Antica Focacceria S. Francesco: a Torino il dodicesimo punto vendita

Bancone dell'Antica Focacceria S. Francesco
L’Antica Focacceria S. Francesco ha inaugurato a Torino il suo dodicesimo punto vendita. Un viaggio culinario nella tradizione siciliana autentica tra classici e street food

L’Antica Focacceria S. Francesco, sinonimo di autentica cucina tradizionale siciliana, ha inaugurato a Torino il suo dodicesimo punto vendita in Via Principe Amedeo, 3, angolo di Piazza Carignano.

Per l’antipasto il menù propone i suoi grandi classici: lo schiticchio (una sorta di aperitivo a base delle più rinomante specialità tipiche dello street food palermitano), le crocché di latte, i cazzilli (ossia le crocchettine di patate e menta) e lo sfincione palermitano (soffice pizza con salsa di pomodoro, pangrattato, cipolla, acciughe, caciocavallo e origano). Non mancano tra i primi piatti la classica pasta alla Norma, i bucatini con le sarde e il timballo di anelletti al forno mentre tra i secondi citiamo le sarde a beccafico, la bistecca di tonno e l’involtino gratinato ai pistacchi. Il menù dei dolci offre la cassata, il cannolo farcito di ricotta, la "Pistacchiosa" e la più moderna torta "Setteveli". Interessante è la degustazione di cioccolato dell’Antica Dolceria Bonajuto di Modica nei gusti vaniglia, cannella, zenzero e arancia; tanti i gusti di gelato e granite, quest’ultime servite rigorosamente nella tradizionale brioche col tuppo.

Valorizzare il territorio con specialità locali

La carta vini e birre propone alcune eccellenze siciliane, tra cui la birra artigianale del birrificio Tarì di Modica o i vini bio della cantina Baglio di Pianetto, nel piccolo comune di Santa Cristina Gela (Pa). Tra le altre cantine che compongono la carta vini troviamo Cusumano, Firriato, Duca di Salaparuta e Tasca d’Almerita. Siciliani sono anche l’olio, che arriva dallo storico Premiati Oleificio Barbera, così come le bibite Tomarchio e il caffè Moak di Modica.

Cirfood sviluppa L'Antica Focacceria S. Francesco

Leopoldo Resta, amministratore delegato di Cirfood Retail ha affermato: «Cirfood, leader in Italia nella ristorazione collettiva, nel 2019 fonda Cirfood Retail con l’obiettivo di sviluppare la ristorazione commerciale attraverso un portafoglio di marchi autentici, e l’acquisizione di Antica Focacceria S. Francesco è il primo importante esempio, trattandosi del più storico marchio di ristorazione a catena in Italia e probabilmente al mondo. Il nostro impegno, ma anche la ricetta del successo è il rispetto dell’autenticità che acquisiamo, dunque avere a bordo la famiglia fondatrice dei Conticello è stato il nostro primo passo, anzi il prerequisito (all’inaugurazione era presente Fabio Conticello, patron storico di Antica Focacceria S. Francesco, ndr). L’apertura di Torino è particolarmente importante, anche perché segna una svolta rispetto ai due anni faticosi appena trascorsi. Inoltre, Torino ci è particolarmente cara: qui abbiamo acquisito anche un secondo marchio, Poormanger».

Poormanger nasce a Torino nel 2011 da tre amici di una vita con l’intenzione di portare in Italia la jacked potato per trasformarla in un classico della cucina popolare.

Un po’ di storia...

Nel 1834 il Principe di Cattolica cede al cuoco di corte, Salvatore Alaimo, la cappella del proprio palazzo di Piazza San Francesco a Palermo: nasce così l’omonima focacceria dove, tra l’amore per la migliore cucina e l’incontro tra culture diverse, prendono vita le tipiche prelibatezze siciliane caratteristiche della cultura popolare.

Non solo una focacceria ma anche cenacolo culturale: qui personalità di spicco della letteratura italiana come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Renato Gattuso iniziano ad incontrarsi, rendendo la focacceria S. Francesco un vero e proprio caffè letterario e luogo di espressione della cultura italiana del ‘900.

Il logo, che si può vedere ancora oggi, risale al 1901 ed è opera dell’architetto Ernesto Basile insieme a Vincenzo Florio, grande imprenditore palermitano e amico della famiglia Alaimo. Pare infatti sia stato proprio Florio a proporre, intorno al 1896, le modifiche relative alla cappella sconsacrata di via Paternostro per renderla in linea con le tendenze dello stile liberty, di cui Basile era l’esponente per eccellenza.

 

 

 

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