Lusso informale all’Andaz di Londra

Hotel –

Il nuovo gioiello della famiglia Hyatt punta le sue carte sullo stile personale, abbattendo le barriere tra staff e ospiti

Andaz significa “stile personale” in lingua hindi ed è proprio su questo che punta il nuovo brand della catena Hyatt, che vuole conquistare una grossa fetta del mercato del settore business e leisure giovanile, sopra i 30 anni.
L'Andaz di Londra, il primo ad aprire al mondo (nel 2009 sarà il turno di New York e nel 2010 del Texas), si trova nell'East End della capitale, un tempo quartiere di trafficanti e prostitute ai confini della City ed ora zona diventata artistica e trendy dopo una lunga riqualificazione. L'albergo è a dieci metri dalla metropolitana, dove arrivano anche i treni express dall'aeroporto di Stansted. La location, che fu del Great Eastern Hotel, è ideale per clienti giovani ma danarosi che di giorno hanno riunioni di lavoro nella City e di sera vogliono visitare i locali del quartiere.

In hotel come a casa
Come si contraddistingue l'Andaz dagli altri hotel Hyatt? Simon Warrington, marketing manager della catena, spiega la nuova filosofia: «Un detto molto conosciuto è che i lussi della prima generazione diventano le necessità della seconda. L'Andaz è nato proprio per prendersi cura della clientela che magari è cresciuta andando nei Park Hyatt o negli Hyatt Regency con i genitori, ed ora è abituata al 5 stelle ma vuole qualcosa di meno formale e meno rigido».
L'Andaz è quindi un 5 stelle pieno, che offre casual luxury senza compromessi e punta molto sul design.

L'ambientazione è quella di una casa privata. In questo contesto, la lobby diventa ufficialmente un salotto, decorato con opere d'arte originali ma discrete che arredano senza sembrare un museo, comode poltrone in alcantara e un bar con bevande e biscotti biologici offerti gratuitamente ai clienti dell'albergo. Warrington sottolinea il desiderio di eliminare tutte le barriere che normalmente si ergono tra cliente dell'hotel e management: «Da noi non esistono più la reception, il concierge, il portabagagli, perché i nostri clienti ci hanno dimostrato che non vogliono aspettare in coda dietro un bancone ed essere trattati come degli estranei». L'accettazione avviene con personale in giacca e cravatta che accoglie i clienti all'entrata della reception-salotto, per fare il check-in nel giro di un minuto.

Prezzi e servizi
I prezzi (511 euro per la Queen, 538 per la King e 752 per la Suite, tasse escluse) includono dei costi normalmente considerati extra, come la colazione, l'uso del mini-bar (non alcolico) in camera, internet wi-fi, tutte le telefonate locali, il servizio di tintoria e stiratura e la visione di film a scelta sulla Tv digitale in camera. Una chicca è il sistema hi-fi porta-iPod in ogni camera e, per chi se lo fosse dimenticato, ci sono iPod in prestito alla reception, con playlist compilate da celebrità (modelle, artisti, comici, cantanti).

Al centro del salone c'è una cupola ascensionale che sembra copiata dal Museo Guggenheim di New York, ricoperta da scritte o citazioni artistiche create apposta per l'hotel dal gruppo Eastern Thinking, un team di artisti dell'East End che si esprime attraverso l'arte delle parole. Warrington spiega: «Abbiamo puntato molto su questo tipo di arte scritta che viene ripresa dappertutto nell'hotel, persino nelle camere. Fa parte di quei “tocchi tipici” della zona che piacciono molto ai nostri clienti».

Bar e ristoranti che offrono cucine diverse, a partire da Catch, dedicato al pesce, collegato al vivace Champagne Bar. Sullo stesso piano, c'è anche un tipico pub inglese, George, che serve tradizionale cucina anglosassone, con salsicce biologiche e l'immancabile “ale” prodotta da una birreria nel Suffolk. Miyako è il ristorante giapponese che funziona anche come take-away, mentre Aurora è quello super-elegante con bar e ingresso privato. Per i più giovani c'è poi Eastway, una brasserie con piatti semplici e due bar.

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