Michele Franciosi conquista la finale italiana della Clairin World Championship

Clairin

È andata a Michele Franciosi (nella foto in alto) del The Sign di Pozzuoli (Napoli) la vittoria nella finale italiana della terza edizione della Clairin World Championship, il cocktail contest dedicato ai rhum di Haiti. Vittoria che vale al bartender campano un viaggio di una settimana nell’isola caraibica, in un affascinante tour tra piantagioni di canna da zucchero e distillerie alla scoperta dei luoghi e dei segreti dei rhum Clairin. Ma per Franciosi quello in programma a fine maggio non sarà solo un viaggio di piacere: il tour comprende infatti anche la finalissima della competition, che vedrà il nostro campione confrontarsi con i vincitori degli altri paesi in gara, Belgio, Germania, Svezia, Danimarca, Francia, Regno Unito e Stati Uniti, per la vittoria del titolo mondiale.

Tornando alla finale italiana, svoltasi al Club Derrière di Roma, dieci i bartender che vi hanno preso parte: oltre Francieri, Claudio Sciaraffa della Bartenders bar academy, Luca Granero dello Swing di Torino, Livio Carrubba del Cloakroom cocktail lab di Treviso, Domenico Cosentino del Fud off di Catania, Luca Semenzato del Barz8 di Torino, Eleonora Sasso dello Stone Head Aps di Roma, Alessandro Zampieri de Il Mercante di Venezia, Marco Viola del Bar Rico di Lavagna (Genova) e Bruno Iaconis dell’Oriental Bar dell’Hotel Metropole d Venezia.

Tema della sfida tradurre in alchimie alcoliche lo spirito di Haiti, attraverso la creazione di cocktail originali a base dei rhum Clairin Sajous, Clairin Vaval, Clairin Casimir e Clairin Le Rocher, importati e distribuiti in Italia da Velier, e frutto di produzioni artigianali caratterizzate dall’utilizzo di varietà di canna autoctone, coltivate su terreni nei quali non si utilizzano fertilizzanti chimici, il cui succo viene fatto fermentare spontaneamente (senza lieviti selezionati) e poi distillato con processi tradizionali e non filtrato. Rhum dal carattere unico e autentico tanto diventare, è notizia di questi giorni, il primo presidio Slow Food ad Haiti.

Foto di gruppo per il vincitore e la giuria

Carattere di autenticità e naturalità rispecchiato anche nei miscelati presentati dai concorrenti alla giuria, composta da Dom Costa e Angelo Canessa, mixology manager Velier, Gian Paolo Di Pierro, head bartender di Club Derrière e il bartender romano Livio Morena. Giuria che ha premiato la creazione di Franciosi, Haiti-m, preparato con Clairin Vaval, shrub all’aceto di mele, ananas, zafferano, purea di ananas e platano, e servito in coppetta di terracotta. Una composizione di sapori semplici e autentici capace di trasmettere alla perfezione lo spirito dell’isola.

Altra particolarità del drink è il suo nome, che se pronunciato in inglese suona come “A-team”, la mitica squadra di combattenti per la libertà della celebre serie televisiva degli anni Ottanta. Un “gioco” non casuale, attraverso il quale il bartender ha voluto rendere omaggio alla lotta per la libertà dalla schiavitù e della loro terra combattuta dagli haitiani nella rivoluzione all’inizio dell’Ottocento guidata dall’ex schiavo François-Dominique Toussaint Louverture.

Haiti-m di Michele Franciosi

Ingredienti:

60 ml Clairin Vaval, 30 ml Shrub Anans Passion Fruit e Zafferano, 15 ml succo di lime fresco, 2 spoon di purea di anans e platano grigliati, pizzico di pepe di Cayenna, foglie di ananas

Preparazione:

Versare gli ingredienti nello shaker con ghiaccio e shakerare vigorosamente. Versare nella coppa filtrando con lo strainer

Bicchiere:

coppetta di terracotta

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