Meno contanti nel cassetto

Incassi –

Una nuova Direttiva dell’Unione Europea promuove la diffusione dei micropagamenti con moneta elettronica: previsti modi semplici e sicuri per saldare conti fino a 30 euro con telefonino o carta di credito

Un futuro in cui il contante sarà una specie in via di estinzione sembra uno scenario da fantascienza. Eppure potrebbe diventare realtà: anche per i locali pubblici è iniziata la rivoluzione dei micropagamenti. Una consumazione al banco o un pacchetto di chewing gum si potranno pagare attraverso transazioni elettroniche, anche con il telefonino. Il condizionale è legato ai tempi in cui tutto questo si diffonderà, ma ormai anche in Italia i primi esperimenti sono già partiti (vedi Bargiornale n. 10/2009, pag. 44).
Il Consiglio dei ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo che recepisce la Direttiva 2007/64/CE sui servizi di pagamento (Psd: Payment Services Directive), un intervento che punta a creare un sistema unitario all'interno degli Stati della Ue.
Con l'entrata in vigore del decreto legislativo nascerà una nuova categoria di operatori: gli istituti di pagamento. Questi potranno svolgere tutti i servizi di pagamento previsti dalla direttiva, anche attraverso mezzi alternativi come per esempio il cellulare.
In pratica, saranno autorizzati a concedere crediti in relazione ai servizi di pagamento prestati ma anche a fornire servizi operativi quali, ad esempio, la prestazione di garanzie per l'esecuzione di operazioni di pagamento, servizi di cambio e attività di custodia. La linea di demarcazione più netta con gli istituti di credito tradizionali è che non potranno in alcun modo svolgere attività di raccolta. Il perimetro in cui i nuovi operatori si muoveranno sarà presidiato dalla Banca d'Italia, chiamata a vigilare su di essi anche attraverso la creazione di un apposito albo.

Incassi immediati

I nuovi operatori saranno il volano per permettere una diffusione capillare e in tempi rapidi anche dei micropagamenti per importi fino a 30 euro, per i quali è stato previsto uno speciale meccanismo di semplificazione. Le nuove regole puntano il faro anche su un aspetto di fondamentale importanza per i pubblici esercizi: la riduzione dei tempi di attesa per vedersi accreditate le somme. Dal momento della ricezione di un ordine, l'importo dell'operazione dovrà essere accreditato sul conto del beneficiario entro la fine della giornata lavorativa successiva. Anche se, fino all'1 gennaio 2012, banche e clienti potranno mettersi d'accordo per spostare in avanti, entro un massimo di tre giorni, l'asticella temporale.
Le garanzie non mancheranno anche per i clienti. Se l'utilizzatore si accorge che è stata eseguita un'operazione di pagamento non autorizzata o avvenuta in modo inesatto, potrà ottenere la rettifica: basta comunicare al prestatore dei servizi di pagamento quanto accaduto entro 13 mesi dalla data in cui è stato contabilizzato il movimento.
La diffusione capillare dei sistemi di micropagamento elettronici e l'aumento dei volumi dovrebbe portare a una riduzione dei costi sostenuti dai locali. La Confesercenti stima che circa metà delle imprese impegnate nella vendita di carburanti e tabacchi si siano già dotate di sistemi di sicurezza e sostengano una spesa media annua di circa mille euro. Un dato che si traduce in una spesa media annua complessiva di circa 30 milioni di euro. L'utilizzo diffuso dei pagamenti elettronici la ridurrebbe di circa la metà.

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