Catene: una crescita silenziosa

Non siamo (ancora) un Paese per catene, ma la loro crescita prosegue anno dopo anno. Ed è destinata ad accelerare, complice anche l’arrivo in Italia di Starbucks, l’unico dei cinque colossi internazionali che ancora mancava In Italia (gli altri sono McDonalds, Burger King, Kfc - gruppo Yum! e Subway), con un aggressivo piano di aperture che prevede di arrivare a 300 locali nel giro di 5-6 anni. In termini di punti vendita, nel nostro Paese saldamente al primo posto c’è la catena di gelaterie Crema&Cioccolato, seguita da McDonalds.
A fare il punto sulla presenza delle catene in Italia ci ha pensato Lorenzo Ferrari nell’ambito del Forum della ristorazione andato in scena a Rimini. «Dalle nostre stime – afferma il fondatore di RistoratoreTop – il fatturato delle principali catene di ristorazione in Italia è di poco più di 4 miliardi di euro, pari al 4,7% del totale. Dati molto lontani da quello che succede negli Stati Uniti, dove le catene assorbono circa il 50% del fatturato totale fuori casa (con la metà di questo fatturato appannaggio delle prime dieci insegne).

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    La classifica italiana

    Nei top 10 per numero di ristoranti in Italia le insegne straniere sono una presenza limitata a due marchi: McDonald’s, secondo con 580 locali, e Burger King, quinto con 175.

    Detto del primato di Crema&Cioccolato, il podio è completato da La Piadineria, con 216 locali.

    Tutti i primi dieci superano quota 100: si tratta di Old Wild West, Alcie Pizza, Roadhouse, YoYogurt, Sarni e Chef Express.

    Poi presenza straniera anche nei top 20, dove olttre ai due colossi dell’hamburger citati prima compare solo la spagnola 100Montaditos. In totale sono una quarantina le insegne censite da RistoratoreTop con almeno 20 locali aperti in Italia.
    «Ma la situazione è destinata a cambiare – spiega Ferrari -: se qualche anno fa il sogno dell’italiano medio era di aprirsi un ristorantino, oggi è di aprirsi una catena di ristoranti. Il numero di catene e di insegne è in decisa crescita».

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