Un nuovo ceo per Metro Italia: è Arnoud J. van Wingerde

Arnoud J. van Wingerde_CEO METRO Italia
In carica dallo scorso primo aprile, il nuovo chief executive officer vanta un ricco curriculum ai vertici di alcune delle principali principali realtà internazionali attive nell’horeca

Novità al vertice di Metro Italia.  il colosso del cash & carry ha scelto Arnoud J. van Wingerde come nuovo chief executive officer, della sua società italiana che conta 49 punti vendita all’ingrosso distribuiti in 16 regioni, che nell’ultimo anno fiscale (2021/2022) hanno generato vendite per circa 1,8 miliardi di euro.

Van Wingerde vanta un ricco percorso manageriale e una consolidata esperienza commerciale, in particolare nel settore all'ingrosso di prodotti alimentari, grazie a una carriera internazionale che lo ha visto ai vertici delle principali realtà attive nel mondo dell’horeca. La sua carriera prende il via nel 1997 nei Paesi Bassi, quando entra in Makro come store manager. Nel 2002 diventa regional operations director in Metro Francia, per poi ricoprire la posizione di direttore operations in Metro Italia. Fa quindi ritorno, dopo 10 anni, nei Paesi Bassi assumendo il ruolo di ceo in Hanos Internationale Horeca Groothandel, dove resterà fino al 2009. Quindi entra in Shv, tra i maggiori gruppi commerciali al mondo, con il ruolo di operational staff team member, ricoprendo da allora il ruolo di ceo in diverse società della divisione cash & carry . Nello specifico, Makro Argentina, Makro Food Service Brasile e, infine Shv-Makro Colombia, società quest’ultima dove ha lavorato fino all’arrivo della chiamata da parte di Metro per assumere la guida della sua società italiana.

«Sono onorato dell’incarico che mi è stato affidato e della fiducia che Metro ha voluto conferirmi. Tornare in Italia per me rappresenta una grande emozione e una grande sfida: un Paese infinitamente ricco per la sua enogastronomia, che vogliamo valorizzare e promuovere attraverso l’impegno che da sempre caratterizza questa realtà, non solo come marchio, ma anche come attore sociale ed economico – ha commentato in una nota il neo ceo –. L’obiettivo è consolidare la posizione di leadership del mercato rafforzata dall’implementazione della nostra strategia 2030, accelerando la crescita dei prodotti a marca propria e continuando a guardare all’innovazione e al futuro di questo settore in un’ottica di sostenibilità dell’intera filiera».

Costruire una filiera sostenibile

E importante è l’impegno a favore dell’ambiente che il gruppo Metro sta portando avanti, messo nero su bianco nell’agenda della sostenibilità aggiornata lo scorso anno, che ha fissato obiettivi ancora più ambiziosi rispetti a quelli precedenti (leggi Obiettivi di sostenibilità sempre più ambiziosi per Metro Italia). Un impegno che poggia su 6 pilastri che delineano il percorso per  la costruzione di una filiera green: filiera alimentare, made in Italy, salute e alimentazione, zero sprechi, impatto ambientale, diritti umani. Per ognuno Metro ha fissato dei target, tra i quali l’eliminazione entro quest’anno di Pvc ed Eps dai pack, sostituendoli con materiali amidi dell’ambiente, per ottenere un risparmio di circa 2000 tonnellate di plastic, e il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2040.

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