Una torrida e afosa giornata ha fatto da contorno alla finale italiana di Opihr World Adventure Cocktail Competition vinta da Filippo Laccu, tenuta l'1 agosto al banco del Felix Navigli Cocktail Bar di Milano, quasi ai bordi del Naviglio Grande (via Argelati, 1), gestito da Fabio Federico.

I dieci finalisti hanno dovuto dar prova di creatività e tecnica preparando prima un twist di Gin Tonic, quindi un cocktail creativo a base di Opihr Oriented Spiced London Dry Gin. In palio un viaggio a Marrakesh (Marocco) ove si svolgerà la finale internazionale il 21-24 settembre prossimo, giunta alla quarta edizione. Il premio della finalissima è un viaggio in una località dell'Oriente per due persone.

In apertura dell'evento il brand ambassador Vito Pietroburgo ha illustrato origini e caratteristiche di Opihr, premium gin prodotto a Londra per Quintessential Brands dall'antica G&J Distillers (250 anni) di Warrington (Cheshire, nord ovest Inghilterra) e distribuito in Italia da Illva Saronno. Per dare dimostrazione delle sue caratteristiche e potenzialità, ha preparato tre cocktail tipo: Army & Navy (con orzata, gin, succo limone, acqua faba); Gin Tonic (con spray assenzio) e Martini Cocktail (con gomma arabica e cucuncio di cappero).

Il prodotto prende il nome da una leggendaria terra d'Oriente che inviava ricchezze di ogni tipo a Re Salomone. Opihr si caratterizza per l'attento utilizzo di spezie pregiate, su una rotta che unisce il lontano Oriente al mar Mediterraneo. Si va infatti dalla penisola di Malacca in Malesia) per il (pepe nero cubebe) alla costa sud-ovest dell'India (Malabar), alla Turchia (semi di cumino) passando per Venezia (ginepro), Marocco (semi di coriandolo) e Spagna (bucce di arancia). Tra le altre botaniche utilizzate ricordiamo i fiori di angelica, i semi di cardamomo, le radici di zenzero, le bucce di pompelmo. Ne risulta un distillato di 42,5° alcolici, dal leggero profumo agrumato in cui si esaltano i profumi d'Oriente (pepe in particolare).
Ecco nomi, luoghi di lavoro e nome dei cocktail creativi dei dieci finalisti italiani:

- Marcello Cenere, Happening Cocktail Bar di Chia-Napoli con Desert Rose
- Umberto De Michele, Caffè del Borgo di Crispiano-Ta con San Simone
- Davide Vaiana, Crazy Game Pub di Campobello di Marzana-Tp con Sweet Dream
- Andrea Terenzi, Osteria & Cockteleria Boccaccio di Rimini con West Side
- Marco Salapete, Sky Pod Bar di Sky Garden di Londra con The Karma Expression
-Matteo Poggini, Al Sesto, Terrazza Lounge Bar The Westin Excelsior Florence di Firenze con Marco Polo
- GianMaria Ciardulli, Ristorante Checchino dal 1887 di Roma con King Fizz
- Filippo Laccu, Strozzi Caffè di Firenze con Opihr incontra la Toscana
- Enrico Bracciale, Deus Café di Milano con Spicy Cucumber
- Alan Arrigo, Thermes Marins di Monte-Carlo con Mig

Il confronto è stato talmente serrato e intrigante che la giuria tecnica composta da Nicolas Waymel (commercial manager Europa Sud Ovest di Quintessentiasl Brands), Martina Di Iorio (rivista Zero), Marco Bertoncini (web master ilgin.it) e dal sottoscritto Rodolfo Guarnieri (redattore Bargiornale) non hanno potuto che dichiarare il pari merito tra Gianmaria Ciardulli e Filippo Laccu. Solo un non previsto spareggio (altrettanto combattuto) ha visto prevalere Filippo Laccu. Queste le ricette dello spareggio dei due finalisti ex aequo.

Viaggio a Marrakesh
di GianMaria Ciardulli
Ingredienti
5 cl Opihr Oriental Spiced London Dry Gin
3 cl succo limone
2 cl Dry Curaçao
1,5 cl sciroppo cajun home made
Top Tonica Ai Fiori di Sambuco Tassoni
Preparazione
Shaker, versare in tumbler con ghiaccio, decorare con foglie di salvia e zest di limone.

GianMaria Ciardulli con il cocktail Viaggio a Marrakesh

My Hanky Panky
di Filippo Laccu
Ingredienti
4,5 cl Opihr Oriental Spiced London Dry Gin
1,5 cl sciroppo salvia home made
1,5 cl Rabarbaro Zucca
1,5 cl Vermouth Dry
gocce Orange Bitters
Preparazione
Shaker, versare in calice, zest buccia limone.

Filippo Laccu con il cocktail My Hanky Panky

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