«Il gusto pieno di prodotti che sanno emozionare»

Top Management –

di acquisizioni, è diventato una realtà industriale multispecializzata e di calibro internazionale. Ne parliamo con l’ad, Francesco Rosario Averna

Averna è un prodotto che simbolizza una felice storia imprenditoriale che affonda le radici in Sicilia e si sviluppa nell'arco ormai di oltre un secolo e mezzo. Storia che comincia nel 1859 quando a Caltanissetta il commerciante di tessuti Salvatore Averna riceve in dono la ricetta di un elisir a base di decine di erbe, radici e agrumi provenienti da tutto il mondo. Oggi siamo alla quarta generazione degli Averna (quella che ha le redini dell'azienda e, gradualmente, allena la quinta a entrare in campo) e il mitico amaro non solo è diventato un protagonista del dopopasto italiano, ma è sinonimo di un gruppo che fattura circa 200 milioni di euro, occupa 320 dipendenti, esporta il 20% della produzione ed è a capo di una fitta rete di società: Frattina (grappe e spumanti), Pernigotti (cioccolato, torrone e semilavorati per gelateria), Casoni (liquori), più una partecipazione in Sicilia Acquavite. Inoltre, il gruppo è distributore di prestigiosi brand stranieri. Un “piccolo impero” guidato da quattro azionisti della famiglia, tra i quali Francesco Rosario Averna, a cui si deve il merito di una gestione illuminata tesa alla diversificazione di prodotti e di mercati e all'espansione internazionale. Il tutto senza mai rinnegare le proprie origini di impresa artigianale legata a doppio filo con la comunità nissena e con la Sicilia. «Nel tempo - esordisce Franceso Rosario Averna, ad del gruppo - abbiamo costruito un'immagine coerente con i valori della nostra impresa e quelli dei nostri prodotti. Il fortunato claim “Il gusto pieno della vita” sintetizza questa filosofia. In un certo senso siamo come un'impresa giapponese con un fortissimo legame di amicizia e solidarietà tra manager, collaboratori e fornitori. Un clima positivo che trasmettiamo anche in prodotti capaci di emozionare i consumatori».

Partiamo da Amaro Averna. Un prodotto che si è rinnovato non solo nel pack, ma che punta a conquistare nuovi target tra i giovani.
Esattamente. Ad esempio, i personaggi della nostra nuova campagna pubblicitaria sono tutti giovani e abbiamo utilizzato un nuovo jingle cantato da Enrico Ruggeri. Poi Amaro Averna è entrato ufficialmente nel mondo della mixability come ingrediente di cocktail e long drink che sono diventati icone di un bere contemporaneo che privilegia mix beverini a moderato tenore alcolico. Uno su tutti “Rosso Siciliano” con una parte di Amaro Averna e 2 parti di succo di arance rosse e ghiaccio. Un mix straordinario che ha trovato larghi consensi nel mondo del bar.

Superata la crisi del 2009, come vede l'attuale congiuntura?

Lo scorso anno è stato difficile per tutti. A dir la verità il bar ha “tenuto” rispetto ad altri canali come il largo consumo o la ristorazione. Il momento di consumo che ha sofferto di più è stato quello del dopopasto: qui, evidentemente, hanno pesato non solo gli effetti della recessione economica, ma anche le ripercussioni di un bombardamento mediatico sull'abuso dell'alcol che ha generato nuovi comportamenti di consumo soprattutto al ristorante. Detto questo, guardiamo all'anno in corso con ottimismo: stiamo lavorando bene con Amaro Averna, Sambuca Averna e le grappe di Frattina. In più, con l'acquisizione di Casoni, il nostro portafoglio offre prodotti straordinari come Amaro Braulio o Limoncetta di Sorrento, liquore completamente naturale realizzato unicamente con limoni di Sorrento a Indicazione Geografica Protetta.

Come sta procedendo l'integrazione con Casoni di cui detenete il 98,5% del capitale?

Stiamo integrando le rispettive reti distributive e sviluppando sinergie in tutte le aree possibili, dalla logistica all'export. A questo proposito a seguito della notizia totalmente infondata uscita qualche mese fa sulla chiusura del nostro stabilimento di Caltanissetta, vorrei precisare che tutto il processo produttivo dell'Amaro Averna continuerà a svolgersi nella sede di Caltanissetta, mentre la sola fase di imbottigliamento verrà concentrata nel modernissimo impianto di Finale Emilia (Mo). Si tratta sostanzialmente di un'operazione intesa a ottimizzare e a razionalizzare le fasi aziendali per ridurre i costi e migliorare l'efficienza. Un'altra faccia del rapporto sinergico con Casoni è lo sviluppo dei mercati dell'est europeo attraverso una consociata slovacca per la produzione e commercializzazione di prodotti italiani e locali. L'estero è, infatti, uno degli sbocchi strategici per il gruppo: basti pensare che il 50% della produzione di Amaro Averna va oltreconfine. Siamo presenti in 60 Paesi dove abbiamo strutture che si occupano non solo di distribuzione, ma anche di promozione e marketing.
Riguardo Pernigotti, altra vostra controllata, avete in lancio prodotti specifici per il bar?

Dopo aver messo a punto il piano di rilancio di un brand prestigioso che vanta un vissuto eccezionale, oggi ci proponiamo con due linee dedicate: Oro Gianduia e Nero Gianduia. Si tratta di classici prodotti d'impulso, ma di straordinaria qualità, che credo avranno molto successo all'interno dei pubblici esercizi. Inoltre, vorrei aggiungere, con un pizzico di orgoglio, che quest'anno Pernigotti celebra i suoi 150 anni di attività e che abbiamo realizzato una ricetta anniversario per il lancio di una linea di prodotti dedicati all'evento.
Altre iniziative sempre sul fronte del bar?

Per noi il bar è un canale strategico e continueremo a supportare i gestori con materiali di comunicazione e di servizio che servono soprattutto a valorizzare i loro locali. È un canale che monitoriamo costantemente perché sappiamo

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