Gran Torino, il vermouth nato con l’Italia

vermouth Gran Torino

Era il 1861 quando Riccardo Ferrero metteva a punto la ricetta del vermouth Gran Torino, marchio ora di proprietà del gruppo Allied Brands, distribuito in Italia da D&C. Nello stesso anno nasceva anche il Regno d’Italia, dal quale Gran Torino otteneva subito la Licenza n 3, quella per la produzione e vendita al pubblico di vini e liquori.

La stessa ricetta, da allora tenuta segreta, è ancora oggi fedelmente rispettata nella produzione di questo vermouth, così come immutato da allora è lo stabilimento, situato a Torino, nel quale viene prodotto. Formula della quale si sa solo che è costituita da un’originale miscela basata su un’accurata selezione di uve delle migliori qualità di moscato delle colline piemontesi, erbe e radici di montagna, spezie ed essenze naturali.

Molto di più invece si sa sulle caratteristiche delle diverse referenze, Rosso, Bianco ed Extra Dry, nelle quali il vermouth viene prodotto, tutti e tre ottimi aperitivi da gustare sia lisci sia come ingredienti per la preparazione dei cocktail. Gran Torino Rosso è infatti un vermouth dall’aroma particolarmente ricco e deciso, dal colore rosso ambrato e dal sapore dolce, con evidenti note speziate, che si si accompagna a un retrogusto piacevolmente amarognolo e persistente. Da servire sempre ben freddo, a una temperatura di circa 8 °C, con una scorza di limone, è perfetto per la preparazione dei grandi aperitivi italiani, dal Negroni all’Americano al Milano Torino.

Gran Torino Bianco, invece, si caratterizza per la delicatezza e l’intensità del bouquet e per il gusto dolce e vellutato, con una leggera nota amara. Di colore giallo paglierino, è eccellente se servito con ghiaccio e una scorza di arancia oppure liscio, ma sempre ben freddo.

Il giallo paglierino è più tenue in Gran Torino Extra Dry, che si presenta al naso con note fruttate ricche e intense. Asciutto e delicato, con un retrogusto piacevolmente amarognolo e persistente, è ideale per la preparazione di tutti i cocktail secchi, ma anche da servire liscio e ben freddo con una scorza di limone

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