenone. Un buon bacino d'utenza da cui proviene l'80% dei consumatori, a cui vanno aggiunti gli habitué. Il rischio infine che la coraggiosa scelta di aprire un nuovo locale poco distante da La Tosca provocasse un fenomeno di auto-concorrenza è stato scongiurato calibrando l'offerta che, se nel locale tradizionale si rivolge a un pubblico esperto dall'età media piuttosto elevata, al Terrazza Tosca trova come interlocutori i giovani (dai 20 ai 35 anni). Il nuovo locale di tendenza, disegnato dall'architetto Luca Brun, si affolla già dall'ora dell'aperitivo che, con la bella stagione, verrà servito anche nel nuovo giardino estivo di 1000 mq. Le postazioni raddoppieranno e, di conseguenza, aumenterà il numero delle barlady. Sono aperte le candidature.

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