Tennessee Campus, a Lynchburg vola il team di Roma

Formula che vince non si cambia. E così la squadra. Potrebbe essere questa la morale della seconda edizione del Tennessee Campus, che ha visto prevalere, dopo un'agguerritissima finale a quattro "giocatasi" al Cross Studio di Milano, il team di Roma che volerà presto a Lynchburg nel Tennessee per conoscere e sperimentare dal vivo l'atmosfera della distilleria dove viene prodotto da oltre 150 anni il famoso Jack Daniel's (distribuito in esclusiva dal Gruppo Montenegro). La formula del campus che unisce la didattica alla sfida si è, infatti, dimostrata ancora una volta azzeccata per rafforzare il senso di community tra i bartender e il legame con l'universo Jack Daniel's. Stesso discorso per la dinamica e rodata squadra "guida" formata dai master bartender Jack Daniel's Stefano Righetti e Francesco Ciù Ciù Spenuso affiancati da Valentina Ricci, nota speaker di Radio Deejay. Questa seconda edizione si è svolta in quattro tappe (Roma 11 marzo, Firenze 18 marzo, Palermo 25 marzo e Milano 1 aprile) con almeno 8 team partecipanti e almeno 8 bartender per squadra. Per la sfida, era richiesto rivisitare un classico utilizzando come base alcolica Jack Old N. 7 e preparare un secondo cocktail a tema libero, utilizzando come base alcolica gli altri prodotti della "famiglia" come, ad esempio, Gentleman Jack o, l'ultimo arrivato, Jack Honey. A ogni tappa, una giuria composta dai tre presentatori, da un guest bartender locale (a Milano, Edoardo Nono) e da un rappresentante di Brown - Forman (sempre a Milano c'era Nidal Ramini, head of brand advocacy di Brown - Forman) nominava il team vincente che accedeva alla finalissima svoltasi, come predetto, a Milano. «Poco più di 300 bartender hanno preso parte alle quattro tappe con un boom di presenze a Palermo e con un netto incremento di partecipanti rispetto l'anno scorso - commenta Stefano Righetti -. Abbiano notato tante facce conosciute tra chi ha partecipato al campus: professionisti che lavorano in locali di fascia alta e che sono esponenti di una miscelazione raffinata e premium. Un segnale importante perché conferma che Jack Daniel's si è ormai posizionato stabilmente nelle bottigliere più ricercate dei locali di tendenza della Penisola».

Un'edizione con i fiocchi

«Siamo super contenti perché quest'anno il livello si è alzato tantissimo - conferma Francesco Ciù Ciù Spenuso -. I partecipanti hanno dimostrato una cultura del bere superiore la media e un forte attaccamento al brand. I drink realizzati dai diversi team  sono risultati tutti molto equilibrati e anche il livello dei voti espressi dalle giurie è stato molto alto. Quest'anno, poi, l'idea di invitare al campus i locali ubicati nelle aree dove abbiamo organizzato le quattro tappe è risultata vincente ed è servita a creare una community nella community. Anche l'idea di coinvolgere in giuria guest bartender locali di riferimento per ogni tappa  - Patrick Pistolesi a Roma, Edoardo Nono a Milano, Gianfranco Sciacca a Palermo, Matteo Di Ienno a Firenze - è servita da ulteriore stimolo per i partecipanti che si sono espressi al meglio per dimostrare le loro abilità».

 

 

 

 

 

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