Un buon libro e il bar rivive

Eventi –

Un’associazione promuove buone letture nei locali popolari e di periferia. Senza velleità culturali, ma con l’idea di ricreare la magia dei vecchi bar

Ogni momento è buono per un buon libro, persino al bar. Ritorna il prossimo 17 settembre la seconda edizione dell'iniziativa “Leggevamo Quattrolibri al bar” a cura dell'associazione culturale L'Arte del Vivere con Lentezza, ovvero: portati appresso il tuo libro preferito e condividine qualche paginetta insieme agli amici. Brani scelti di best-seller e opere prime, poesie e thriller, romanzi e saggi, gialli e rosa, classici e meno classici verranno infatti letti da chiunque ne abbia voglia nei locali di tutta Italia, dalle 18 in poi, come in un cin cin transnazionale a base di parole scritte. Un appuntamento nato in rete un anno fa, grazie al supporto del sito (che vanta dalle 1.500 alle 5.000 visite giornaliere e 65 mila utenti unici mese) e che attraverso il tam tam on-line ha coinvolto una quarantina di locali su tutto il territorio nazionale di cui una decina soltanto a Milano. Magie del web dal volto umano per una manifestazione molto poco affettata e soprattutto senza eccessive velleità culturali, come afferma appunto Bruno Contigiani presidente dell'associazione: «Nelle nostre intenzioni l'abbiamo pensata come un evento di massa che avesse per protagonisti gli utenti dei bar e i baristi, di locali dove ci si ritrova a parlare di sport e si gioca ancora a carte o al biliardo. Bar popolari e di periferia, come quello al Giambellino a Milano, dove abbiamo presentato l'anno scorso l'iniziativa, e non locali di tendenza o caffè intesi come enclave raffinate di iperintellettuali».

Letture intense, ma alla portata di tutti

Insomma, reading alla portata di tutti, dove persino gli autori si trasformano per una volta in lettori comuni di brani altrui. Spiega Contigiani: «Roberto Alajmo, ad esempio, ha letto “I palloni del signor Kurz” di Michele Mari, Gabriele Nissim “La musica di una vita” di Andrej Makine e Andrea Kerbaker “La vita: istruzioni per l'uso” di George Perec». Un evento semplice da organizzare per qualunque bar e qualsiasi lettore, manco fosse una riffa. «Basta - aggiunge Contigiani - che la persona interessata scarichi dal nostro sito la locandina e segnali la sua adesione ed il gioco è fatto. Ovviamente si concorda poi la data del reading insieme ai gestori del proprio bar di fiducia, ma il tutto è davvero molto semplice. Infatti diversi locali quest'anno hanno ripetuto l'iniziativa per conto proprio grazie al grande successo riscosso tra gli avventori». La lettura ad alta voce e in compagnia è un ottimo pretesto per trascorrere una serata differente. Avvicina le diversità tra gli avventori e allontana la solitudine,ma è soprattutto un modo diverso per vivere il “solito” bar.

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