Perchè serve motivare i collaboratori

Gestione- lo staff –

La Leadership nasce dalla capacità di gestire il personale. E il clima aziendale è determinante per ottenere buoni risultati

Ogni ristoratore avveduto ha l'obiettivo di raggiungere una certa fama nella zona in cui opera. Il responsabile del ristorante, esercitando la leadership, ha il difficile ruolo di comprendere, organizzare, stimolare, sostenere e sviluppare questo obiettivo. I collaboratori, invece, raramente trovano da soli la motivazione per lavorare “con” e non “per” l'azienda. Per questo motivo all'interno di qualsiasi organizzazione le azioni di cambiamento incontrano generalmente molte resistenze da parte dei collaboratori. I lavoratori resistono al cambiamento perché temono di perdere qualcosa, perché non hanno capito le ragioni che spingono al cambiamento, perché non hanno fiducia nel loro leader, o infine perché non credono di essere all'altezza del ruolo.
Identità aziendale Il leader svolge un compito fondamentale nella fase di cambiamento e nella fase di motivazione dei collaboratori, per far sì che seguano attivamente un progetto e vi collaborino attivamente. Il compito di un leader è poi quello di saper selezionare i migliori collaboratori, inserirli nel ruolo e formarli a quel ruolo, oltre che di traghettare verso l'eccellenza l'impresa grazie alle competenze di ciascuno. Ognuno di essi, dal cuoco all'aiuto cuoco, al cameriere, al cassiere, dall'addetto alle pulizie, al capo sala, contribuisce all'immagine del ristorante e ne trasmette l'affidabilità. L'immagine aziendale deve pertanto essere chiara ai clienti, ma prima di tutto deve essere chiara a tutto il personale. Quando però il leader è impossibile da sopportare, quando è difficile valorizzare le proprie idee, quando il clima e l'umore generale è scivolato nel pettegolezzo, nell'antagonismo e nel non rispetto delle persone, il collaboratore lascia il ristorante. Certo c'è anche chi abbandona per mancanza di soddisfazione economica o perché vuole cambiare settore oppure desidera mettersi in proprio; ma la maggior parte delle dipartite sono frutto di una cattiva gestione dei collaboratori. Molti di loro decidono anche di non essere dei leader per una precisa scelta esistenziale: comprendere questo passaggio motivazionale è importante sia per i capi, che per i collaboratori in modo da creare un buon equilibrio all'interno della gestione e del clima aziendale.
Un errore accentrare Il leader che crede di essere seguito grazie al suo carisma, farà di tutto per rafforzare e potenziare alcuni tratti del suo carattere che ritiene carismatici; i collaboratori, invece, potrebbero essere attratti dall'immagine del locale, dalla sua posizione, o altro ancora. Spesso le persone diffidano del personaggio carismatico perché tende ad essere accentratore e preferiscono i capi “compagni di viaggio” con i quali porsi insieme determinati obiettivi. Qui di seguito alcune domande che nelle risposte forniscono delle indicazioni per rafforzare lo stile di un leader e attivare l'attitudine alla formazione, fidelizzazione e motivazione dei collaboratori.
? 1 Perché le persone lavorano per voi?
Non “tirare a indovinare” può essere utile per fi delizzare il collaboratore. Non è sempre una questione di denaro. I fattori motivanti sono spesso molteplici. Il leader deve poi conoscere le famiglie dei suoi collaboratori, deve mandare dei biglietti d'auguri per le occasioni importanti e invitare le famiglie a pranzo o a cena per un evento.
? 2 Qual è il tipo giusto da assumere? È quello che ha competenze comunicative, buona volontà nell'imparare e con interessi che collimano con quelli richiesti dal ristoratore.
? 3 Aiutate i vostri collaboratori a crescere? Li affiancate nella loro maturazione professionale? Se i collaboratori sentono l'interesse da parte dell'azienda alla loro crescita professionale si sentiranno parte di una squadra. Il collaboratore lasciato a se stesso, invece, matura con il tempo atteggiamenti o procedure che possono non essere in linea con l'immagine del locale. I collaboratori periodicamente vanno affi ancati nelle loro mansioni e corretti. Questa azione aiuterà anche a migliorare il clima aziendale.
? 4 Come comportarsi da leader con loro? Il leader può essere determinato, esigente, rigoroso, distaccato, amichevole, ma deve tenere ben in mente che l'educazione e il rispetto devono sempre esserci. Non vanno scaricati i malumori e le proprie mancanze. I collaboratori vanno sempre salutati e presentati. Ricordiamo che clima e l'umore generale fidelizzano i lavoratori ancora di più dello stipendio.
? 5 È importante informare lo staff? Il monopolio delle informazioni rallenta l'attività dell'impresa, perché viene dato ampio spazio al pettegolezzo. Occorre quindi infeormare periodicamente i collaboratori sulle decisioni prese per sviluppare l'attività
? 6 Come fi delizzate i vostri collaboratori? Un collaboratore lascia più facilmente un ristorante quando non si sente accolto nel gruppo, quando con i colleghi non si instaura un clima di amicizia e supporto. Anche la diffi coltà di esprimere le proprie idee e di poterle realizzare diventa un ostacolo al proseguimento del lavoro. Il compito del leader nel creare un ambiente accogliente e stimolante è fondamentale. Anche la lode inaspettata per un lavoro ben fatto è strategica.
? 7 Sapete mettere in discussioni le regole? L'innovazione si persegue uscendo dagli schemi. Ripetendo le stesse scelte si otterrà quello che si è sempre ottenuto. I collaboratori devono essere incoraggiati a fare proposte e le proposte vanno ascoltate. Attivare delle riunioni periodiche è un ottimo strumento per scambiare idee e trovare nuove soluzioni.

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