Evviva il vivaio Italia

Bargiornale copertina 7 luglio-agosto 2016

A suggerirmi la riflessione per l’editoriale è stato Philip Duff, tra i maggiori esperti del mondo degli spirit, protagonista della copertina di questo numero e acclamato giudice a Baritalia Junior, il contest riservato ai professionisti under 25 organizzato da Bargiornale a Milano, nella splendida cornice del Palazzo del Ghiaccio, lo scorso 14 giugno. Così twittava Duff: “Cracking drinks at the #baritaliahub junior. The bartender contest I’m judging today. Maybe children are our future”. E ha poi confessato ai nostri microfoni: «L’elevato livello qualitativo della maggior parte dei cocktail finalisti è stata la più piacevole sorpresa di Baritalia Junior». Il che non può che renderci orgogliosi: oltre ai numeri (ben 260 le ricette pervenute in redazione), il livello professionale dei concorrenti è l’ulteriore conferma del successo dell’iniziativa, alla sua prima edizione. I miei complimenti e quelli di tutta la redazione ai protagonisti della nostra kermesse.
I “25 under 25” hanno dimostrato talento e tecnica da vendere, la giusta dose di creatività e abbondante determinazione. Non è stato facile dunque spuntarla per Violetta Canali, Mattia Dipasquale, Pietro De Feudis e Michele Ferruccio, Nicola Scarnera, Giuseppe Tatone (vedi tutti i dettagli da pagina 66), a cui spetta l’onore e l’onere di entrare nella rosa dei candidati del Drink Team 2017 di Bargiornale, la nostra squadra di professionisti. Del resto le doti di questi giovani non sono certo sfuggite alla nostra giuria internazionale. Così, Giuseppe Gallo ha dichiarato subito dopo la gara: «È una generazione straordinaria. Paragonarla a quello che eravamo noi alla loro età, è come confrontare una partita di calcio degli anni Settanta e una d’oggi: altra velocità, altre competenze, altri giocatori». La domanda allora è: i nostri giovani, talentuosi come non mai, sanno fare gioco di squadra? O invece, accecati dalle luci della ribalta, molti di loro perdono troppo spesso di vista l’unica cosa che conta, ovvero la soddisfazione del cliente?
Se i bartender italiani e, in generale, la liquoristica nazionale raccolgono oggi consensi ovunque, lo dobbiamo anche a maestri del calibro di Simone Caporale, Daniele Gentili (terzo illustre giudice a Baritalia Junior), lo stesso Giuseppe Gallo o Alessandro Palazzi, solo per citare i grandi maestri italiani, di stanza a Londra, visti alla nostra due giorni milanese. Questi fuoriclasse, immortalati su una nostra copertina del 2010, hanno portato avanti quello stile italiano che oggi tutti ci invidiano. Oggi, come allora, noi crediamo ancora nel vivaio Italia. Ragazzi non ci deludete e, soprattutto, non deludete i vostri clienti.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome