Nasce Agrodipab, l’associazione dei distributori di alimenti e bevande

La nuova associazione, fondata da 18 realtà della distribuzione che operano soprattutto per il canale horeca, nasce per dare una rappresentanza unica e forte al comparto, duramente colpito dalla crisi

Agrodipab
Foto di Patricia Maine Degrave da Pixabay
La nuova associazione, fondata da 18 realtà della distribuzione che operano soprattutto per il canale horeca, nasce per dare una rappresentanza unica e forte al comparto, duramente colpito dalla crisi

“L’unione fa la forza” recita un vecchio adagio. E a unire le loro forze sono i grossisti della distribuzione di prodotti alimentari e di bevande, dando vita ad Agrodipab, la loro associazione di categoria.

Fondata da 18 realtà del settore, che operano principalmente per il canale horeca, la nuova associazione nasce con l’obiettivo di creare un network di imprese che si ponga come interlocutore attivo nei confronti delle istituzioni nazionali e locali per tutelare gli interessi e promuovere le istanze di una categoria che attraversa un momento di grande difficoltà.

Una categoria posta in grave sofferenza dall’emergenza sanitaria e che rappresenta un anello fondamentale della filiera agroalimentare. Un anello che conta oltre 4.000 imprese che danno lavoro a più di 50.000 persone e che, considerando l’indotto, occupa oltre un milione di lavoratori, ma che finora non ha ricevuto la giusta attenzione da parte dei decisori politici.

«Un macrocosmo economico che sta subendo pesantemente il rallentamento delle attività dei pubblici esercizi e delle realtà economiche di destinazione del prodotto distribuito con perdite di fatturato che si attestano mediamente intorno al 60% - spiega a bargiornale.it Giuseppe Maria Arditi, vice presiedente di Agrodipab e presidente di Ristopiù Lombardia -. Eppure, a fronte di tali numeri il comparto è stato sistematicamente tagliato fuori da ogni forma di sostegno e da ogni forma di ristoro».

Un quadro che peggiora di giorno in giorno, perché, mentre i fatturati calano, le spese continuano a correre. «In tale quadro, abbiamo continuato e continuiamo lavorare per servire al meglio i nostri clienti, investendo nell’acquisto dei prodotti, che poi per via dei continui blocchi delle attività a valle arrivano a scadenza, continuando a informarli sulle novità e mantenendo in piena operatività la logistica per assicurare consegne regolari anche per piccole forniture», prosegue Arditi.

Una situazione alla quale ora si vuole dare una svolta. «Dalle criticità di questa crisi abbiamo voluto però cogliere l’opportunità di unire le forze per portare al centro dell’attenzione politico-istituzionale il nostro comparto, suggerendo le migliori strategie per la sua rinascita e guardare con un occhio positivo al futuro, conclude il vice presidente di Agrodipab -. A questo scopo abbiamo già avviato un confronto fattivo con i parlamentari di tutti gli schieramenti ai quali abbiamo già presentato il nostro progetto e tratteggiato le nostre proposte e lo stesso stiamo facendo anche nei confronti delle istituzioni locali, con i primi contatti con Regione Lombardia e regione Piemonte».

L’associazione ha la sua sede a Roma, in Piazza San Lorenzo in Lucina, e ai suoi vertici, insieme ad Arditi, durante la prima assemblea generale è stato eletto nel ruolo di presidente Aldo Di Biagio, ex senatore della Repubblica.

I soci fondatori sono: Ristopiù Lombardia, Jolly Gel, Trevigel, Tegel, Oleificio Dei Fiori, Diametro, Cda, Capecchi, Aprilia Food, Didopack, Dulca, Fantozzi, Mondo Alimenti, Sabina Doc, Oleificio Tiber, Dolci Forniture, Dessert, Mega Dolciaria.

Le altre realtà della distribuzione che vi vorranno aderire ne faranno parte in qualità di soci ordinari, mentre altre imprese e realtà, al di fuori del comparto, che la vorranno sostenere saranno accolte come soci onorari.

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