Per confetti e gomme punta su stick e monopezzi

Analizzando i dati relativi all’anno a gennaio 2015 e considerando il totale dei canali mass market e impulso (bar diurni + tabacchi), rispetto ai dodici mesi precedenti, il mercato delle caramelle risulta in lieve calo a valore (-0,7%) e a volume (-0,9%). Il trend della categoria nel mass market (+1,5% a valore e -0,3% a volume) è determinato dalla crescita del segmento delle caramelle in stick e in astuccio, oggetto degli investimenti dei maggiori player. Crescono anche le caramelle in busta, categoria in cui principalmente crescono le private label. Per quanto riguarda il canale impulso (bar diurni + tabacchi), invece, il trend è negativo sia a valore che a volume e generalizzato a livello sia di canale (bar vs tabacchi) sia di area.
In sofferenza le caramelle “impulso” (in formato stick e astuccio). Al contrario, mostrano qualche segnale positivo le caramelle in busta, grazie alle attività dei main player che incrementano la loro presenza nel canale con formati ovviamente più piccoli rispetto alla Gdo e prezzi intorno a 1 euro. In crescita, ma esclusivamente a valore, anche i lollypop (lecca-lecca) e i pezzi incartati singolarmente, segmenti che beneficiano di una bassa battuta di cassa, ma che non mostrano la stessa performance a volume. Come a dire: a determinare il trend positivo dell’ultimo anno sono stati i player con posizionamento di prezzo più alto.

La variabile prezzo
Stesso discorso per le gomme da masticare. Il trend della categoria risulta in flessione già da qualche anno, soprattutto nel mass market, dove la presenza dei formati in multipack - che hanno una battuta di cassa alta tra le diverse categorie Confectionary - non invoglia il consumatore all’acquisto d’impulso.
Anche nel canale bar, i formati che performano meglio sono quelli per cui il prezzo a confezione è più basso, soprattutto stick (+3,9% a volume e +3,2% a valore) e monoporzione (+15,5% a volume e +18% a valore - ma si tratta di un segmento marginale), con battute di cassa intorno o inferiori all’euro. Maggiormente penalizzati gli astucci, -12,4% a volume e -11,9% a valore, a causa di un prezzo a confezione che si aggira intorno a 1,60 euro (vs 0,90 euro medio degli stick).
L’andamento negativo della categoria è generalizzato a tutti i canali e le aree, nonostante i bar in area 2 (Nord Est ed Emilia Romagna) mostrino dei lievi segnali di ripresa, ma solo a volume, registrando quindi un prezzo medio €/kg in calo.

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