Nonostante lo stop della seconda parte del mese, i consumi di bevande a maggio sono cresciuti dello 0,87% in termini di volumi e del 2,3% in termini di valore degli acquisti per i gestori rispetto allo stesso mese dello scorso anno. È quanto emerge dal report mensile del mercato del fuori casa realizzato dalla società di ricerche di mercato Formind incrociando i dati di consumo, raccolti nei singoli punti vendita con lo strumento Mindforhoreca, e le preferenze dei consumatori, rilevate attraverso le indagini de La Piramide dei Consumi.
Una crescita frutto di un andamento a due velocità, caratterizzato da un forte incremento nella prima parte del mese, cui ha fatto seguito una brusca frenata nella seconda quindicina.
Il trend positivo ha riguardato tutte le regioni, con le uniche eccezioni di Liguria, Marche, Sardegna e Puglia, dove si è registrato un leggero calo in termini di volumi. Calo che, per quanto riguarda Liguria e Marche lo studio spiega con il più generale ritardo della ripresa in queste aree, mentre per Sardegna e Puglia, alle difficoltà del quadro economico si somma il fattore climatico, che nella seconda parte del mese ha penalizzato i consumi.
I risultati migliori sono stati riscontrati in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, che si confermano le regioni trainanti delle rispettive aree, mentre per quanto riguarda il Sud, sono le regioni con i bacini più grandi (Campania, ancora Puglia e Sicilia) a registrare performance meno brillanti.
L’andamento positivo ha riguardato tutte le tipologie di esercenti (bar diurno e notturno, ristorazione, intrattenimento), ma particolarmente significativa è la crescita riscontrata nel canale bar che, sebbene inferiore in percentuale rispetto agli altri canali, se confermata nei prossimi mesi potrebbe rappresentare il punto di partenza di una ripresa anche in momenti di consumo, quali la colazione e il break, che segnano il passo da un lungo periodo di tempo.
