Ritornare al futuro

Top management –

Ricomprata dal suo fondatore, Natfood riparte dall’innovazione: nuove bevande fredde e una macchina più performante per quelle calde. Ne parliamo con il presidente, Giuseppe Lochis

Pronti a riprendere la crescita con la caratteristica che li ha sempre contraddistinti: l'innovazione. Tornata nelle mani del fondatore dopo il tracollo della famiglia Burani, Natfood riparte con una ritrovata stabilità, un nuovo management e un rinnovato focus sull'innovazione. Giuseppe Lochis, che aveva fondato l'azienda, per la nuova vita di Natfood ha voluto mettere a capo dell'azienda un manager di famiglia, Luciano, un passato da revisore prima e da top manager del settore meccanico poi. Mentre Luciano si dedica a rimettere in efficienza l'azienda dal punto di vista gestionale e finanziario e a svilupparla anche sul fronte internazionale (Natfood è presente con una propria filiale in Spagna, che fattura oltre 2 milioni di euro, a cui recentemente se ne è aggiunta una seconda in Francia), Giuseppe lo supporta e spinge sull'acceleratore delle novità di prodotto. Tanti i fronti aperti, dalle bevande calde e fredde agli snack, sia in termini di prodotti sia di attrezzature.

Quali sono le principali novità lanciate di recente o in cantiere per l'immediato futuro?

Una novità che è già un successo è stato il lancio della nuova divisione Happy Puppy, che in un anno è diventata il fornitore di tutti i maggiori parchi di divertimento italiani e di 26 parchi a tema spagnoli. Ma la nostra mission resta l'innovazione, in termini di prodotti e di servizi, nel canale dei bar diurni. Quest'anno abbiamo ampliato la nostra linea di creme fredde Top Quality, l'unica sul mercato a poter essere preparata solo con acqua: una soluzione che permette di allungare la conservabilità del preparato all'interno della macchina. Il mercato ci ha premiato: per le creme fredde, quest'anno prevediamo un incremento del 40%. Sul fronte delle bevande calde, stiamo preparando una nuova macchina in grado di semplificare il lavoro all'esercente, che lanceremo sul mercato nei prossimi mesi. In più, crediamo molto nella nostra nuova linea di snack ad alta digeribilità iNat, che propone sia referenze senza glutine che prive di lattosio: una nicchia di mercato, ma con una domanda in notevole espansione.

Come si compone attualmente il vostro business sul mercato italiano?

La gamma principale è “Prodotti Nati per servirti”, quella delle bevande calde, che da sola fa il 45% del nostro fatturato. Qui il prodotto di punta è gin-co, il nostro caffè al ginseng a marchio. Con gin-co ci aspettiamo di continuare a crescere, perché una quota sempre maggiore di consumatori, soprattutto giovani, si orienta su queste bevande alternative all'espresso. E perché dalle nostre ricerche gin-co risulta il prodotto di miglior qualità presente sul mercato. La nuova macchina che introdurremo nei prossimi mesi va nella direzione di ottimizzare i consumi del prodotto garantendo al gestore una marginalità ancora maggiore dell'attuale.
Le bevande fredde attualmente rappresentano il 25% del nostro fatturato, ma sono il segmento da cui ci aspettiamo la crescita maggiore nel prossimo futuro, grazie alle caratteristiche innovative della nostra linea Top Quality, che quest'anno abbiamo arricchito con nuovi gusti: yogurt, ginseng e gianduia.
Un buon 5% viene dal tè, dove siamo distributori esclusivi per l'Italia di un prodotto di altissima qualità come Dilmah. Il rimanente 25% è rappresentato da una vasta gamma di altre referenze. La nostra caratteristica distintiva è che il gruppo di cui fa parte Natfood produce l'80% delle 700 referenze a catalogo, mentre il rimanente 20% è fatto da prodotti di cui abbiamo la distribuzione esclusiva: una garanzia di qualità che altri non hanno. In più, la stretta correlazione tra Natfood, la società che si occupa della commercializzazione, e le società di produzione ci rende molto veloci nel recepire gli stimoli provenienti dal mercato e trasformarli in novità di prodotto da lanciare.

Con quanti bar lavorate?

Attualmente serviamo oltre 40mila bar diurni in tutta Italia. Tre quarti di questi hanno una nostra macchina: ci sono sul mercato circa 22mila erogatori di bevande calde, tutte in comodato d'uso, e 8mila di bevande fredde, per le quali abbiamo invece sviluppato una nuova formula che prevede l'acquisto congiunto di macchina e preparati. La nostra struttura commerciale prevede una rete di concessionari, affiancati da alcune filiali dirette nei territori più importanti, che copre l'intero territorio nazionale.

Quali sono le “promesse” che garantite ai locali clienti?

Sul fronte del prodotto, la qualità dei preparati e un rapporto equilibrato prezzo-qualità che garantisce all'esercente margini importanti. Dal punto di vista del servizio, una caratteristica che ci viene riconosciuta è l'efficienza del nostro servizio di assistenza postvendita: in caso di problemi a una macchina garantiamo, entro 24, 48 ore al massimo, l'intervento e l'eventuale sostituzione della macchina quando necessario, grazie alle disponibilità di un adeguato stock di macchine sostitutive. Il mercato ci riconosce anche una qualificante immagine di prodotto sul punto vendita. Il prossimo passo sarà sviluppare una serie di nuovi strumenti di marketing e di comunicazione a vantaggio dei nostri migliori clienti. Stiamo pensando alla creazione di una sorta di Club Natfood che racchiuda i 3-4mila nostri clienti top. Per loro stiamo sviluppando iniziative e idee in grado di dare maggior forza e visibilità ai nostri prodotti. Con l'obiettivo di aiutarli a sviluppare ulteriormente le vendite, anche grazie a nuove iniziative di comarketing.

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