Secondo i dati dell'ultimo rapporto Osservatorio Birra di Fondazione Birra Moretti, negli ultimi due anni il valore condiviso dell'intera filiera della birra è cresciuto di quasi il 13% toccando quota 8,8 miliardi di euro, dei quali il 25% è stato creato in Lombardia.
Nonostante la crisi economica, il settore della birra continua ad accumulare un successo dietro l'altro. Dal 2015 al 2017, il valore condiviso della filiera birra è cresciuto di quasi 1 miliardo di euro (+12,9%) passando da 7,834 a 8,863 miliardi di euro, equivalente al 0,51% del Pil (Prodotto Interno Lordo), il 25,5% (pari a 2,269 miliardi di euro) del totale.
Questi e altri dati sono contenuti nel 2° Rapporto "La creazione di valore condiviso del settore birra in Italia" realizzato dalla società di ricerche Althesys Strategic Consultants per conto di Osservatorio Birra di Fondazione Birra Moretti (costituita nel 2015 dal produttore Heineken Italia e dal distributore bevande Partesa). I dati sono stati di recente diffusi nel corso di un evento riservato agli operatori di settore, tenuto nel grattacielo Palazzo Lombardia, a cui hanno partecipato Attilio Fontana (presidente di Regione Lombardia), Alessandro Mattinzoli (assessore allo sviluppo economico di Regione Lombardia), Søren Hagh (ad Heineken Italia), Alfredo Pratolongo (presidente di Fondazione Birra Moretti), Alessandro Marangoni (ad Althesys).
Una locomotiva che tira
La regione lombarda può contare sulla presenza di importanti aziende internazionali e sul maggior numero di birrifici artigianali (ben 137) che hanno prodotto complessivamente oltre 4 milioni di ettolitri di birra. La filiera lombarda della birra garantisce oltre 1 miliardo di contribuzione fiscale, 662 milioni di euro di salari a quasi 25mila dipendenti, con una media di 23 posti di lavoro indiretti per ogni addetto alla produzione.
Raffrontato ad altri settori, delle bevande in particolare, il valore condiviso della birra italiana rappresenta circa la metà (47%) della produzione di bevande, quasi pari a quella vinicola (9,5 miliardi di euro nel 2017) e il 186% di quella dei soft drink e acque minerali (4,8 miliardi di euro). In questo contesto va sottolineato il risultato del canale horeca che cresce da 4,859 a 5,661 miliardi di euro, il 64% del totale del valore condiviso.
«La crescita della filiera birra - ha commentato Alfredo Pratolongo, presidente di Fondazione Birra Moretti - non è dovuta solo a un icremento di volumi ma anche ad un aumento della reputazione e dell'immagine delle marche birrarie, oltre alla continua ricerca scientifica e ai notevoli investimenti tecnologici relativi alla riduzione dell'impatto ambientale con notevole risparmio di energia e acqua utilizzata. E il trend non cessa di crescere in questa positiva direzione».
«Posso tranquillamente affermare - ha puntualizzato Søren Hagh, ad Heineken Italia - che abbiamo contribuito in buona parte a dare forma a questi risultati, continuando a investire in tecnologia nel nostro grande impianto di Comun Nuovo, presso Bergamo, con la produzione di 2,7 milioni di ettolitri di birra e oltre 40 tipologie birrarie, con il lavoro di circa 300 persone. Inoltre stiamo investendo in ricerca, anche tramite la recente acquisizione attraverso Dibevit del laboratorio-birrificio Hibu di Burago di Molgora (Monza-Brianza) del maestro birraio Raimondo Cetani che oggi già offre 30 etichette tra birre Perenni, Stagionali, Fugaci e Speciali. In tema di diffusione di cultura birraria, confermiamo la prossima inaugurazione di una moderna e permanente sede di Università della Birra a Milano, rivolta a tutti gli operatori del settore. Infine ricordo che siamo title sponsor del Gran Premio Heineken d'Italia di Formula 1 che si tiene a Monza all'inizio di settembre».
